Cenni di Storia e statistiche
Lunedì 6/7 si giocherà in totale il 146 Napoli-Roma, denominato derby del Sud o derby del Sole. Il bilancio totale tra dentro e fuori vede i giallorossi leggermente in vantaggio con 52 vittorie, 50 pareggi e 43 vittorie a favore dei Partenopei. Il primo si è giocato nel lontano 8 aprile del 1928 che si concluse con un roboante 4-1 dei capitolini. Nell’arco del tempo molti campioni hanno giocato questa partita si va dai goal del “fornaretto” Amadei a Vinicio, passando per Vojak, Lojacono, Manfredini, De Sisti, Sivori, Altafini… fino ad arrivare ai giorni nostri.

Alba e Tramonto del derby del sole
Le sfide più belle ed affascinanti sono state senz’altro quelle a cavallo tra gli anni 70/80 quando a Roma arriva l’ingegnere Dino Viola, che decide di combattere lo strapotere calcistico del nord, le cosiddette strisciate: Milan, Juve e Inter. Portando sotto il cupolone giocatori dal calibro del brasiliano Falcao “il divino ottavo re di Roma”, il capitano Agostino Di Bartolomei, il giovane Ancellotti e le definitive consacrazioni nel calcio che conta del “Bomber” Roberto Pruzzo e di Bruno Conti sotto la sapiente maestria del Barone Niels Lidhom. 
I partenopei, anch’essi da sempre in contrasto con il dominio settentrionale, trovano un valido alleato ed ecco che Roma–Napoli diventa il derby del sole. Ogni partita smuove migliaia di persone grazie anche alla vicinanza tra le due città, trasformando l’incontro in una festa di colori e goliardia tipica di entrambi le tifoserie.
Ma le cose cambiano quando a Napoli arriva un certo Diego Armando Maradona “ il Pibe de Oro”, che trasforma la squadra in una big del calcio italiano e il famoso tridente Ma-Gi-Ca (Maradona-Giordano-Careca) mette in riga tutto il campionato. I romani non vedono di buon occhio l’ex bandiera laziale nemico numero uno per eccellenza (ancora oggi) Bruno Giordano e iniziano i primi dissapori. Il tutto ha fine in uno scontro all’Olimpico nella stagione 87/88. I partenopei nonostante la doppia espulsione di Renica e Careca, acciuffano il pareggio nei minuti finali con un colpo di testa di Francini, che risponde alla rete iniziale di Pruzzo e Bagni, in preda ad una adrenalina calcistica smisurata, si lascia andare al più classico gesto dell'ombrello sotto la Curva Sud. Questo è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché già prima dell’incontro nei rituali giri di campo delle rispettive tifoserie quella partenopea fu accolta da lancio di oggetti e offese verso l’ex attaccante biancoceleste. Da quella partita è iniziato un odio ingiustificato tra le due fazioni, che raggiunse l’apice nella finale di Coppa Italia giocata all’Olimpico tra gli azzurri e la Fiorentina, dove viene ucciso a colpi di pistola il giovane tifoso napoletano Ciro Esposito da un noto esponente dei Boys Roma, a seguito di un agguato premeditato ai pullman giunti dal capoluogo campano per seguire la competizione. Da quella sera le tifoserie per problemi di ordine pubblico vengono messe in condizione di non più incontrarsi spegnendo definitivamente il Derby del Sole.

Gli ultimi match
Negli ultimi incontri degli anni 2000 Napoli Roma sono sempre belle partite ad alta tensione ricche di goal, dove entrambe le compagini vogliono conquistare l’intera posta in palio. Vedasi il 4-1 targato Cavani del gennaio 2013, il 2-0 firmato Hamsik a gennaio 2010, ma anche vittorie ospiti come 1-3 del 2011 con due autogoal partenopee (De Santis e Cannavaro) o 1-3 del 2016 e il 2-4 a marzo 2018 dove è Edin Dzeko a farla da padrone. Tra le più suggestive e significative senz’altro c’è quella del 10 giugno 2001, con i capitolini che cercano i tre punti per la conquista del terzo scudetto contro un Napoli già retrocesso, ma per nulla rassegnato. La partita finisce 2-2, a Totti e Batistuta rispondono Amoruso e Pecchia, rimandando la festa del Circo Massimo alla domenica successiva con il Parma. Da non scordare poi la semifinale di Coppa Italia, dove gli azzurri ribaltarono il 3-2 del andata, con un secco 3-0, davanti ad un San Paolo gremito in ogni ordine di posti e Maradona in tribuna.

Come arrivano le squadre
Il Napoli ha aperto il post Covid con la conquista della coppa Italia sulla Juve, seguite da due convincenti vittorie con le meno blasonate Lecce e Spal che nonostante la sconfitta con l’Atalanta, hanno rilanciato l’immagine di Gattuso sotto il Vesuvio. Una eventuale vittoria degli azzurri permetterebbe loro di agganciare i capitolini al quinto posto. Aspettando nel frattempo il miracolo di San Gennaro per il ritorno Champions al Camp Nou contro il Barcellona... La Roma anch’essa impegnata in Europa negli ottavi di quella che ormai è la vecchia coppa UEFA, è in profonda crisi di gioco e societaria. Ha battuto a fatica la Sampdoria e perso malamente a Milano contro il Milan e in casa con l’Udinese. Arriva al San Paolo in cerca di 3 punti per rilanciarsi e tenere a debita distanza le dirette inseguitrici per un posto in Europe League.

Probabili formazioni:
Napoli 4-3-3: Meret- Di Lorenzo Koulibaly Manolas Hysai- Ruiz Demme Zielinski- Callejon Milik Insigne  Roma 4-2-3-1: Mirante- Zappacosta Smalling Ibanez Spinazzola- Veretout Cristante- Perez Pellegrini Mhitaryan- Dzeko