Dopo aver acquistato la quasi totalità dell'Inter nel giugno 2016 l'azionista di maggioranza Zhang Jindong effettuò gli acquisti in primis di Candreva, per 25 mln. Joao Mario per 40 più bonus, ma che non sono mai stati ottenuti. Gabigol per 30, e Gagliardini nel mercato di gennaio per 22 mln, più bonus ma anche lui mai ottenuti, se non in minima parte.
Se analizziamo bene i colpi nel dettaglio vediamo che è stato acquistato un giocatore che ha sempre militato in Italia, e d'esperienza. Un giovane e fresco campione d'europa, un futuro craque del calcio brasiliano, e un altra giovane speranza italiana. In tutti i casi si parlava all'arrivo di giocatori con indubbie qualità.

Ma quello su cui voglio rivolgere l'attenzione è, che, in pratica, Suning ha avallato gli acquisti di tutti i tipi di giocatori acquistabili per una nuova proprietà che aspira a tornare ai vertici del calcio europeo.
Ci sono tutti gli stereotipi, lasciando perdere gli inarrivabili.
Ed oltre gli acquisti messi a segno quest'anno per volere diretto dell'allenatore, che sono andati complessivamente a buon segno, anche l'acquisto di Dalbert per volere del nuovo DS ha floppato.

Quindi Suning ha ben capito che non sarà nessun altro giocatore a poter rompere questo equilibrio di mediocrità. A far poter uscire l'Inter da questo torpore sportivo.
Quindi ha detto basta agli acquisti a discapito del FFP e delle restrizioni del paese natìo.

In quanto per chi non lo sapesse in tre sessioni di mercato sono stati spesi 160 mln, e i risultati sono ben noti.
Allora il "Boss" ha detto basta, o si risolve questa situazione interna, psicologica, sociale o sportiva che sia, o se non si vendono i giocatori reputati inutili al progetto non si farà mercato.

Mr Zhang lo ha ben capito, non è diventato milionario dal nulla per caso.
Di calcio magari non ne capirà molto, ma d'imprenditoria sì.
E adesso cosa è diventato il calcio?