Ebbene si, sta accadendo quello che tutti i tifosi bianconeri temevano di più. "Il Polpo Paul" vuole lasciare la Juve. Quello che sta succedendo in questi giorni nel calciomercato della Serie A è incredibile, che neanche nel miglior film di fantascienza di Steven Spielberg si potrebbe vedere. Paul Pogba acquistato dalla Juventus nell'estate del 2012 per 500 000 € potrebbe essere rivenduto alla cifra record di 110milioni! E quello che rende ancora più inverosimile questa vicenda, e che sarà acquistato dalla stessa squadra che lo aveva svenduto per così poco. Sicuramente i Glazer se avessero avuto la macchina del tempo, ci si sarebbero già fiondati dentro, e sarebbero ritornati nel giorno in cui non ascoltarono le parole di Alex Ferguson, che vieto categoricamente la vendita del calciatore. Anche lì, il Sir, non aveva sbagliato. Invece adesso Joel Glazer si trova costretto ad accontentare la folle richiesta del suo allenatore, che vuole il giocatore a tutti i costi. MR Mourinho deve sapere davvero quello che fa, perché un conto e riacquistare un giocatore "alla Real Madrid" con la genialata della recompra, pagandolo solo 10 mln in più del prezzo di vendita, un altro lo è riacquistarlo al 220 000% del costo maggiorato. E diciamocela tutta, apparte i tifosi più accaniti e fan del giocatore, gli juventini più obbiettivi non sembrano penare così tanto per la cessione del francese, soprattutto per quella cifra. Questo gioco al rialzo, quando basterebbe offrire i soldi pagati dalla juve per Higuain per farli accettare, in quanto l'acquisto dell'argentino è stato fatto a forte dell'avallo di questa operazione, non potrebbero rifiutare, si sta rivelando molto pericoloso. Pogba, seppur dotato di un grandissimo talento, non sembra così capace di prendere in mano la squadra, e di risolvere partite su partite, come un vero top player pagato per quella cifra dovrebbe fare. Il centrocampista juventino pecca proprio di personalità, è capace del giochino in mezzo al campo, e capace di fare l'eurogol nella partita contro il chievo, ma quando c'è davvero bisogno lui, si chiama assente. E successo tante volte quest'anno, ad inizio campionato, quando la sua squadra versava in brutte condizioni, lui con la sua numero 10, non si faceva vedere. Ed è accaduto sempre nelle partite in Champions League che contavano, per non parlare degli europei, giocati anche in casa. Josè Mourinho si sta impegolando nella salita di una vetta di una montagna innevata, alquanto rocciosa e scivolosa. E cadere da questa montagna significherebbe andare dritto nelle fauci dei suoi nemici, che sono davvero tanti, specie in Italia! Che lo azzannerebbero, cercando di distruggere la sua reputazione tanto sudata e costruita in carriera, fatta di successi incredibili ed ancora ineguagliati. Ma forse chi lo conosce bene, chi lo ama, e lo ammira, crede che il tecnico di Setúbal quando vuole una cosa non la sbaglia, perché lui non sbaglia mai, lui è lo SPECIAL ONE!