Ormai ci siamo: l'ultima giornata delle principali competizioni calcistiche nazionali prima della sosta si è conclusa, e l'attenzione rivolta in questi mesi verso i maggiori campionati europei come Premier League, Serie A, Bundesliga, Liga Spagnola e Ligue 1 sta per lasciare spazio all'appuntamento calcistico più prestigioso e ambito a livello globale: il mondiale, che si giocherà in forma del tutto inedita durante il periodo autunnale/invernale, e non durante l'estate come accaduto negli scorsi decenni.

Ma quali sono le favorite principali alla vittoria finale?
Con la diramazione delle convocazioni e delle scelte da parte dei commissari tecnici delle squadre qualificate alla fase finale del campionato mondiale, è tempo di bilanci e analisi di quello che, tra poche settimane, ci accingeremo ad ammirare sui nostri teleschermi.
Andiamo quindi ad analizzare, rosa per rosa, le principali candidate per la vittoria finale.

FRANCIA
tra le favorite: impossibile non citare per prima la Francia, vincitrice dell'ultima edizione dei mondiali disputati in Russia e considerata dagli addetti ai lavori nuovamente come la più grande favorita, grazie a un potenziale offensivo clamoroso dotato di giocatori del calibro di Kylian Mbappe, Karim Benzema (fresco vincitore del pallone d'oro 2022 e reduce da una stagione 2021/2022 strabiliante con il Real Madrid) Christopher Nkunku e Ousmane Dembele.
Molto pesanti sono le assenze a centrocampo di Paul Pogba e N'golo Kanté, due dei principali artefici della vittoria in Russia del 2018, che saranno sostituti dalle nuove leve Madridiste Eduardo Camavinga e Aurelien Tchouamèni, oltre che "dall'italiano" Adrien Rabiot, centrocampista della Juventus, con la quale sta vivendo un periodo di forte rinascita. A questa grande potenzialità nei ruoli di centrocampo e attacco si aggiunge una grande solidità nel reparto difensivo, guidato dall'esplosività dei fratelli Lucas e Theo Hernandez, dall'esperienza di Raphael Varane e dalla completezza di Benjamin Pavard, altro grande protagonista della precedente edizione.
A difendere la porta francese sarà probabilmente Hugo Lloris, anche a causa della pesante assenza per infortunio di Mike Maignan, inizialmente considerato come favorito per una maglia da titolare.

BRASILE: altra grande candidata per la vittoria finale è la Selecão brasiliana, a caccia del riscatto dopo la precoce eliminazione con una sconfitta per 2-1 nei quarti di finale  contro il Belgio durante i precedenti mondiali in Russia del 2018, e soprattutto dopo la clamorosa umiliazione nella semifinale del 7 luglio 2014, disputata in Brasile stesso, dove con il roboante punteggio tennistico di 7-1 la Germania eliminò Neymar e compagni dalla competizione. Tuttavia quel giorno sembra essere molto lontano dato che il Brasile è considerato dagli addetti ai lavori come una delle maggiori potenze: l'impredivibilitá e l'inventiva di Neymar, Vinicius, Rodrigo e Antony, l'esperienza di Casemiro e Fabinho e la solidità di Marquinhos, Bremer e Thiago Silva (ai quali si aggiungono grandissimi portieri come Alisson ed Ederson) rappresentano un mix ideale e un bilanciamento perfetto tra fase offensiva e difensiva che raramente il Brasile ha conosciuto nel corso della sua storia, e che permettono alla Selecão di essere considerata una delle maggiori favorite ai nastri di partenza insieme alla Francia.

