18 agosto 2018, esordio di mister Carletto sulla panchina del Napoli in una gara ufficiale.
E' la prima di campionato e gli azzurri a Roma hanno battuto la Lazio in rimonta 2-1 espugnando l'Olimpico per la sesta volta consecutiva negli ultimi sei anni. Anche sotto la nuova guida tecnica quindi il Napoli conferma la sua buona tradizione all'Olimpico contro la Lazio.

Inevitabile fare i confronti con il Napoli di Sarri.
Ancelotti non schiera nessun nuovo acquisto, a parte il portiere Karnezis. I giocatori sono quello di Sarri, ma si vedono già le prime differenze.
La squadra è apparsa più lunga sia fra i reparti che fra giocatori dello stesso reparto, quella di Sarri era molto più compatta sia in lunghezza che in larghezza. Logica conseguenza è il poco equilibrio, problema già emerso nelle tre amichevoli estive di livello internazionale.

Un altro problema è quello delle palle alte: Sarri difendeva a zona perché fisicamente gli azzurri erano in genere meno potenti degli avversari (altezza media più bassa della serie A, l'anno scorso) e così Ancelotti, ma il problema resta: vedi occasione di Immobile nella ripresa tutto solo sugli sviluppi di un calcio d'angolo o il palo di Acerbi sempre su corner, ma il Carletto è all'inizio e troverà il modo di migliorare.
Hamsik in cabina di regia è da rivedere.

Di positivo si è vista una grande ricerca della verticalizzazione, difensori molto più vicini agli avversari e più duri nei contrasti, gioco più palla al piede, cioè non il solito gioco di prima, ma a due, tre o quattro tocchi per portare su la palla. In generale giocatori più liberi da schemi e finalmente in difesa si spazza la palla quando si è in difficoltà. In questo si vede il pragmatismo del Carletto.