Si conclude allo stadio Olimpico, sul campo della Roma, l'imbattibilità esterna del Torino.

Nonostante un primo tempo mediocre, e pur considerando le assenze pesanti a centrocampo, i granata erano riusciti a raddrizzare a inizio secondo tempo la partita, per poi subire il terzo gol a causa di un errato posizionamento difensivo di De Silvestri, ma anche a una bella giocata del duo Pellegrini El Shaarawy.

Quello che fa pensare però, aldilà di una sconfitta che sulla carta potrebbe essere accettata, contro una squadra tecnicamente più dotata come la Roma, è la completa mancanza di idee offensive. 
Oramai è passato mezzo campionato, gli alibi sono finiti, le carte sono scoperte. Non si possono secondo me dare tutte le colpe sempre e solo gli attaccanti che non segnano, ma la cosa che pesa di più è la totale mancanza di schemi offensivi. 
Gli attaccanti sono poco aiutati dai compagni, poche le palle giocabili, Belotti si sbatte in infruttuose rincorse a centrocampo, l'unico schema visto in queste giornate è palla lunga di Sirigu e che Dio la mandi buona. 

Un centrocampo fisico, di lottatori, che va in difficoltà quando trova avversari tecnici. Questo si è visto ieri, con Rincon a rincorrere tutta la partita Zaniolo. Parigini, che di ruolo dovrebbe essere un esterno, ieri è stato schierato trequartista, con compiti difensivi che lo hanno sfiancato, stessa cosa per Falque. Berenguer, che forse è l'unico che almeno prova a saltare l'uomo, è stato accantonato nelle ultime sette giornate. 

La sensazione, mi dispiace scrivere questo, è che con la partita di metà febbraio con il Napoli, il nostro campionato si sarà mestamente concluso, accantonando anche quest'anno i sogni europei.