Si sentiva l'aria del cambiamento, l'aria che qualcosa di sconvolgente sarebbe successo. La Juve solleva dall'incarico Maurizio Sarri, dopo solo una stagione. Ma non é questa la vera notizia.

L'uscita dal palcoscenico europeo in modo prematuro ha fatto sì che Agnelli ribaltasse le carte in tavolo e che decidesse di promuovere Andrea Pirlo come allenatore della 1° squadra, quel Pirlo che una settimana prima era stato chiamato per guidare l'under 23. La scelta, come annunciato da Paratici, è stata decisa prima della partita contro il Lione. Le tempistiche sono state frenetiche, figlie di una stagione che tra poco più di un mese aprirà nuovamente il sipario.

Mi convince questa scelta?

Non nego che la decisione di dare le chiavi della prima squadra non mi stuzzichi, però parliamo sempre di un allenatore che non ha una pregressa esperienza. Su di lui sappiamo solo qualcosa grazie alle videochiamate tra amici e campioni tempo di quarantena; infatti in una di queste con Fabio Cannavaro lui dice testuali parole: "non ho uno schema preciso, ma mi piace il 4-3-3. Possesso palla, comandare il gioco, facendo girare il pallone anche dietro la panchina" le idee sembrano essere chiare, di un condottiero che lo vuole solo vincere ma anche imporre la sua idea calcistica, quello con è riuscito a fare Maurizio Sarri. Tutti i supporters bianconeri si auspicano che possa seguire le orme vittoriose di Guardiola e Zidane.

Pirlo saprà farsi accettare?

​​​​​​PUNTO CHIAVE. Sarri ha pagato il mancato dialogo con alcune colonne dello spogliatoio, oltre ad alcuni atteggiamenti non consoni .Vari compagni dicono che Andrea dava consigli su come giocare e diceva come giocavano le squadre avversarie. Sicuramente i suoi ex compagni Buffon, Chiellini, Bonucci dovranno fare da chioccia e supportarlo. Importante sarà far ritrovare quella compattezza all'interno dello spogliatoio, di fondamentale importanza del nuovo ciclo vincente a strisce bianconere.

Chi farà il mercato?

Ora è facile dire che mercato, visto un allenatore alle prime armi, lo farà CR7, stufo di vedere la "sua" Champions alzata da altri giocatori al di fuori di se stesso. Serviranno dei comprimari altezza del valore dell'asso portoghese, visto torta dei gol nella massima competizione Europe se l'è presa tutta lui nelle ultime 6 partite. Servite il giusto mix tra giovani forti e giocatori d'esperienza, che possano garantire risultati nel breve termine. Arthur e Kulusevski sono una buona base di partenza ma la verrà sfida di Paratici sarà sfoltire una rosa di calciatori ormai fuori dal progetto futuro del club di Torino.

Chiudo soffermandomi sull'elaborato di Sarri: è chiaro che il suo esonero è figlio di incomprensioni soprattutto a livello di comunicazione ed a livello umano. Certi comportamenti non sono cambiati e, difficilmente, cambieranno per un uomo dove la carta d'identità recita 61 anni. Ti ringrazio per aver fatto ritrovare il nostro numero 10, la Joya che sarà un capo saldo della Juve nei prossimi anni; plasmato Bentancur, giocatore che ha tenuto le redini del centrocampo da solo e responsabilizzato De Ligt, alla prima esperienza a Torino, dove ha fatto già ricredere tutti sui soldi spesi per lui. Alcune scelte non le ho comprese, ma molto probabilmente l'epilogo di questa breve ed intensa storia era già scritta.