A tredici giornate dalla fine del campionato, il Napoli si trova ad altrettanti punti dal traguardo capace di rendere una stagione esaltante, il primo posto, e a quasi gli stessi, dodici, dal quinto che la fa valutare come negativa.

MERITATO IL 7 DATO ALLA STAGIONE - Con la vittoria sul Parma, la squadra di Ancelotti consolida, quando siamo arrivati a due terzi del campionato, il secondo posto, viaggiando a una velocità di crociera di 85 punti a fine campionato. Un cammino corrispondente - punto più, punto meno- al valore della rosa (e non, evidentemente, di chi, pur bravissimo, la alleni). Ma quel che si sta facendo sinora non era nemmeno scontato: anzi, dopo un cambio radicale di gestione della rosa e del modo di giocare, questo rendimento può definirsi in un certo senso quasi sorprendente. E non va tralasciato un aspetto importantissimo: questa stagione, comunque finisca, ha trasmesso nella rosa un importante spirito di consapevolezza della propria forza, che ha permesso a questa squadra non solo di mostrare un bel calcio in Europa, ma anche di giocarsela alla pari con le migliori.

SECONDA MIGLIORE DIFESA - Il Napoli chiude a Parma l'ottava partita su dieci giocate nel 2019 senza subire gol, un rendimento che da questa giornata gli vale il sorpasso sull'Inter come seconda difesa del campionato, ad appena tre reti subite in più della Juventus. Soprattutto, la squadra napoletana scongiura anche, si spera definitivamente, la maledizione del gol.

SEMPRE MEGLIO GLI UNDER 26 - Ci riesce innanzitutto tramite il gol di Zielinski, il quale, schierato con continuità in questo 2019, dopo due anni e mezzo di impiego da "dodicesimo", sta maturando e giocando con sempre maggiore classe e personalità. Importante anche il gol di Ounas, su assist di Verdi: i due scorer dell'ultimo giovedì europeo possono essere nel futuro prossimo due giocatori più importanti di quel che hanno sinora dimostrato e candidarsi a protagonisti del Napoli che verrà. La classe dell'italiano, la velocità palla al piede e forse anche la personalità (vedasi sfrontatezza) del secondo, sembrano sempre più essere una preziosa risorsa per una grande squadra come quella partenopea.

NESSUNO COME MILIK IN SERIE A - Ma quella di Parma è soprattutto la notte di Milik: il 25enne attaccante polacco realizza una bella doppietta. Ci riesce grazie al terzo gol della stagione realizzato direttamente su calcio di punizione (solo un certo Messi, nei principali campionati europei, ha fatto come lui) e sale a quattordici gol in campionato. Arek spesso non è elegante, non sempre riesce a incidere nelle gare con la difesa avversaria chiusa e schierata. I numeri nel calcio non dicono tutto, ma valgono però meglio di mille parole nel confermare la bontà della sua stagione, almeno di quella disputata sin qui. Con 14 gol segnati (dei quali, uno solo su calcio di rigore) in 1447 minuti giocati, corrispondenti a una media di una rete ogni 104, nessuno nel campionato italiano ha fatto meglio di lui, nemmeno i tanto acclamati Ronaldo e Piatek. Insomma, la vittoria di Parma è il miglior viatico possibile a una settimana che porta al grande"sfizio" di domenica sera, la sfida da provare a vincere con la Juve ancora imbattuta in campionato.