L'attesa è finita: l'appuntamento calcistico internazionale più importante è ormai iniziato, e l'attenzione di tutti gli appassionati di calcio è rivolta verso il Qatar e le 32 nazionali coinvolte nella competizione, svolta in un periodo dell'anno del tutto inedito in quanto non è mai accaduto in tutta la storia del calcio che il mondiale venisse disputato nel periodo autunnale/invernale, a cavallo tra novembre e dicembre.

Questa situazione ha creato uno scenario totalmente insolito nei campionati nazionali, per ovvi motivi costretti all'interruzione a causa dell'enorme quantitativo di giocatori coinvolti nella competizione mondiale, in una fase della stagione nevralgica nella quale generalmente le squadre di club aumentano i propri ritmi ed acquisiscono una migliore condizione fisica e maggiori continuità di rendimento e partite disputate. Solamente lo scenario legato alla pausa forzata dei campionati per la stagione 2019/2020 dovuta allo scoppio della pandemia e dell'emergenza COVID 19, che ha portato all'interruzione delle competizioni calcistiche per tre mesi, può essere una situazione paragonabile a quella che i club calcistici stanno vivendo al momento, anche se allo stesso tempo sotto molti aspetti si tratta di due circostanze diametralmente opposte dato che se a causa della pandemia tutte le competizioni calcistiche sono state interrotte, in questo caso un alto numero di calciatori continuerà a disputare un elevato numero di partite e a grandissimi ritmi ed intensità ,trattandosi di una competizione così prestigiosa e ambita.
Spezzare il periodo di continuità dei campionati crea una situazione singolare, le cui conseguenze sono al momento ignote e che potrebbe portare alla ripresa a uno scenario completamente diverso rispetto a quello che ha caratterizzato il campionato italiano (verso il quale ci concentreremo in questo articolo) fino al momento dell'interruzione. La pausa per il mondiale potrebbe infatti rappresentare una variabile strategica fondamentale che andrebbe a stravolgere la classifica e a creare una situazione a fine stagione totalmente ribaltata.

Quali sono le squadre che potrebbero trarne maggiore giovamento? Quali potrebbero essere invece quelle maggiormente penalizzate? Andiamo ad osservare le situazioni dei vari team nel dettaglio, concentrandoci in particolar modo sulle rose classificate nelle prime 7 posizioni, considerando diverse variabili come il numero di calciatori convocati per squadra dalle nazionali e il periodo di forma trascorso dai vari team fino al momento dell'interruzione, analizzando quelli che potrebbero essere i principali effetti della pausa mondiale per queste squadre alla ripresa del campionato.
ROMA - La prima squadra da analizzare è la Roma, che al momento della pausa per il mondiale occupa il settimo posto in classifica con 27 punti ma a sole tre lunghezze dalla Lazio quarta classificata e quindi in zona qualificazione alla Champions League, obiettivo stagionale dei giallorossi. La prima variabile da considerare è quella relativa al numero e alla tipologia di giocatori convocati dalle nazionali, dove nel caso della Roma troviamo "solamente" quattro calciatori ovvero Paulo Dybala convocato dall'Argentina, Rui Patricio dal Portogallo, Matías Vina dall'Uruguay e Nicola Zalewski dalla Polonia; se da un lato troviamo tre titolari su quattro(Zalewski,Dybala e Rui Patricio), dall'altro il numero di convocati è piuttosto basso, e quindi la maggior parte del gruppo potrà recuperare le forze in questa fase di pausa.
Inoltre, un altro importante aspetto da considerare è il periodo di forma attraversato dalla Roma al momento dell'interruzione, fase della stagione che ha visto i giallorossi conquistare solamente 2 punti rispetto ai 9 disponibili nelle ultime tre partite, nelle quali la Roma ha anche subito la pesante sconfitta per 0-1 contro i rivali di sempre della Lazio nel Derby della capitale. Analizzata in quest'ottica, la pausa mondiale potrebbe avere effetti per lo più positivi, in quanto potrebbe rappresentare un'occasione ghiotta per la banda di Mourinho per recuperare le forze( almeno per i giocatori non partecipanti al mondiale) e soprattutto per riorganizzare le idee, in particolar modo dal punto di vista offensivo in quanto la Roma ha siglato solamente 18 reti in 27 partite, troppo poco per una squadra che punta al quarto posto in campionato.

