Non c'è l'ha fatta.
Ieri il Napoli, atteso all'ennesima prova in Europa, ha sbandato duramente contro l'Arsenal. E la batosta rimediata è stata più per demeriti propri che per meriti degli inglesi. La squadra azzurra è apparsa subito irriconoscibile, troppo brutta per essere vera. Nei primi 45 minuti i calciatori napoletani hanno fatto a gara a chi faceva più errori tecnici. Dare la palma di peggiore in campo è una bella impresa. Il Napoli nei punti cardine è venuto meno.

Mario Rui e Hysai sulle fasce sono sembrati giocatori di un livello inferiore e Koulibaly si è fatto coinvolgere nel marasma generale tanto che sui due gol presi c'è stata anche la sua impronta. I gol dell'Arsenal sono venuti da due palle perse a centrocampo che ha saputo capitalizzare. Sul secondo poi, una sfortunata deviazione di Koulibaly ha fatto il resto. Per fortuna Meret è riuscito a tamponare con ottime parate gli assalti inglesi.
Nel secondo tempo il Napoli, adeguatamente sollecitato e istruito da Ancelotti, ha contenuto gli inglesi e si è proposto cercando di limitare lo svantaggio ma la palla gol costruita da Insigne è stata sbagliata banalmente da Zielisky.  Nel festival degli errori solo Meret e Maksimovic sono riusciti a prendere un voto vicino alla sufficienza. Nel primo tempo gli uomini cardine Callejon, Mertens, Koulibaly e Ruiz sono stati preda dei giocatori dell'Arsenal. L'Allan delle ultime partite è sembrato l'ombra di quello che si era ammirato in passato e ieri, che serviva una diga a centrocampo, ha completamaente toppato.

Gli inglesi non sono apparsi una squadra schiacciasassi anzi, a differenza di come ci si aspettava, hanno tratto il massimo vantaggio dall'harakiri dei partenopei. Eppure il Napoli in Champions contro il Liverpool e il PSG aveva fornito ottime prestazioni. Ieri si è vista una squadra svuotata mentalmente, impaurita e senza personalità. Bisognava avere coraggio e guardando il campionato italiano si capisce perchè la Juventus vince da 8 anni.
Al Napoli ieri è mancato il meglio... il coraggio di osare.
Cos'è che rende una squadra diversa dalle altre? La capacità di cercare la vittoria a tutti i costi. Mentre ieri i primi 45 minuti da incubo hanno evidenziato la scarsa dimestichezza mentale ad un approccio da leader in campo. 

Certamente l'Arsenal non si può sentire sicuro di avere già la qualificazione in tasca. Tutto dipenderà da come Ancelotti riuscirà, in questa settimana, ad entrare nella testa dei suoi calciatori. Una prova almeno decente e da Napoli potrebbe sovvertire la qualificazione. Bisogna solo capire se le paure saranno smaltite in fretta. 

Se Carletto cercava conferme, adesso sa dove intervenire. Dalle ultime prestazioni il Napoli esce penalizzato e, se mai ce ne fosse stato bisogno, quello che è lampante è la scarsa autostima. Ma quella è una virtù che è in dote a giocatori di carisma cha a Napoli sembrano essere deficitari. La prossima campagna acquisti dovrà tenere in conto che solo acquistando calciatori di carattere si potrà rinforzare l'ossatura della squadra. Non serve prendere solo giovani talenti e farli maturare. O almeno non solo quelli. C'è bisogno di giocatori che sappiano prendere la squadra per mano e la sappiano indirizzare nei momenti di difficoltà. Ma questo ADL lo capirà mai? O continuerà ostinatamente a comprare per poi sperare di vendere al meglio? Forse ieri si è persa un'altra occasione.