E' lunedì 26 Aprile, bella giornata per Massimo 48, ricorre il compleanno di sua figlia Sara che ormai adulta verso l'ora di cena saluta i genitori per andare a festeggiare con il suo gruppo di amici la sua festa in un locale all'aperto con mascherine, distanze metriche, osservazione orario e quant'altro. 
Bruttissima giornata invece per il Milan di Pioli, reduce della sconfitta in casa di soli cinque giorni prima per opera dei Neroverdi di De Zerbi,  che proprio in quella stessa sera soccombeva all'Olimpico sotto le tre impietose bordate operate dai Biancocelesti di Simone Inzaghi.  E dunque sei punti buttati al vento in una sola settimana vanificando così il certosino lavoro del coach parmense operato continuativamente per oltre un anno stabilendo il record europeo di ben 22 risultati utili consecutivi, conquistando il titolo di Campione d'Inverno e avvalorando sempre più il credito riposto sulla squadra rossonera dagli addetti ai lavori quale maggior titolata al raggiungimento dell'insperato scudetto.                                           
Ma nel giorno dell'Epifania la Juventus ospite a San Siro nella seconda di ritorno infliggerà ad un Milan privo di sei titolari un secco 3 a 1 con un Chiesa decisamente "al centro del villaggio" e sarà l'inizio di un girone di ritorno tra i più brutti della storia rossonera con ben sei sconfitte dove spicca, purtroppo, il titanico e travagliato affondamento verificatosi al Picco contro lo Spezia, il vero iceberg della stagione che, forse accecati dal bagliore del possibile superamento del prossimo turno in Europa League contro il Manchester United, ha visto l'intera squadra immersa in una sorta di trans, di scomposizione mentale, che al di là della sconfitta, non è riuscita, esattamente come avvenne nel disastro del Titanic, non solo ad evitare l'impatto, ma neppure a salvare il salvabile e la riprova è nella perfetta nullità delle nostre azioni in attacco che hanno prodotto in tutta la gara zero tiri nella porta difesa da Provedel. 
Il mattino successivo a quella ignominiosa debacle, che sancirà il via libera nella corsia di sorpasso ai cugini nerazzurri, il D.S. Paolo Maldini si recherà a Milanello radunando tutta la squadra con lo staff e cercando come in un "cantico" di catechizzare tutti gli addetti ad invertire istantaneamente la rotta, altrimenti l'intera annata di duro lavoro si potrebbe vanificare in un bel resto di niente con danni incalcolabili, nel caso di non raggiungimento dell'obiettivo prefissato ad inizio stagione e cioè il traguardo del 4° posto in classifica con relativa boccata di ossigeno derivante dall'ammissione alla Champions League. Concluderà il suo sermone ricordando le 5 finali che attenderanno il Milan dal 1° al 23 Maggio e cioè Benevento e Cagliari in casa, Juventus, Torino ed Atalanta fuori casa...e guardando fisso negli occhi Zlatan gli avrebbe ricordato le sue... doppiette e se ne realizzasse cinque....il 4° posto sarebbe garantito!! 
Ma tra il dire ed il fare...c'è di mezzo il mare!...ed in questo caso direi ..il male! Difatti Ibra a causa di un infortunio al ginocchio sinistro al minuto 66 contro la Juventus ha dovuto abbandonare il terreno e, notizia odierna sembra che ne avrà per 5/6 settimane e forse potrebbe saltare anche il campionato europeo al quale, dopo un'assenza di cinque anni, avrebbe desiderato  partecipare. E così quelle 5 giornate tanto decantate quale risorsa liberatoria ed ancora di salvezza della stagione dal nostro Paolo è come se assumessero, nella storia del calcio nostrano, una rilevanza pari alle ricordevoli  ed eroiche gesta delle storiche  5 Giornate di Milano. 