ARGENTINA: chiamato all'impresa nella sua ultima esperienza nel più grande palcoscenico calcistico a livello mondiale, è impossibile non citare (anche solo romanticamente) l'Argentina di Lionel Messi, in quanto la competizione in Qatar rappresenta per il fenomeno argentino la sua ultima possibilità per affermarsi come assoluto protagonista anche nel più grande appuntamento calcistico mondiale con la maglia della sua amata Albiceleste, dopo una serie di grandi delusioni (culminate con le sconfitta in finale del mondiale 2014 al Maracanà sotto gli occhi dei rivali brasiliani contro la Germania per 1-0, e con una doppia sconfitta in finale di Copa America ai rigori con il Cile nelle edizioni del 2015 e 2016), ma anche dopo un grande trionfo nell'ultima edizione della Copa America del 2021 proprio a discapito dei rivali brasiliani. Lionel Messi rappresenta sicuramente la punta di diamante della Selèccion, in una rosa che tuttavia è composta anche da altri giocatori del calibro degli "italiani" Angel Di Maria e Lautaro Martinez, i quali insieme compongono un tridente stellare, oltre al "romanista" Paulo Dybala.
Tuttavia, nonostante un attacco atomico, le carenze principali sono presenti in reparti cardine, come quello del centrocampo (nel quale spiccano "solamente" i nomi di Leandro Paredes e Rodrigo De Paul, i quali stanno vivendo una stagione difficile rispettivamente nella Juventus e nell'Atletico Madrid) e nella difesa (citiamo tra i principali difensori Lisandro Martinez e Cristian Romero), carenze in questi reparti che anche nelle manifestazioni precedenti dei mondiali sono state decisive e hanno impedito all'Argentina di affermarsi come vincitrice finale, e che anche in questo caso non permettono di considerare l'Albiceleste come assoluta favorita.

PORTOGALLO: non esiste lo Yin senza lo Yang... nonostante entrambi si trovino probabilmente nel periodo di tramonto delle loro leggendarie carriere, dopo aver citato l'Argentina di Messi, risulta davvero impossibile non menzionare il Portogallo di Cristiano Ronaldo, altro fuoriclasse del calcio mondiale che per oltre un decennio ha conteso con lo stesso Lionel Messi lo scettro di re indiscusso del panorama calcistico internazionale. In molti credono che l'attesa e la pressione nei confronti del fuoriclasse argentino sia maggiore per questo mondiale rispetto a quella che attende CR7, in quanto quest'ultimo è reduce da un'importantissima vittoria nel 2016 nell'europeo in Francia, considerata dallo stesso Cristiano Ronaldo come il trionfo più grande della sua carriera. Tuttavia il difficile ultimo periodo al Manchester United, unito al conflittuale rapporto con il coach olandese Erik Ten Hag, hanno generato non poche critiche, in alcuni casi anche esagerate, ad un fuoriclasse del calibro dell'asso di Madeira, con il prossimo mondiale che quindi potrebbe rappresentare per lui una grande occasione di riscatto. Quest'ultimo sarà accompagnato da un organico di tutto rispetto, forse ancora più bilanciato ed equilibrato rispetto a quello argentino, con la presenza di giocatori offensivi e spumeggianti del calibro di Rafael Leão, Bernardo Silva, Diogo Jota, Joao Felix e Bruno Fernandes, ma anche calciatori solidi e difensivi come Ruben Dias, Danilo Pereira e William Carvalho, oltre al funambolo João Cancelo.
In conclusione, il mondiale Qatar 2022 potrebbe rappresentare, come si augurano tutti gli appassionati, un ulteriore episodio della decennale rivalità sportiva tra i due fuoriclasse.

INGHILTERRA: reduce dalla cocente delusione di EURO 2020, culminata con la sconfitta in finale ai calci di rigore a Wembley di fronte al proprio pubblico proprio contro la nostra Italia, la nazionale guidata da Gareth Southgate è chiamata a reagire e a cercare di raggiungere quello che potrebbe diventare il secondo successo della propria storia in un campionato mondiale, una vittoria che manca dall'ormai lontanissimo 1966 contro la Germania dell'Ovest. Tuttavia negli ultimi giorni il clima intorno ai "Tre Leoni" si è mostrato rovente, soprattutto a causa della diramazione della lista dei convocati del commissario tecnico Southgate, il quale ha deciso di far affidamento esclusivamente a giocatori provenienti dalla Premier League ( con l'unica eccezione rappresentata dal giovanissimo e fortissimo Jude Bellingham, calciatore in forza al Borussia Dortmund); lista caratterizzata da esclusioni eccellenti in difesa come quelle del milanista Fikayo Tomori e del Romanista Chris Smalling, a discapito della discussa convocazione di Harry Maguire,il quale affiancherà l'esperto John Stones. Tuttavia la vera forza della nazionale inglese inglese è rappresentata dai reparti offensivi, in particolar modo centrocampo e attacco nei quali spiccano nomi di stelle assolute del calibro di Phil Foden, Mason Mount, il già citato Jude Bellingham, il funambolo Raheem Sterling e l'ormai veterano Harry Kane, nomi che rendono l'Inghilterra anche in questa competizione una delle favorite alla vittoria finale.

