Ormai è chiaro, il Milan non può rinnovare fiducia a mister Montella, e le sue ore sembrano contate.

L'attuale tecnico rossonero non convince tifosi e dirigenza ne con gioco espresso in campo ne con risultati.

Quello a cui hanno dovuto assistere i tifosi domenica a Genova è stato uno scempio; 0 tiri in porta, azioni improvvisate, mai un raddoppio di marcatura e giropalla lento.

Anche tournover è a dir poco insensato. Kessiè non è un bue da traino (purtroppo) non può giocare ogni minuto di ogni partita rischiando prestazioni come quest'ultima, dove una spinta di un Torreira qualnque basta per affosarlo. Zapata titolare è qualcosa di ancora più allucinante e doloroso, forse qualcuno si è dimenticato che se i tifosi non venivano allo stadio l'anno precedente era appunto per non vedere certi giocatori in campo. Anche il 3-5-2 abbiamo appurato che non funziona, troppa poca densità tra i settori. È ormai indispensabile passare al modulo che in questo momento sta andando per la maggiore tra le grandi squadre: 4-2-3-1. Modulo che permetterà di fare un tournover con giocatori che sono degni di scendere in campo.

Le cose non cambieranno certo con una strigliata, Montella è un allenatore da sesto posto e tale resterà. Bisogna quindi correre ai ripari prima che sia troppo tardi.

Il nostalgico dell'Italia, Antonio Conte, ha fretta di tornare a casa e sembra ormai l'unica soluzione per non gettare al vento la stagione 2017/2018. Con lui nell'area tecnica non ci si può porre limiti, perchè se qualcuno pensa che il "sogno" scudetto sia ormai già sfumato bisogna rammentare che anche la Juventus nella stagione 2015/2016 era partita peggio del Milan quest'anno, eppure sono riusciti a portare a Torino il tricolore. Con Antonio Frankestain Conte, SI PUÒ FARE.