Come possiamo, noi tifosi milanisti, sperare di vedere la nostra squadra tornare ai vertici, nazionali e mondiali quando la proprietà è assente e ha delegato una persona non all'altezza della situazione?
Il ping-pong fra Rangnich e Maldini è un'ulteriore dimostrazione di quanto Gazidis non sia in grado di gestire una situazione che si trascina già da tre mesi. Mi stupisce che nel leggere i commenti sull'intervista rilasciata ieri da Paolo Maldini, nessuno abbia messo in evidenza che lo scopo del "capitano" non era rivolto a insegnare l'educazione al "tedesco", ma piuttosto ad avvisare l'Amministratore Delegato che lui non ha alcuna intenzione di dare le dimissioni.
Rangnick chiede a gran voce "carta bianca", Maldini risponde: "impara il rispetto" e Gazidis, che non è ancora riuscito a fissare un incontro e cercare di trovare una soluzione, sta zitto, non commenta, sperando che la decisione finale venga presa da chi? 

Se la proprietà non volesse licenziare una "bandiera" così famosa e importante, come farebbe Ivan a convincere Ralf, il "professore, dittatore" a venire ugualmente al Milan? Gazidis ha sbagliato modi e tempistica, scegliendo due persone "ingombranti", come Maldini e Boban, non avendo capacità e personalità per potersi confrontare in un lavoro fatto di condivisioni, andando allo scontro, come successo con Leonardo, per poi nascondersi dietro Elliot, trascinando il Milan, oltre ad affrontare ingenti spese per schiere di dirigenti, in un "Circo mediatico" di pessimo livello.

Chi ha scelto Leonardo? Chi ha scelto Maldini e avvallato la presenza di Boban? Chi deve organizzare la comunicazione, sapendo cosa e come dirlo, evitando di trascinare anche Scaroni in situazioni imbarazzanti? Il nome è sempre lo stesso, Gazidis. In una situazione così confusa, se aggiungiamo la dichiarazione di ieri del Sindaco di Milano Sala: "C'è ancora un problema per lo stadio, vogliamo salvare San Siro", è facile prevedere che sia anche difficile aggrapparsi alla speranza di un cambio di proprietà.

Come si risolverà questa situazione, non è semplice da prevedere. Senza il licenziamento di Maldini difficilmente Ralf accetterebbe un incarico che lui stesso ha definito "un suicidio", e la Proprietà è così forte da poter rinunciare a Maldini, un uomo, un campione, che tutto il Mondo, calcistico e non, conosce? Se l'intenzione è quella di vendere, certamente no.

Gazidis è riuscito dove altri hanno sempre fallito, ha DIVISO anche la tifoseria: complimenti! Nello spettacolo da Circo che sta proponendo, dove un giorno dobbiamo imitare l'Atalanta, un altro il Liverpool e mai fare il Milan, lui veste perfettamente i panni del clown, che in italiano suona e lo descrive meglio, il pagliaccio. 
Il Grande Totò avrebbe certamente commentato: "Mister Ivan, mi permetta... SE NE VADA".