E mi pareva strano, come cantavano Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, che si fosse trovato un fesso disposto a spendere 30 milioni per l'ineffabile André Silva, l'uomo che passeggia per il tappeto verde con l'aria di non sapere dove si trova e perchè gli altri intorno a lui corrono dietro a una palla. Mi pareva così strano, infatti, perchè non era vero.

Mendes e il Monaco hanno fatto vedere lucciole per lanterne ai dirigenti del Milan, sventolando loro davanti i 30 milioni, salvo poi tirarsi indietro quando tutto era pronto per le firme. Può anche darsi, certo, che il portoghese dai capelli impomatati abbia il tendine rotuleo un po' infiammato, ma la cosa si poteva accertare negli Stati Uniti in un qualsiasi centro medico locale. Il giocatore, invece, è stato portato in loco per mettere il Milan di fronte a un "a 30 milioni non si può fare" e forse anche a un "in prestito con diritto di riscatto si potrebbe fare". Non regge neanche la storiella del mancato accordo sull'ingaggio, visto che un volpone come Mendes si accorda prima con gli acquirenti.

Ora, il prode André Silva, valoroso eroe di mille imprese, sarebbe ricercato dal Marsiglia e dal Southampton che si stanno scannando per averlo. E lo stesso Monaco potrebbe tornare alla carica, pentito di aver perso cotanto pedatore, offrendo 40 o 50 milioni. Sintetizzo: André Silva non lo cerca nessuno, facciamocene una ragione e ringraziamo Mirabelli per il geniale intuito in base al quale, due anni fa, decise di investire quasi 40 milioni per questo qui.

In compenso il Wolverhampton si sta rivelando una società di dritti, visto che sta puntando sul pezzo buono del mercato milanista, cioè Patrick Cutrone. Umiliato senza serie ragioni da Gattuso per metà campionato, proprio dopo la splendida doppietta in Coppa Italia con la Sampdoria, il ragazzo continua ad avere mercato. Ovviamente il Wolverhampton, club legato a Mendes, porterà via il gioiello milanista per 18 milioni, molto meno di quanto il Monaco si era dichiarato disposto a spendere per il molto più modesto André Silva. E ciò perchè il prezzo sbandierato per il portoghese era uno specchietto per le allodole, mentre quello per Cutrone è effettivo.

Ho l'impressione che Maldini e Boban siano davvero in difficoltà nelle cessioni, se sono finiti nelle mani di Mendes, un signore abituato a fare molto bene gli interessi suoi e di chi dice lui, non di certo del Milan. Il problema è, tuttavia, che Cutrone viene dal vivaio e 18 milioni più bonus finiscono a bilancio come plusvalenza, mentre i 40 milioni spesi per il misterioso (magari bravo, ma misterioso) Leao forse potranno essere spalmati in comode rate. Bilancio in salvo, almeno per il momento, ma con un Cutrone in meno e, forse, un misterioso Leao in più.

E ogni volta che il Milan ci sbatte il muso, fioriscono le leggende sul machismo di società e proprietà. Elliott avrebbe fissato il prezzo massimo che il Milan può pagare per Praet: 25 milioni. Bella forza! Vorrebbero pagarlo di più? E allora i top quando dovrebbero costare? Ma a questo punto, non converrebbe confermare in blocco chi c'è, funzionale o meno alle idee di Giampaolo? Senza Gattuso quel gruppo non potrebbe che fare meglio o, quantomeno, non potrebbe fare peggio.