È di oggi la conferma della decisione presa dal Napoli calcio, che conferma la sua ferma volontà di fermarsi e abbandonare il terreno di gioco nel caso di cori o insulti razzisti verso i propri giocatori di colore o verso la città di Napoli e i suoi abitanti. 

Sono d'accordo col fatto che sarebbe giunto il momento di azioni decise ed esemplari, per dare un segnale forte per tentare realmente di cambiare questo mal costume.
Sono, però in totale disaccordo con questa decisione perché è razzista e non democratica nel suo intento e nei modi che, eventualmente, verrebbe utilizzata.
Iniziamo col dire che tutti i giocatori di qualsiasi squadra e indipendentemente dalla loro provenienza hanno una sensibilità, e non si può fare distinzioni. Se si ci ferma per un coro razzista nei confronti di Koulybali perché di colore, e a sentire questi verrebbe urtata la sua sensibilità, come è stato detto nella gara di San Siro, non vedo perché degli insulti ad esempio a Callejon o Mertens o altri non dovrebbero essere trattati allo stesso modo? La loro sensibilità non è altrettanto importante? Se ci si ferma per offese a Napoli quando dei cori offendono la città e i suoi abitanti, perché non ci si dovrebbe fermare per insulti a Milano o Torino? Sono città meno importanti? Gli abitanti di Napoli hanno una sensibilità diversa? Dai non scherziamo su, non se ne può più di questa storia che Napoli e tutto ciò che gira attorno a Napoli debba avere una risonanza così maggiore è un trattamento diverso dal resto delle città italiane.

La Juve, i suoi giocatori e i suoi tifosi sono i più odiati, insultati, offesi d'Italia, perché questo non indigna nessuno e non se ne parla? 
Se metteranno in atto questa cosa si creerà un pericoloso precedente, e così ogni squadra potrà sentirsi in diritto di fare la stessa cosa, quando a suo dire un coro avrà urtato la sensibilità di qualcuno.

Siamo un paese culturalmente molto indietro a livello sportivo, e non solo, attorno al calcio si versano, anzi molti versano, frustrazioni, fallimenti, gelosie ignoranza. Bisogna combatterla con serietà e severità, ma bisogna anche capire che tutte le offese sono gravi, contro qualsiasi squadra, città, giocatore, non bisogna fare differenze e far passare che ci sono vittime più importanti di altri.