Esordio positivo al San Paolo per gli uomini di Ancelotti per lasciarsi alle spalle l’amara e ingiusta sconfitta di Torino antecedente alla sosta.  
In uno stadio ristrutturato e gremito di tifosi, il Napoli acciuffa i suoi primi tre punti casalinghi approfittando anche della frenata di Sarri, che viene fermato da una Fiorentina davvero mostruosa ma che non riesce ad andare con i bianconeri oltre lo 0-0.
Il Napoli si presenta con il 4-4-2 che vede l’esordio da titolare del macedone Elmas che sarà davvero stratosferico in campo mentre dall’altra parte la Sampdoria con un 3-4-2-1  dove Caprari gioca a supporto del nuovo acquisto Rigoni e del solito Quagliarella che sarà, forse, uno dei pochi a non mollare fino all’ultimo e a realizzare davvero qualcosa di pericoloso in un attacco sterile.
Sì sono scontrate, fino a quel momento, le peggiori difese del campionato infatti sia Sampdoria che Napoli avevano al passivo ben 7 reti subite con la differenza che i blucerchiati avevano solo un gol realizzato: quello di Quagliarella realizzato su rigore nella sonora sconfitta per 4-1 in casa del Sassuolo.
Sicuramente Di Francesco dovrà rivedere qualcosa nella sua squadra che però non è stata lì a guardare e non si è fatta intimorire dalla bolgia dello stadio. Nei primi minuti, infatti, la Sampdoria sembrava tenere testa agli azzurri mostrandosi molto propositiva e avvicinandosi, più volte, allo specchio della porta soprattutto sui calci piazzati dove il Napoli mostra ancora delle incertezze e ci sarà bisogno di un prodigioso Meret che con la mano salva, all’ultimo, una conclusione di Ferrari.
Ma dopo vari minuti di apnea, il Napoli finalmente concretizza al 13’ quando Di Lorenzo, con un un assist rasoterra, realizza il tap-in vincente per Mertens che con il suo nuovo look biondo platino, sigla l’1-0 facendo esplodere il San Paolo al grido di “Olè olè Ciro Ciro”.
Sembrerebbe tutto in discesa per il Napoli, tant’è che Elmas va vicinissimo al raddoppio ma la Sampdoria, seppur colpita dal gol, mostra il suo orgoglio con alcune conclusioni di Caprari e Quagliarella ma rischia, così, di sbilanciarsi e di essere in difficoltà soprattutto con un Murillo che lì dietro sembrerebbe essere fuori forma.
Proprio l’ex interista in prestito dal Valencia, più volte arriva in ritardo sugli avversari rendendo scoperta la difesa sampdoriana e favorendo gli inserimenti di Lozano che è mortifero in quello stato di completa confusione riuscendo a regalare anche delle giocate e delle prodezze che fanno esplodere di gioia i tifosi presenti.
Il Napoli riesce a conservare il vantaggio nel primo tempo ma è deciso a chiudere quanto prima la pratica per non rischiare il pareggio. Nel secondo tempo i partenopei aumentano notevolmente l’intensità grazie anche all’entrata di Insigne al posto di Elmas applaudito al momento del cambio.
La Sampdoria cerca di spaventare con Quagliarella che si avvicina sempre di più alla porta con le sue conclusioni ma invano. Il Napoli realizza un’altra sostituzione: esce Lozano per dare spazio all’esordio assoluto di Fernando Llorente. Anche la Sampdoria decide di mettere nuove forze fresche per cercare di risvegliare la partita dopo un periodo di completo buio: fuori Regini per il giovane Leris l'ex Chievo, è il più propositivo nel secondo tempo ma le cose non cambiano.
E’ infatti il Napoli che realizza il 2-0 grazie proprio a Llorente, che appoggia per Mertens che di prima intenzione, grazie anche alla deviazione di un giocatore blucerchiato, realizza la sua doppietta personale e il gol numero 112 avvicinandosi sempre di più a Marek Hamsik. Gol però che tarda ad arrivare perché l’arbitro La Penna, che ha dato qualche cartellino di troppo ad entrambe le parti,  è indeciso sulla regolarità a tal punto da richiedere un consulto in sala VAR ma ,dopo minuti di apprensione e l’entrata in cambio di Gabbiadini nelle file blucerchiate, il gol viene convalidato ed esplode la festa al San Paolo.  

Il Napoli ritorna a vincere senza subire reti e Ancelotti può godersi le certezze dei suoi nuovi acquisti dal più giovane al più “anziano”: il classe 99 Elmas che solo tra qualche giorno compirà 20 anni, fa impazzire letteralmente la difesa della Sampdoria costringendo più volte Audero a intervenire ma anche lo stesso Llorente che subito fornisce l’assist a pochi minuti dall’entrata.
Ottima anche la difesa se non qualche sbavatura di Maksimovic e con un Koulibaly, padrone della difesa visto che Manolas è rimasto in panchina, stratosferico oltetutto applaudito da tutto lo stadio e perdonato immediatamente per l’autorete di Torino, il giocatore senegalese si sente così coccolato dai suoi tifosi e nuovamente in forma.
Dall’altro lato c’è una Sampdoria che confeziona la sua terza sconfitta consecutiva e che attraversa un momento davvero negativo che si amplifica con un calendario davvero complesso che di certo non aiuta  comprendenti squdre ostiche come Torino, Fiorentina e Inter nelle sue successive partite. La società dovrà anche decidere se continuare con Di Francesco o virare verse altre soluzioni. La crisi doriana però viene messa in secondo piano dalla festa napoletana in attesa della partita di martedì di Champions dove il Napoli ospiterà il Liverpool di Klopp che in Premier League sembra non sbagliare nulla raggiungendo il primo posto a punteggio pieno dopo anche il passo falso del City di Guardiola che perde 3-2 col Norwich. In attacco potrebbe esordire dal primo minuto Llorente visto che Milik sta avendo qualche problema con il recupero, difficile anche la presenza di Hysaj che però non manca molto alla difesa napoletana visto la discreta partita di Mario Rui.
Ancelotti sembrerebbe avere l’imbarazzo della scelta e sa di potersi affidare ad una squadra molto più completa dello scorso anno e di avere davvero una panchina di qualità.