Tralasciando il risultato calcistico di ieri sera, ampiamente prevedibile viste le differenze qualitative dei due organici, volevo soffermarmi sull'atteggiamento dei due allenatori nel post partita. Vittoria giusta del Napoli, anche se confesso di aver sperato ... sperato che al gol del pareggio fosse effettuato il primo cambio di Abbate o Kucka su quel lato per tamponare la prevedibile spinta del Napoli dopo il gol del pareggio. Invece i cambi sono arrivati solo all'80' ed io sinceramente non ho mai capito l'utilità di effettuare così tardi tutti i cambi, soprattutto quando ti accorgi di evidenti limiti/carenze durante tutta la gara. Comunque tralasciando questi aspetti, sicuramente giustificabili vista la mediocrità dei giocatori che siedono sulla nostra panchina che non sempre rendono facile intervenire con sostituzioni, volevo soffermarmi sul diverso atteggiamento dei due allenatori nel dopo partita. Nella sua intervista Sarri polemizza sulla sua "ennesima" espulsione. Polemizza parlando di allenatori in giacca e della sua tuta "maltrattata", polemizza su un presunto atteggiamento di riguardo verso gli allenatori imbellettati, o meglio, su un trattamento sfavorevole per lui che invece non si presenta vestito di tutto punto. Subito dopo Montella, nel suo abito cucito su misura, si presenta all'intervista con gran serenità condannando pubblicamente l'atteggiamento tenuto dai suoi giocatori in occasione dell'espulsione di Kuco, condannando le proteste contro l'arbitro ritenute fuori luogo oltre che inutili ed ingiustificate. Con il sorriso, nonostante la sconfitta e le due espulsioni. In altre parole con quella dignità e stile tipici di chi è consapevole delle responsabilità derivanti dal proprio ruolo anche mediatico in un calcio che già vive di troppi eccessi. Ecco, a prescindere dalla meritata vittoria del Napoli, a prescindere dalle meritate espulsioni... a prescindere da una partita che è comunque stata emozionante e a tratti divertente, vorrei soffermarmi sulle sensazioni provate nell'ascoltare quelle interviste e dal sentimento provato in quel dopo partita. Stimo Sarri come allenatore e l'ho sempre stimato, almeno per quello che si può conoscendolo solo come personaggio pubblico, anche per la sua cosiddetta e presunta "genuinità". Ma penso che questa genuinità non possa giustificare certi atteggiamenti. Atteggiamenti che si reputano inaccettabili per i giocatori nonostante l'età acerba che potrebbe invece giustificarli in un certo qual modo. Per un allenatore non possono essere accettabili!! Avrei preferito dicesse che il suo carattere sanguigno aveva ancora una volta preso il sopravvento... ma quella sparata inutile ed a mio avviso completamente fuori luogo oltre che infantile, mi ha sinceramente fatto scadere la persona. Non l'allenatore che ha sicure ed indubbie qualità, ma la persona. A cosa serve esacerbare gli animi? A cosa serve iniziare sin dalla seconda giornata di campionato una polemica inutile contro gli arbitri adducendo altresì quale giustificante l'abito indossato? Perchè fare la vittima dopo una partita che ha visto due espulsioni per gli avversari tra cui una proprio per "parole di troppo" verso l'arbitro? L'episodio Mancini, le altre espulsioni dello scorso campionato sempre per parole proferite contro gli arbitri... sarà forse che il problema è l'incapacità della persona di autocontrollarsi anzichè l'abito indossato? Eppure anche i giocatori, quei ragazzi così giovani, indossano ormai quasi sempre quelle divise fatte di abiti suntuosi! Perchè? Il fatto è che da un calciatore 20enne si può anche aspettare un certo comportamento, ma da un allenatore no!! Vada per la tuta che per certi versi attira anche simpatia, nonostante il modo di presentarsi sul luogo di lavoro (e ricordo che il loro è un lavoro, un lavoro milionario che tra l'altro è di fronte agli occhi di milioni di persone) è sicuramente segno di rispetto e per certi versi di serietà almeno nell'interpretazione del proprio ruolo. Ma seppure si vuole sorvolare sul modo di presentarsi di una persona, seppure si vuol pensare che i fatti contano più dell'apparenza, beh, qui vengono meno anche i fatti, viene meno anche l'essenza. E' inammissibile sentire delle giustificazioni infantili come quelle addotte da Sarri. Nell'episodio con Mancini Sarri ha già dimostrato di non essere in grado di ponderare le parole... dote quest'ultima che dovrebbe essere direttamente proporzionale alla "saggezza" che è a sua volta direttamente proporzionale all'esperienza e quindi all'età. E Sarri non è certo un giovanotto. Ieri il Napoli ha vinto, meritatamente, ma quel Montella molto più giovane di Sarri, quel Montella nel suo abitino cucito su misura, ha dato una sonora lezione di signorilità e maturità, di serietà e dignità a Sarri che almeno nella mia considerazione è uscito sconfitto come persona dal San Paolo ieri sera. E' vero, in linea di principio non è l'abito a fare il monaco, ma ieri sera l'abito ha fatto l'allenatore!