Le 5 Giornate di Milano avvennero tra il 18 ed il 22 marzo 1848 nell'allora capoluogo del regno Lombardo-Veneto.  Alcune settimane prima la popolazione, stanca di pagare esose tassazioni imposte dall'Impero Austriaco dal cancelliere Metternich sul tabacco e sugli alcolici, si ribellò con un'astensione totale da fumo ed alcol, ma il Feldmaresciallo Radetzky ordinò ai suoi soldati d'imporre coercitivamente a tutti i passanti per le vie di Milano di bere e fumare, causando data la rude irruenza numerosi scontri con morti e feriti.  A nulla valsero le mediazioni dei politici Carlo Cattaneo e Gabrio Casati e allora si giunse ad una sanguinosa lotta tra i cittadini meneghini, che organizzarono per le vie della città ben 1700 barricate per contrastare gli attacchi, e gli 8.000 soldati austriaci che avevano il loro quartier generale nel Castello Sforzesco. Dopo giorni di sanguinosi scontri gli insorti nel quinto giorno di battaglia riuscirono a scacciare gli austriaci ed issare sulla Madonnina del Duomo la bandiera italiana.  Ma gli uomini di Radetzky dopo la fuga si accamparono per due giorni nelle alte periferie della città e all'alba del terzo giorno piombarono su Milano per riprenderne possesso. Tentarono più volte l'ingresso con la forza delle truppe di fanteria e dei loro cannoni ma trovarono nel loro terzo e fatale tentativo l'eroica resistenza al combattimento del giovane Tenente Luciano Manara che respinse e vinse nei pressi di Porta Comasina prima, successivamente di Porta Ticinese ed infine  l'ultimo e decisivo terzo assalto a Porta Tosa, che in seguito venne denominata Porta Vittoria, Luciano Manara un eroe nativo di Bergamo che perirà solo un anno dopo, alla giovane età di soli 24 anni in combattimento a difesa delle mura di Roma per contrastare l'attacco delle truppe francesi. Le 5 Giornate di Milano culminate con la vittoria sugli Austriaci per merito del giovane Luciano Manara, correva il Marzo 1848, altri 13 anni di storia e di guerre e sarebbe stato proclamato il Regno d'Italia.                                                                                                                                      Le 5 giornate del Milan dal 1° al 23 Maggio 2021, le prime tre le abbiamo fatte, la prima contro la Strega Janara di Benevento superata per 2 a 0 con reti di Calhanoglu, Theo Hernandez, la  seconda contro la Signora del Calcio italiano Juventus superata per 3 a 0 con reti di Brahim Diaz, Ante Rebic, Fikayo Tomori, e la terza contro l'imbarazzante Toro dell'editore Cairo matato per 7 reti a 0 con reti di Theo Hernandez, Kessie, Brahim Diaz, e la tripletta del croato Ante Rebic e questa sera ci attende il Cagliari di Leonardo Semplici, squadra molto temibile specie in trasferta, ed il Milan purtroppo ha in questo girone di ritorno un pessimo rendimento nelle mura amiche... ma oggi un forte impianto di amplificazione irradierà le incitazioni dei gruppi ultrà Rossoneri per esortare all'ultimo, decisivo attacco i nostri giocatori. Chi tra di loro, questa sera, potrebbe avere le sembianze di Luciano Manara l'eroe principe delle 5 Giornate di Milano... secondo voi... chi potrebbe essere il nostro eroe per una sola ora e mezza...Leao?...Brahim Diaz?...Ante Rebic?....o magari ...che so...Davide Calabria...o Kessie... oppure una magica punizione di Calhanoglu...oppure chi volete voi...purchè si vinca e si torni nel cammino della Gran Coppa...perchè se così non fosse c'incammineremmo verso il lungo, mesto e solitario sentiero degli elefanti...e passare da gazzella, quale nel corso di questa pandemia siamo stati, ad elefante al suo ultimo atto...ce ne corre tanto.. troppo... e noi tutti non vorremmo mai crederlo...e tutti insieme incitiamo il nostro vecchio, amato e tribolato Milan a vincere soprattutto per i nuovi e più piccoli tifosi che sicuramente quanto prima inizieranno a tifare, visto il poderoso cambio di passo della squadra, per i nostri colori.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Un abbraccio. 
Massimo 48