Alzi la mano chi, dopo le prime di campionato, non ha pensato almeno una volta che l'addio di Sarri sia stato nocivo per il Napoli. Alzi la mano chi invece, dopo Juventus-Napoli, ha già dato per spacciato Ancelotti.

Coraggio

Ci vuole coraggio a confermare di nuovo Mario Rui sulla fascia sinistra dopo la disastrosa partita di sabato, eppure Ancelotti ha deciso di credere in lui ed è stato pienamente ripagato: tutta la sua linea difensiva ha disputato una partita perfetta sotto ogni aspetto, concedendo al povero Liverpool (non una squadra a caso insomma) la modica cifra di zero tiri nello specchio. Zero. E ancora meno sono stati i tiri in generale, degli inglesi, solo quattro conclusioni contro le quindici dei napoletani. Un lavoro assurdo di Koulibaly e compagni.

Il gioco a specchio

A differenza delle "prove" sul 4-4-2 fatte in campionato, i campani si presentano giocando a specchio, ovvero copiando il 4-3-3 del Liverpool e lo fanno con estrema efficacia: Allan, vero motore del centrocampo ha mandato in crisi Keita per tutta la partita, lasciando spazio e tempi d'inserimenti per Insigne, autore del gol allo scadere.

Una vittoria scaccia crisi

Se la sconfitta di Torino aveva iniziato a far circolare voci di corridoio in cui si vociferava di una vera e propria crisi, dovuta ai non strabilianti risultati in campionato, credo che con questa vittoria Insigne e compagni potranno tornare a dormire sonni tranquilli: il girone di Champions è quasi che archiviato e per quanto riguarda il ruolo di anti-Juventus, toccherà mandare un segnale domenica, sempre dal San Paolo, contro il Sassuolo.