ATALANTA - Appollaiata a pari merito con la Roma con 27 punti in campionato troviamo "La Dea" di Giampiero Gasperini, la quale conta un numero di convocati al mondiale identico a quello dei capitolini, quattro, cifra che rappresenta un primato in quanto mai nella storia erano stati convocati così tanti giocatori dell'Atalanta (nelle precedenti edizioni si era arrivati massimo a due) tra i quali citiamo i centrocampisti Teun Koopmeiners e Marten De Roon convocati dall'Olanda, il croato Mario Pasalic e il danese Joakim Maelhe. 
Il discorso da compiere per quanto riguarda l'Atalanta è molto simile a quello svolto in precedenza per la Roma, in quanto oltre all'identico numero di giocatori convocati, similare a quello della Roma è anche il periodo di forma negativo vissuto dalla "Dea" in questa fase della stagione, se possibile anche peggiore dato che nelle ultime quattro giornate di Serie A l'Atalanta ha collezionato una sola vittoria e ben tre sconfitte consecutive arrivate con Napoli, Lecce ed Inter. In quest'ottica anche per i Bergamaschi la pausa potrebbe rappresentare una grande opportunità di recupero di energie, sia fisiche che mentali.

INTER - Molto diversa è invece la situazione per l'Inter di Simone Inzaghi, che dopo un inizio di stagione disastroso ha vissuto un periodo di vera e propria rinascita caratterizzato da sei vittorie nelle ultime sette partite e soprattutto da una crescente condizione fisica e una maggiore sicurezza mentale, riuscendo a raggiungere quota trenta punti in classifica e agganciando al quarto posto in zona Champions la Lazio, a sole tre lunghezze dal Milan. Analizzata in questa prospettiva la pausa per l'Inter potrebbe portare più svantaggi che vantaggi, in quanto va ad interrompere un periodo di ripresa che probabilmente avrebbe avuto bisogno di maggiore continuità. Altro aspetto da considerare è il numero di convocati, piuttosto alto in quanto sono ben sei e praticamente tutti titolari: Marcelo Brozovic dalla Croazia, Denzel Dumfries e Stefan De Vrij dall'Olanda, Lautaro Martinez dall'Argentina, Romelu Lukaku dal Belgio, André Onana dal Camerun (inizialmente anche Joaquin Correa era stato convocato dall'Argentina ma è stato costretto ad abbandonare il gruppo della Selèccion per infortunio).
Tuttavia, se finora abbiamo elencato solo aspetti negativi, un elemento positivo potrebbe essere rappresentato dal possibile totale recupero di Romelu Lukaku, giocatore chiave per l'Inter ma costretto ai box praticamente per tutta la prima parte di stagione. Il belga farà parte della spedizione in Qatar dei "Belgian Red Devils" e il suo utilizzo nella competizione mondiale potrebbe rappresentare un'importante occasione di recupero della condizione fisica, con un impiego inizialmente graduale per evitare ricadute e poi sempre più intensivo in gare dagli alti ritmi e non in semplici allenamenti, che potrebbero permettere al bomber di Inzaghi di tornare in buone condizioni alla ripresa del campionato.

LAZIO - Al quarto posto in classifica e con 30 punti( gli stessi dell'Inter) troviamo i biancocelesti di Maurizio Sarri , protagonisti di una grande prima parte di stagione che li vede in piena corsa per il raggiungimento del principale obiettivo stagionale, ovvero la qualificazione alla Champions League. L'andamento della Lazio nelle ultime quattro partite è stato piuttosto altalenante in quanto contiamo due vittorie e due sconfitte, da sottolineare in particolar modo l'ultima roboante sconfitta per 3-0 all'Allianz Stadium contro la Juventus; inoltre tra le fila degli uomini di Sarri contiamo solamente due convocati al mondiale, ovvero il fortissimo centrocampista serbo Sergej Milinkovic Savic e l'uruguaiano Matias Vecino.
La "tranquilla" situazione dei biancocelesti legata all'ottima posizione in classifica e quindi l'assenza di una necessità di rincorsa nei confronti delle rivali, e soprattutto il basso numero di convocati, si potrebbero tradurre in una situazione di vantaggio per quanto riguarda la pausa del mondiale nei confronti della Lazio, che in questo mese e mezzo ha tutto il tempo di recuperare le energie in quanto gran parte del gruppo è a riposo e soprattutto di reintegrare tra gli undici titolari con tutta calma il proprio bomber Ciro Immobile, assente nelle ultime uscite per infortunio.

