Quanti anni sono passati? 36, eppure sembra che quello strano gioco del destino possa tornare ancora a bussare alla porta stavolta del Monza, e gli architetti di tutto questo sono la coppia Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. E già nel 1986 il proprietario di Mediaset e Fininvest entrava nel mondo del calcio prelevando l'allora AC Milan dalle mani di Giuseppe Farina, e costruisce un Milan da Europa, anche se la precedente si era piazzata anch'essa al quinto posto che valeva la partecipazione all'allora Coppa UEFA, e da quel momento l'epopea berlusconiana prese il sopravvento conquistando l'Italia, l'Europa e il Mondo intero.
La Berlusconimania ne ebbe per ben 30 anni nel Milan, e dopo un ritiro 'spirituale' e una pseudo disintossicazione dal calcio, nel 2020 decide con il fido Galliani di spostarsi a pochi km da Milano centro, precisamente a Monza, di cui l'amico e direttore sportivo Galliani è un tifoso sfegatato fin dalla tenera età, e così, con poco meno di 3 milioni di Euro, Berlusconi preleva il Monza in Lega Pro, con la promessa di riportare il club monzese in Serie A in 3 anni.
E cosa è successo? Che c'è riuscito! 
Ora il Monza è per la sua prima volta nel massimo campionato italiano
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E ora? Ora si sogna in grande, come ci ha abituato Berlusconi le sue squadre non sono mai state di passaggio in A, tanto che il suo Milan in 30 anni è rimasto sempre in A, quindi si pensa fortemente che questo Monza ci resterà fin quando Berlusconi ne avrà la forza di stargli dietro.
E Galliani? Tra gli anni '80 e fino al 2010 è stato con Luciano Moggi uno dei migliori direttori sportivi in circolazione, uno di quelli che quel che voleva riusciva a prendere, anche senza moneta pesante, e questo sta accadendo anche oggi, certo non può prendere i vari Neymar o Mbappè, ma nel suo piccolo sta già costruendo una squadra più che normale.
I primi acquisti sono giocatori di spessore se pensiamo che il Monza è una novizia di questo campionato, quindi i vari Alessio Cragno, Andrea Ranocchia, sono colpi da squadra di media classifica, ai quali vengono aggiunti Leonardo Mancosu, Pedro Pereira, Valentin Antov e Michele Di Gregorio, e dietro l'angolo ci sono altri due nomi in dirittura di arrivo e che nomi...
Il primo è Stefano Sensi, che all'Inter non ha spazio e cerca continuità e Galliani sta definendo gli ultimi dettagli per chiudere in prestito secco per il giovane centrocampista ex Cesena e Sassuolo; l'altro nome è quello da far fischiare le orecchie, Antonio Candreva, esperto esterno d'attacco che oltre ad avere ancora tanta spinta e tanta qualità è anche un profilo europeo vista la sua moltitudine di partite giocate nelle varie coppe europee.
Tutto qui? No, si stanno preparando altri colpi, come quello per l'attacco che riporta il nome di Andrea Pinamonti, chiuso nell'Inter con il ritorno di Lukaku e con l'ancora ingombrante Edin Dzeko, quindi a Monza c'è spazio e si lavora alacremente per portarlo in prima linea, e per la difesa si cerca un altro profilo importante, infatti Galliani ha bussato anche alla Juventus per chiedere la disponibilità di Daniele Rugani, in questo caso si chiede la partecipazione a metà dell'ingaggio, e la Juve ci sta pensando, mentre a centrocampo occhi a Pessina dell'Atalanta.

Quindi c'è tanta carne al fuoco e Galliani la sta cuocendo a puntino, perchè la sua idea, come quella del presidente Berlusconi, è quella di trasformare il Monza nel loro primissimo Milan, quindi portandolo a giocarsi nella prossima stagione una competizione europea, la Conference o magari l'Europa League, proprio come quel Milan 1985-1986.