In questo momento più che l’esonero di Gattuso al Napol, serve la benedizione di un religioso diversamente maschio.
Diciamolo bene, con la speranza di non essere accusati di essere omofobi. Al Napoli serve la benedizione “e nu prevet!”.
Non si possono perdere partite come questa di Marassi. Per amor di Dio: ci sono stati tanti errori. In difesa soprattutto. E qui le colpe sono di Gattuso, che si ostina a chiedere ai suoi giocatori cose che non sanno fare. Il primo gol nasce dalla follia di chi pensa che Maksimovic possa giocare il pallone coi piedi. Detto questo il Genoa ha trovato due gol di Pandev (sic!) nelle uniche due volte in cui ha calciato a rete. Gli azzurri hanno tirato in porta due volte nei primi 3 minuti. E poi per tutta la partita hanno creato occasioni su occasioni. Non è la prima volta che quest’anno va così. Con Sassuolo e Spezia il Napoli ha fallito un paio di dozzine di occasioni. Stavolta però è stato anche ordinato. Una prestazione molto positiva. Una squadra anche equilibrata. Che ha corso per 94 minuti, creando nel recupero ancora altre due occasioni. Una l’ha fallita Elmas, nell’ultimo episodio un rigore sacrosanto negato a Mario Rui. Fallo netto, eclatante. Non solo il mancato rigore. Ma anche la beffa dell’ammonizione per proteste. Dulcis in fundo la presa per il culo finale. Quando l’arbitro ha detto che avrebbe recuperato il tempo perso. Salvo poi fischiare appena l’azione è ricominciata.

Ora è inutile farsi il sangue amaro. E’ una stagione un po’ così, paradossale. In cui si perdono partite assurde come questa. C’è poco da dire o da fare. O per meglio dire: non si hanno scusanti quando si prendono gol per il solito maledetto vizio di pensare di avere difensori con piedi buoni. La colpa non è di Maksimovic, Manolas e compagnia cantando. La colpa è di chi chiede loro cose che non sanno fare. Se Gattuso ama giocare in un certo modo deve pretendere dalla società che gli siano presi giocatori con certe caratteristiche.
Diciamola tutta: se il Napoli avesse vinto di nuovo 6-0 come all’andata non ci sarebbe stato nulla da dire. Per questo serve la benedizione di cui sopra. Poi c’è il resto. Gli errori. Mario Rui ha avuto una percentuale di passaggi riusciti vicina allo 0%. E Zielinski, capitano di giornata, è stato irritante come quasi sempre gli capita. Gli azzurri sono andati avanti a sprazzi, con giocate dei singoli, Lozano e Politano su tutti, senza avere l’idea di uno straccio di gioco. Il Genoa ha fatto la sua parte. Ma quando concedi tante occasioni ai rivali non puoi dire niente.

Il Napoli continua il suo tour de force. Mercoledì va a Bergamo, poi ha la Juve in casa, poi il Granada in Spagna, quindi ancora a Bergamo. 4 partite nei prossimi 15 giorni. C’è il rischio, visto il valore degli avversari, di perderle tutte. Sarebbe una catastrofe. Per assurdo il Napoli che ha vinto con Spezia e Parma non avrebbe speranze. Il Napoli che stasera ha perso a Marassi può fare bene.