"A Roma ero solo. Mi sono trovato a gestire un cambio di proprietà ed ero solo". Queste sono le parole di Paulo Fonseca in una recente intervista quando gli si è chiesto di parlare della sua esperienza sulla panchina giallorossa. 

A distanza di un anno le cose non sembrano essere cambiate. Thiago Pinto a volte c'è, altre volte sparisce per settimane, a volte dice che arriveranno rinforzi, altre volte dice che Mou deve far crescere i giovani, Dan e Ryan Friedkin da quando sono arrivati a Roma non hanno detto una parola né ai tifosi né ai giornalisti, mai presenti in una presentazione di un nuovo acquisto, mai un tweet di apprezzamento per la squadra, mai un applauso per un giocatore arrivato dalla primavera (vedi Felix che con la sua doppietta ha fatto vincere la Roma a Genoa) l'unica cosa che fanno è arrivare allo stadio (uno dei due sempre presenti, questo va detto) e si comportano come dei semplici tifosi che hanno avuto la possibilità di assistere alla partita in tribuna. 

Mourinho ha carattere, ha esperienza, sa benissimo come comportarsi con la stampa, sa come gestire il gruppo, sa come creare entusiasmo tra i tifosi, ma non può gestire una società di calcio da solo. Non può essere il parafulmine di una società intera. Mou è special, non un mago!