E' passato ormai più di un mese dalla finale che ha consacrato la Francia come squadra più forte del Mondo. 
Certo non una sorpresa, bensì una conferma scritta per sempre nell’albo d’oro dei mondiali.
Altro discorso per la nemesi della Francia, Ladies and Gentlemen, la Croazia, eletta dalla maggioranza come sorpresa di questi campionanti del mondo dettati da cambiamenti gerarchici e tecnologici. Lo scettro, anzi gli scettri, lasciati da sua Maestà CR7 e Messi a giocatori che solo per elencarne alcuni ci vorrebbero ore. Per rendere l'idea più concreta uso il nome di Mbappé, un ragazzo che a soli 19 anni è diventato simbolo di una squadra intera e se dovessi scegliere una colonna sonora per darvi un idea del mondiale giocato userei “Remember my Name” di Fort Minor, una canzone che per questo ragazzo è quasi una biografia scritta con le note al posto delle parole.   

Ritornando al discorso tecnologia, in questa edizione targata Russia è stato introdotto la Var, in grado di correggere o meglio di guidare l’arbitro   in caso di eventuali situazioni di difficile interpretazione come falli in area e gol in fuorigioco. Il giudizio è stato estremamente positivo, la Var è venuta più volte in soccorso dell’arbitro cambiando spesso gli esiti degli incontri, anzi chissà se senza questo progresso tecnologico la Francia sarebbe stata ugualmente campione del Mondo?
Inoltre qualsiasi Mondiale consente alla nazione ospitante di mostrarsi al mondo nei i suoi abiti migliori scardinando pregiudizi e diversità, permettendoci di conoscere e capirne usi e costumi poco conosciuti, il tutto grazie ad un oggetto all'apparenza banale, ma intriso di storia e passione, il pallone!

Russia 2018 è stato il primo passo verso un futuro dettato sì dalla tecnologia, ma rispettoso della parola chiave che da sempre caratterizza il calcio, ma che il più delle volte si tende a dimenticare soprattutto in  tempi recenti, ovvero l'uguaglianza, guarda caso la vincitrice di questi mondiali è stata proprio una nazione formata da più culture unite da un filo invisibile, ma estremamente forte della passione per il Calcio.