Finalmente domani inizia il Mondiale e si potrà tornare a parlare di campo. L'Italia è in vacanza, ma per gli appassionati niente paura: potremo gustarci molte sfide interessanti, con una suggestione: la profezia dice che quando in un Mondiale c'è l'assenza dell'Italia vince l'Uruguay e viceversa.

I media nostrani sicuramente sposteranno l'interesse su fantasmagorici affari di mercato che prontamente non si verificheranno, oppure alla ricerca del misterioso socio di mister Li che a mio modesto parere si paleserà solo quando lo stesso Mister Li gli cederà la maggioranza, e da appassionato di calcio spero che avvenga il prima possibile, dato che i misteri che la figura che il broker asiatico si porta dietro non fanno bene né al Milan né al calcio italiano, come testimoniano gli atteggiamenti della Uefa.

Dobbiamo metterci in testa che il calcio italiano tornerà competitivo solo quando le milanesi saranno competitive. Antonello, amministratore delegato dell'Inter, ha detto che per creare una squadra competitiva in Italia e in Europa ci vorranno almeno due anni; la politica cinese garantisce una crescita lenta, ma costante e sostenibile. Per i rossoneri bisognerà capire chi, a cifre più verosimili (400-500 milioni), abbia la voglia di garantire un progetto serio, ma a questa cifra sicuramente soggetti interessati ce ne sono.