SPAGNA: ormai lontana dalle clamorose vette toccate negli anni 2008, 2010 e 2012 culminate con le vittorie consecutive di due europei e un mondiale, la Spagna di Luis Enrique parte probabilmente leggermente indietro ai nastri di partenza rispetto a grandi potenze come Brasile, Francia e Inghilterra, ma è anche in questo caso molto difficile non citarla tra le varie candidate alla vittoria, grazie soprattutto a un sistema di gioco che da ormai decenni è insito nel DNA delle furie rosse, basato sul possesso palla e sull'ormai famosissimo tiki taka, sistema che ha messo in forte crisi in tempi recenti anche l'Italia di Roberto Mancini durante la semifinale di EURO 2020.
Uno dei pregi della nazionale spagnola è sicuramente un grande bilanciamento tra esperienza e nuove leve, con la presenza di veri e propri veterani del calibro di Sergio Busquets, Jordi Alba, Cèsar Azpilicueta e Daniel Carvajal (tra i giocatori più esperti illustre e clamorosa è l'assenza di Sergio Ramos), controbilanciati da calciatori giovani che donano nuova linfa e nuove motivazioni ed energia come i centrocampisti Pedri e Gavi, il difensore centrale Pau Torres e gli attaccanti Ansu Fati e Ferran Torres, oltre all'ormai esperto Alvaro Morata.

GERMANIA: ultima nazionale che analizzeremo tra le principali favorite alla vittoria finale è la Germania, la quale sta vivendo un momento storico molto simile a quello vissuto dalla Spagna.
Lontana dai fasti del mondiale 2014, la nazionale guidata da Hans Flick si trova in una fase di rifondazione e transizione nella quale è difficile considerarla come principale favorita alla vittoria finale, ma merita sicuramente forte attenzione in quanto potrebbe rappresentare una delle più grandi mine vaganti del torneo, in quanto dotata di grandi potenzialità soprattutto dal punto di vista offensivo. Spiccano infatti nomi illustri come quello di Leroy Sanè (protagonista di una prima parte di stagione molto valida ed importante con il Bayern Monaco), il veterano Thomas Müller e il giovanissimo e super talentuoso Jamal Musiala. Tuttavia la grande pecca della rosa tedesca è rappresentata dall'assenza del classico numero 9, una punta come ad esempio in passato fu Miroslav Klose in grado di garantire un certo numero di gol nella competizione. Nonostante questo grande difetto , i ruoli come centrocampo e difesa sono composti da nomi validissimi come quelli di Joshua Kimmich, Leon Goretzka , Ilkay Gündogan, Niklas Süle e Antonio Rüdiger.

POSSIBILI SORPRESE: oltre alle nazionali citate come principali favorite, non bisogna commettere l'errore di sottovalutare rose che partono indietro ai nastri di partenza, ma che alla fine del torneo potrebbero rivelarsi come grandi sorprese: tra queste citiamo il Belgio di Kevin De Bruyne, Romelu Lukaku ed Eden Hazard, l'Olanda del commissario tecnico Louis Van Gaal e di Memphis Depay e Virgil Van Dijk e infine la Danimarca di Christian Eriksen e Simon Kjaer, semifinalista di EURO 2020. Queste squadre sicuramente contribuiranno ad arricchire e ad aumentare lo spettacolo di un palcoscenico calcistico di portata così grande, il quale avrà il compito di accompagnarci nel prossimo mese e soprattutto distrarci dalla cocente delusione dell'eliminazione della nostra nazionale.

E secondo voi, chi sarà il vincitore di Qatar 2022? Tra poco più di un mese lo scopriremo; ora non resta che allacciarci le cinture e goderci lo spettacolo (almeno dal punto di vista calcistico, escludendo le vicende controverse relative alla scelta della "location" del suddetto mondiale) che i grandi campioni e le grandi nazionali citate in precedenza ci riserveranno.