Ventisette punti di differenza in classifica. Napoli-Juventus di domenica sera si presenta così.
Un distacco che mai nessuno quest'estate si sarebbe potuto aspettare. Neppure Maurizio Sarri, che tornerà per la prima volta da avversario al San Paolo.
I tre anni e i due secondi posti del tecnico toscano sono ancora impressi nella memoria dei tifosi partenopei, al quale forse non riserveranno un accoglienza troppo gentile. Capita a pochi nel mondo del "perdi-e-getta" del calcio moderno, di essere ricordati prima per il gioco e poi per il risultato finale. A Sarri é capitato, e capita proprio questo.
Certo oggi é facile, vista un'annata piuttosto particolare in corso degli azzurri e le note vicende societarie. Con De Laurentiis cominciò bene, continuò meglio e finì molto male. La piazza non gli diede del traditore per aver scelto il Chelsea, ma bensì per il famoso sì ad Agnelli. Un affronto che a Napoli non digeriscono molto bene.
Ma il professionista Maurizio non si farà certo intimorire (nelle conferenze stampa dei passati giorni é parso piuttosto tranquillo sull'argomento), anzi proverà a rovinare ancora di più una stagione che all'ombra del Vesuvio sembra già fallimentare nonostante gli ottavi di Champions da giocare e la semifinale acquisita di coppa Italia.

É ancora presto per stabilire se la vittoria di mercoledì abbia allontanato definitivamente la crisi per la squadra di Gattuso. Quello che é certo é che la Juve ci arriva dopo aver impiegato un solo tempo per liquidare una Roma decimata in coppa e con un Ronaldo in forma smagliante. All'andata la squadra di Sarri (malato, in panchina c'era Martusciello) aveva vinto 4-3 in una partita piuttosto strana (da 3-0 e due traverse a 3-3 rischiando). Una sorta di flipper che difficilmente vedremo domenica. Gattuso predica calma e invoca "veleno" negli occhi, ma di fronte troverà una corazzata che dovrà anche gestire il patrimonio accumulato in classifica. Sulla carta quindi poca partita. Occhio però. Napoli-Juve é una sorta di derby d'Italia (non ce ne voglia l'Inter) e può succedere di tutto!

Impazza da qualche giorno la voce di un possibile approdo alla Juve di Dries Mertens. Dopo le sirene dell'Inter e della Premier League, sembra che Paratici abbia nel mirino un colpo a parametro zero piuttosto gradito da allenatore e compagni. Un'operazione possibile grazie a Sarri e all'amicizia del belga con alcuni giocatori della Juve, ma anche interessante dal punto di vista tecnico. La dirigenza bianconera se non dovesse arrivare a Mertens avrebbe individuato anche in Fabian Ruiz un possibile sostituto di Pjanic (a debite proporzioni) ma la cifra chiesta da De Laurentis sembra piuttosto alta, e lo spagnolo ha una clausola rescissoria di 50 milioni.
Sul mercato straniero invece, dopo aver parlato abbondantemente di Pogba, tutto sembra portare a Willian del Chelsea e Isco del Real Madrid. Due affari interessanti e piuttosto costosi. Due pedine da inserire nello scacchiere juventino chieste proprio da Sarri prima di Natale. L'esterno brasiliano sembra quello più facilmente acquisibile mentre per Isco la faccenda é diversa. Da tempo pupillo di Nedved, Isco dovrebbe rappresentare il trequartista chiesto da Sarri per il 3-4-1-2. Garantirebbe qualità e parecchie assistenze, tallone d'Achille della Juve targata 19/20 che non sembra avere il rifinire giusto per CR7 ,già a 16  reti a gennaio.

Sul fronte Napoli invece il 90% del lavoro è stato fatto: arrivati Lobotka e Demme in questi giorni e Rrahmani arriverà a giugno, l'estate sarà concentrata sulle cessioni. Via Callejon, Allan, Mertens e Mario Rui (gli "ammutinati" secondo fonti certe( e dentro Amrabat (Inter permettendo) e il colpo a sorpresa di Giuntoli. Da tempo il direttore sportivo del Napoli é sulle tracce di un autentico colpo di mercato e lo avrebbe individuato in Timo Werner, attaccante tedesco del Lipsia capolista della Bundesliga. Operazione costosa e possibile grazie allo sponsor (Red Bull) e i buoni rapporti tra i due club. Un grande acquisto che unito a Lozano con un anno in più d'esperienza, dovrebbe garantire affidabilità e potenza in un attacco , che vedrà il solo Insigne resistere al "rompete le righe" di quest'estate.  
Mercato e trattative a parte godiamoci quindi Napoli-Juve... che non é mai una partita come le altre.