Era proprio necessario?
Ogni volta che si presenta il mercato di riparazione il Napoli invece di cercare ulteriori rinforzi pensa più a disfarsi di giocatori che probabilmente avrebbero trovato migliore collocazione nel periodo estivo a bocce ferme.
Dopo la sosta bisognerà finalizzare gli obiettivi e blindare un secondo posto che al momento sembra alla portata degli azzurri.
Per l'Europa League, che è balzata tra i possibili trofei da raggiungere, c'è la necessità di avere una squadra composta dagli elementi migliori per affrontare le avversarie più blasonate in lizza per lo stesso obiettivo.
All'addio di Hamsik si è aggiunto quello di Rog in prestito al Siviglia. Non era previsto invece che Diawarà andasse incontro ad un infortunio serio a causa del quale la stagione è da considerarsi finita. Restano quindi sulla linea mediana i soli Allan, Zielisky e Fabian Ruiz. Tre elementi di sicuro valore ma che dovrebbero giocare tutte le ultime possibili 19 partite senza l'assillo di un'influenza o una squalifica. Gli infortuni di Insigne e Albiol hanno creato problemi e la rosa è diventata ancora più corta. Per fortuna che per le nazionali, dopo questa settimana, se ne riparlerà a giugno. Ancelotti, da tecnico scafato e ricco di inventiva, studia la rosa e sta già immaginando di portare Maksimovich sulla linea mediana. Un azzardo visto che il croato non ha mai giocato in quel ruolo. Un'altra possibile soluzione sarebbe quella di chiedere a Callejon di giocare sulla trequarti ma si dovrebbero poi raggiungere altri equilibri sulle fasce. 

Al momento si ha più la sensazione che lo staff di Giuntoli sia alla ricerca di soluzioni per la prossima campagna acquisti avendo già individuato le pedine da sostituire. La sensazione è che si voluto più disfarsi di giocatori ritenuti poco utili al progetto che di puntare agli obiettivi stagionali. Il piazzamento in Champions, pur in caso di calo di risultati, il vantaggio sulla quinta in classifica rende il Napoli sicuro della partecipazione al torneo.

Per ADL il bilancio è sopra tutto e se i giochi di mercato richiederanno sacrifici, a vantaggio di grossi introiti, il Presidente non se li lascerà scappare. Come è successo in passato, i mancati rinforzi di gennaio e le forzate cessioni hanno sempre condizionato i risultati.
Possibile che non si faccia tesoro delle esperienze passate per cercare di confermare quanto si è fatto di buono in campionato e coppa?