Negli ultimi cinque anni, dal 2014 al 2019 , il Milan ha visto dirigere dalla panchina la propria squadra da ben 9 allenatori diversi: da Clarence Seedorf  subentrato all'esonerato Massimiliano Allegri (dopo il fatal Sassuolo) nel 2014 con una effimera durata, solo 18 gare per poi essere sostituito dal vincitore del Torneo giovanile di Viareggio Filippo Inzaghi (l'ultimo vero N°9 del Milan) per poi passare a Sinisa Mihajlovic nel 2015 che sarà sostituito l'anno successivo con un pallino del Presidente Silvio Berlusconi, Cristian Brocchi  per le sole ultime  5 gare del 2016,  ma anche lui verrà sostituito per il campionato 2016/17 dall'aeroplanino Vincenzo Montella vincitore dell'unico trofeo di questo decadente lustro (la SuperCoppa europea finale a Doha contro la Juventus). 
Ma nel campionato successivo  comparirà sulla nostra panchina una nostra cara conoscenza, il nostro amato"Ringhio" Gennaro Gattuso che con alternanza di risultati riuscì comunque a portare il suo Milan ad un punto dalla C.L. (subito dopo Uefa e FPF ce ne proibiranno, con nostro malincuore, l'ingresso) ci troviamo  praticamente alla cronaca di queste ultime settimane e alla recente storia del cambio (voluto o forzato non lo sapremo mai!) del "maestro" di scuola ( di musica, corsi serali per stonati!) Marco Giampaolo con quello del neo Professore di Lettere e Filosofia (nonchè dietologo) già menzionato nella "Certosa di Parma" di Stendhal sulla panchina ancora intiepidita dal calore del suo fondoschiena e con un inefficace portafortuna abbandonatovi raffigurante il panorama di una nota cittadina rivierasca abruzzese.                                                                   
Dunque 9 allenatori in 5 anni con 1 solo trofeo conquistato! 

I bravi amanti del gioco del Lotto si giocherebbero subito questo terno secco sulla ruota di Milano. Il popolo napoletano, grosso conoscitore di cabale e numeri così definisce, come testualmente si deduce dalla Smorfia i tre numeri:  9 è 'a figliata (cioè "la figliolanza") e vuol essere sinonimo di proliferazione, moltiplicazione e in definitiva avere abbondanza; 5 è la "mano" magari il manone di Gigio Donnarumma proteso dal toglierci da guai sempre più grossi! 1 è la Patria, la nazione, "l'origine"e le origini, le radici del Milan sappiamo bene quali siano! Il sottoscritto vede in questo terno di numeri una sorta di combinazione per aprire quella cassaforte da troppo tempo inviolata, è dal 2012 anno del nostro 18mo e ultimo scudetto che tranne una SuperCoppa, siamo a digiuno di quelle vittorie che contano come quelle degli "Immortali".                                                                                                                                                                                     
E' forse frutto delle "fakenews" la notizia apparsa recentemente sui quotidiani che descrivono un Berlusconi sorridente alla domanda del cronista volta ad ottenere qualche dichiarazione concernente l'attuale situazione rossonera, alla quale avrebbe risposto con queste testuali parole: "Perchè non lo ridanno nelle mie mani?" Eh sì Presidente, aggiungerei con un'altra battuta: "Ma chi paga il conto?" (noi tifosi abbiamo già dato...!).
Ora teniamoci ben stretto quel poco che abbiamo, i nostri attuali 9 punti in classifica (che non sono poi questa fine del mondo, saremmo a 4 soli punti dalla zona Europa e ancora mancano 31 partite!) e coccoliamoci nel bene e nel male il nostro neo allenatore confidando in una pronta risalita del resto tipica ad ogni cambio di panchina. 
Tra l'altro le notizie che leggo quotidianamente, provenienti da Milanello, dicono che Stefano Pioli adotta nuovi metodi di lavoro, in campo lascia più liberi alle fantasia calcistiche i singoli, segue le diete dei calciatori mangiando con loro in una tavolata singola anzichè tavolini separati al fine di stabilire maggiori contatti e stime reciproche, ne controlla personalmente il peso e i progressi atletici coadiuvato dai suoi collaboratori  già avuti come ex Fiorentina, Giacomo Murelli, il suo vice, Francesco Perondi il preparatore atletico, Davide Lucarelli l'esperto di tattica, e infine quasi per sentirsi come a casa sua il figlio GianMarco inserito nel suo staff in qualità di Match Analyst.                                                                                                                       Se tutto questo nuovo condimento avrà un effetto gradevole (come la pasta cotta, prima, i 3 mesi Giampaoliani, sempre scotta e ora forse, dovrebbe essere più al dente, anche se la marca della pasta (i giocatori) è sempre la stessa, ma cambia appunto solo il sugo preparato dal cuoco, il nuovo Chief Pioli, e poi distribuito sui piatti  (le varie zone del campo) lo sapremo solo alla fine della partita, sarà seguita da un bel limoncello (pollice alto) oppure uno sgradevole amaro (pollice verso):  "l'amaro del Capo" (sì ma a capochino!) e senza offesa per il Lecce (città bellissima!) in caso di auspicabile vittoria domenica sera a San Siro.    
Anche il mio nipotino avverte un clima diverso, quasi festivo, mi ha chiesto di fare l'albero di Natale... stupito rispondo che è troppo presto ma lui insiste: "Nonno ma il Presepe e l'albero lo puoi fare a Natale, ma il Milan tre giorni prima affronta l'Atalanta a Bergamo... e... hai visto mai... dovessimo perdere... se ti scordi dei regali!"   
"Vieni qui, dammi un bacino!!!"


Un abbraccio

Massimo48