Il 14 giugno, quando la gara inaugurale del Mondiale di Russia 2018 (Russia-Arabia Saudita alle ore 17) darà il via alla competizione, nella cornice dello Stadio Luzhniki di Mosca, il nostro incubo diventerà realtà. Italia fuori dai Mondiali! Non succedeva da 60 anni, unica volta nel 1958. Quando gioca la Nazionale italiana di calcio avviene un momento di identificazione collettiva. Ed è giusto che sia così. La Nazionale è come la nostra bandiera, come il nostro inno, come le istituzioni della nostra Repubblica. Un Mondiale senza Italia sembrava qualcosa di impensabile fino a quel pareggio a reti bianche contro la Svezia.

La sconfitta di Stoccolma e il pareggio di Milano hanno privato la Coppa del Mondo di una storica protagonista, seconda nell'albo d'oro della competizione alle spalle del Brasile con 4 vittorie (a fronte delle 5 verdeoro). In passato però più di una Nazionale blasonata non ha preso parte ai Mondiali. Inutile nasconderlo, dal 14 giugno al 15 luglio 2018 risuonerà fortissimo il senso di vuoto del tifoso azzurro. I Mondiali saranno orfani degli azzurri, che hanno lasciato a loro volta orfani milioni di appassionati che già progettavano maxi schermi, grigliate, serata con gli amici per seguire Buffon e compagni. 

Ma la delusione non deve prevalere. Oggi comincia l'era Mancini sulla panchina azzurra, con la prima delle tre amichevoli in programma in una settimana. Il Kybunpark di San Gallo, in Svizzera, ospiterà la prima Nazionale del Mancio che affronterà l'Arabia Saudita, per poi lanciarsi nelle sfide di Nizza contro la Francia di Benzema, venerdì 1 giugno, e di Torino, il 4, contro la giovane Olanda.