Non si può di certo affermare che i problemi finanziari dell'Inter siano interamente ascrivibili all'attuale dirigenza, e meno che mai a Suning, azionista di maggioranza. Il colosso cinese si è presentato a Milano con una proposta seria, e le intenzioni di guidare la rinascita nerazzurra erano più che positive. Ma Suning ha fatto i conti senza l'oste. 

I problemi dell'Inter, infatti, affondano in tempi più remoti, anche se non così lontani. Moratti ha ceduto la società a un affarista indonesiano il quale si è semplicemente curato di rimettere in vendita il pacchetto di maggioranza al migliore offerente. 

Andiamo con ordine, per cercare di capire davvero di chi sono le reali responsabilità per le attuali difficoltà finanziarie del club.

SUNING: 10%

Il colosso cinese si è presentato alla porta di Thohir con le migliori intenzioni. Ha rilevato i due terzi della società, ma non ha fatto i conti con i capricci dell'azionista di minoranza, Thohir appunto. L'uomo di affari indonesiano è infatti proprietario per quasi un terzo del club, ma soprattutto ha poteri di veto che bloccano ogni iniziativa dei Cinesi. I numeri dicono che l'Inter è indebitata complessivamente per 637 milioni di euro. Di questi solo 150 milioni sono stati coperti con una effettiva ricapitalizzazione, cioè con soldi provenienti da capitali propri, quindi a costo zero. Oltre 200 milioni di euro invece Suning li ha dovuti finanziare, intascando ovviamente gli interessi sul prestito.
Perchè questa scelta di finanziare il club di cui è azionista di maggioranza?
Perchè Suning non ha ricapitalizzato anche questi 200 milioni?
La risposta sta in uno dei due veti di cui dispone l'azionista di minoranza: senza il benestare di Thohir non è possibile alcun aumento di capitale, perchè il magnate affarista indonesiano dovrebbe contribuire in base alle quote di cui dispone. In soldoni significa che per convertire questo finanziamento in aumento di capitale, Thohir avrebbe dovuto versare nelle casse del club la bella cifra di 70 milioni, circa un terzo, in linea con la percentuale delle quote detenute.
E perchè Thohir ha posto il veto? Semplicemente perchè questi è un banale affarista che non ha alcun interesse a investire soldi nel club: sa che sarebbero a fondo perduto! Quindi, rimane da comprendere (e qui chiedo l'aiuto degli interisti, dal momento che non conosco fino in fondo quali sono state le caratteristiche dell'offerta di Suning) perchè a Thohir sia rimasto questo 31% della società: Suning non ha avuto la forza di rilevare l'intero pacchetto? Thohir ha messo in vendita solo la parte restante? A rigor di logica, detenere un pacchetto di maggioranza così cospicuo è già più che sufficiente per avere carta bianca su tutte le questioni riguardanti il club, e acquisire anche il restante 31% sarebbe potuto essere superfluo. E' questa la ragione per cui attribuisco il 10% di responsabilità ai Cinesi. Avrebbero dovuto prevedere le resistenze del socio di minoranza a una eventuale completa ricapitalizzazione. Se dovessi essere smentito, ovviamente rivedrei la mia posizione su Suning. Alla fine, quindi, non solo Suning non può immettere soldi freschi e a costo zero nelle casse del club, ma per i capricci di Thohir la società è costretta a pagare annualmente i soldi relativi agli interessi sul debito nei confronti del socio di maggioranza: assurdo!

THOHIR: 31% 

E' l'equivalente della sua quota societaria. In fondo, l'indonesiano si è rivelato esattamente quello che molti degli addetti ai lavori avevano previsto: un affarista, niente di più! Quando arrivò alla corte di Moratti, furono in molti a chiedersi quali fossero le sue reali intenzioni. E' in possesso di un patrimonio personale enorme, eppure non si è mai speso per la sua Inter. Oggi, possiamo affermare senza tema di essere smentiti, che a Thohir dell'Inter non importa proprio nulla, considerazione avvalorata dal fatto che non ha alcuna intenzione di scucire un centesimo per agevolare la ricapitalizzazione del club. E in effetti, non si sa neppure se abbia intenzione di privarsi del suo pacchetto (anche per questo chiedo aiuto agli interisti: non vuole cedere le quote, oppure non c'è nessuno che se le compra?), facendo così ritorno alle sue tradizionali attività. Farebbe un favore a tutti, non solo agli interisti. Il calcio italiano in mano a gente così può solo finire in rovina: prima se ne va, meglio è!

MORATTI: 100% (in effetti dovrei scrivere 60% ...)

100% di responsabilità perchè tutto è partito da lui. Com'è possibile che non fosse a conoscenza delle intenzioni di Thohir? Sulla base di quali informazioni, sulla base di quale progetto vende il club di famiglia, che i suoi avi hanno portato all'apogeo del calcio internazionale? Lui stesso ha contribuito ai più sensazionali successi della sua Inter. I tifosi vedevano in lui quasi un mito, capace di regalare loro i nomi più altisonanti nel panorama calcistico internazionale (a un certo punto si parlò anche di Messi in nerazzurro).  
Non è solo una senzazione, ma la certezza è che si sia voluto disfare del giocattolo, incassando il massimo, senza curarsi delle conseguenze. Esattamente come ha fatto suo cugino Silvio! 

Un elemento di questa storia mi rimane oscuro: non mi pare di aver mai sentito i tifosi dell'Inter sollevare critiche nei confronti di Moratti. I mancati successi dell'Inter in questi anni sono il frutto di quell'errore iniziale. Si potrebbe immaginare che il ragionamento sopra formulato abbia delle crepe, di cui al momento non mi rendo conto, e mi piacerebbe davvero conoscere l'opinione dei tifosi nerazzurri. In fondo, sono ancora lì a sperare in una rinascita che stenta a decollare. Anche quest'anno rischiano di restare senza Champions League. A chi attribuiscono loro le responsabilità di tutto ciò?