Al giorno d'oggi ormai siamo abituati alle costanti, cioè a quelle notizie che invadono le nostre case e ci accompagnano ogni singolo giorno: cronaca, economia politica le più quotate ma certamente anche il filone calcistico si sta adattando a questa nuova fase: il calciomercato è da sempre una parentesi che tiene incollati al teleschermo milioni di tifosi e appassionati pronti ad ascoltare news, scoop e trattative che ruotano intorno alla loro squadra del cuore. Quest'anno più che mai la situazione sta un pò sfuggendo di mano: l'Italia sembra diventata una terra di conquista, là Premier League veleggia tranquilla su livelli che gli altri campionati possono solamente ammirare, e in Arabia è cominciata una vera e propria sequenza di trasferimenti condita da un'elevata dose di quattrini. 

Se infatti quella di Cristiano Ronaldo sembrava solamente il triste epilogo di un campione giunto a fine carriera pronto ad esser ricoperto si di soldi ma a transitare in un campionato certamente non di prima linea, in realtà ciò è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. 

L'Arabia Saudita sta prendendo delle sembianze conosciute, quelle di un Europa 2.0 mettendo a segno trasferimenti su trasferimenti, accaparrandosi giocatori di grandi livello stipulandogli dei contratti a picco d'oro e ovviamente conquistando senza molte fatiche il consenso di giocatori e società che davanti a determinate offerte possono solo che accettare senza poter e voler replicare. 

Dal pallone d'oro Karim Benzema all'ultimo colpo momentaneo che prende il nome del sergente Milinkovic-Savic, insomma una spesa senza precedenti compiuta dagli arabi che dopo l'acquisto di Cristiano Ronaldo sentono di poter convincere qualsiasi giocatori. Non è tutto oro ciò che luccica perchè vi è comunque qualche talismano in questa bagarre di trasferimenti che fa muro e preferisce rimanere nel club di appartenenza( vedi Lukaku) ma vi è anche qualche nome altisonante che ha deciso di virare per nuove mete come Leo Messi che ha sposato la causa Inter Miami( USA) cedendo alla corte di un certo David Beckham. 

Insomma questo mercato che potremmo definire alquanto rocambolesco ci sta mostrando come oramai le bandiere dei club sono un lontano ricordo: i soldi sono sempre più incisivi, quasi come l'effetto che le sirene con il loro canto facevano verso i viaggiatori facendoli cedere a mani bassi, e i giocatori sempre più decisi nel voler abbandonare il calcio che conta per volersi spostare in campionati che sicuramente sono meno sotto i riflettori ma che senza dubbio hanno il fattore economico dalla loro parte. 
Ma allora stiamo davvero andando incontro ad un Europa 2.0? La strada tracciata sembra quella, il calciomercato entra sempre più nel vivo ma abbiamo ormai imparato a conoscere le due facce della medaglia: gli arabi che cacciano offerte che i club non possono minimamente avvicinare e dall'altra parte club che non potendo spendere cifre eccessive( Premier League a parte) sono costretti a lasciar partire i loro campioni pur di rinsavire le loro casse e poter agire nel tentativo di migliorare comunque la squadra. 

Il calciomercato è ancora aperto, ma i fattori sono ben delineati.