Ho sempre pensato quale sarebbe stata la canzone più romantica da mettere tra me e la Champions League, già come a richiamarla in un qual senso.
Mia moglie non è gelosa visto che gli ho dedicato di tutto e di più, e capisce anche che attendere 24 anni è come aspettare le nozze d'argento senza una cosa preziosa sfiorata - per modo di dire - soltanto nel 1996.
Quando penso alla Champions mi viene in mente una bella donna in un grande campo di fragole, già, dove la rincorro ma non riesco mai a prenderla, lei si nasconde e io la cerco fin quando tra un ramo e l'altro gli canto questa canzone "Il campo delle fragole tu non sai dov'è. E aspetti che sia il mondo tuo a sorvolare te... Adesso tu fai piangere gli occhi, l'uomo no...
Tempeste in me si placano e ti perdono un po'. Nel campo delle fragole, lontano, dentro me.
E mi dispiace solo che volando ho perso te...".

Questa canzone è dei Camaleonti 'Il Campo Delle Fragole' che parla della perdita di una donna che per inseguire il successo si è lasciata in disparte. Forse molti di noi hanno avuto questa esperienza, forse per divertimento, forse per trasferirsi in un altra città abbiamo o hanno lasciato lì quella donna che hanno amato immensamente ma che ha deciso di non seguirci-seguirli. Così scrivo una poesia alla Champions come se fosse una donna che mi rifiuta spesso:

La Champions è una bellissima donna che ammalia chi la sfiora, una volta sembra tirarsela un po', dicendo pochissime volte si e molte volte no.
La Champions è veleno e nostalgia, e qualcosa che ho sentito mia.
La purezza che c'è negli occhi suoi, mi riporta ad un anno che vorrei: 1996. Mi addormento di notte e mi ritrovo sommerso di belle donne, ma quella più importante non c'è, e lontana anche se ad un passo da me.
Mi tento di lberare per raggiungerla e gridare "Ma dove vai, lasciati sfiorare! Perchè da quel giorno mi hai fatto innamorare".
Cara Champions tu sei così lontana, io ti sogno ogni settimana, dal freddo al caldo dell'estate, tra pianti e mille risate, non c'è posto al mondo che vorrei tornarti a stringere come faccio con lei (moglie).
La strada non la percorro da 24 anni e sembra esser cambiata molto, prima mi voltavo e ti avevo accanto, adesso ti guardo da lontano che brilli in un altra mano, non la mia purtroppo che da quel giorno è rimasta sola e che nessun altro trofeo la consola.
Cara Champions, ti aspetto lo stesso, come ho aspettato l'amore perfetto, quello è arrivato ed ha anche fruttato (figli) la gioia più grande che posso avere, ma senza di te mi manca il miele, quel miele della dolcezza infinita che si appiccica sul petto come una calamita.
Per questo aspetto che il tuo raggio illumini questo cielo nero e d'incanto tolga questo mistero, che copre gli occhi di un tifoso scatenato che nella vita ti ha sempre inseguito.
Il pianto di quegli anni tristi, lo porto addosso come effigi, che il tempo ha scalfito nei secoli e che rimangon come fascicoli, lasciati abbandonati al loro destino, crudele,meschino.
Ed ora son qui nel campo delle fragole per tornar con te nel mondo delle favole.