JUVENTUS - Situazione diametralmente opposta a quella della Lazio e soprattutto a quella di Roma e Atalanta analizzate in precedenza, e molto più vicina alla situazione dell'Inter è quella della Juventus di Massimiliano Allegri, probabilmente la seconda squadra più in forma del campionato (seconda solo al Napoli) al momento dell'interruzione, capace di ottenere sei vittorie di fila e subire solamente 7 gol in 15 partite, difesa di ferro rispetto ad esempio a quella dell'Inter che ha subito ben 22 reti, dalla quale però c'è solamente una lunghezza di distanza (31 punti in classifica per la Juventus, 30 per l'Inter). Tuttavia l'interruzione per il mondiale avviene probabilmente nel periodo peggiore per la "Vecchia Signora", un periodo di rinascita che avrebbe meritato totale continuità. Inoltre tra le fila dei bianconeri troviamo un numero altissimo di convocati, ben 11: Alex Sandro, Bremer e Danilo con il Brasile, Filip Kostic e Dusan Vlahovic con la Serbia, Adrien Rabiot con la Francia, Sczesny e Milik con la Polonia, Weston Mckennie con gli Stati Uniti d'America e infine Angel Di Maria e Leandro Paredes con l'Argentina.
La Juventus è infatti la squadra di serie A che conta il maggior numero di convocati e soprattutto si tratta quasi interamente di giocatori titolari e indispensabili per la "Vecchia Signora", che presenta quindi un alto rischio di ritrovare gli stessi calciatori decisamente affaticati al termine del mondiale, soprattutto considerato il fatto che escludendo la Serbia e gli USA , la maggior parte dei convocati juventini militano in nazionali come Francia Argentina e Brasile che potenzialmente potrebbero arrivare in fondo alla competizione e quindi disputare un numero di partite maggiori.

MILAN - Al secondo posto in classifica con 33 punti troviamo il Milan di Stefano Pioli, reduce da una vittoria in extremis per 2-1 contro la Fiorentina , che un po' testimonia e riassume l'ultimo periodo vissuto dai rossoneri, fase nella quale da un lato "Il Diavolo" non si è mai arreso e ha cercato con tutti i mezzi a disposizione di raggiungere i massimi risultati, ma allo stesso tempo ha dimostrato stanchezza sia fisica che mentale, generando un rallentamento nella corsa al ventesimo scudetto e al secondo consecutivo dopo quello conquistato la scorsa stagione, dato che nelle ultime quattro partite il Milan ha vinto due scontri in casa al 90esimo con Fiorentina e Spezia, ha pareggiato 0-0 con la Cremonese e subito una sconfitta per 2-1 con il Torino. In quest'ottica la pausa arriva nel momento ideale per i rossoneri per riorganizzare le idee e riacquistare energie. I convocati al mondiale tra le fila dei rossoneri sono ben 7: troviamo i francesi Theo Hernandez e Olivier Giroud, il portoghese Rafael Leão, il danese Simon Kjaer, Dest convocato con gli Stati Uniti, Ballo Tourè con il Senegal e infine Charles De Ketelaere con il Belgio; un numero all'apparenza molto alto, ma bisogna considerare che gli effettivi titolari convocati sono solamente tre, ovvero Olivier Giroud( che probabilmente si troverà costretto a giocare da titolare il mondiale con la Francia a causa dell'infortunio di Karim Benzema), Theo Hernendez e Rafael Leão;  questa situazione potrebbe rivelarsi positiva per il Milan in quanto giocatori meritevoli come ad esempio Pierre Kalulu o Fikayo Tomori non sono stati convocati dalle rispettive nazionali e quindi avranno tutto il tempo per recuperare forze ed energie.

NAPOLI - Ultima squadra da analizzare è il Napoli di Luciano Spalletti, i cui convocati al mondiale sono cinque ovvero Kim con la Corea del Sud, Zambo Anguissa con il Camerun, Hirving Lozano con il Messico, Piotr Zielinski con la Polonia e infine Mathias Olivera con l'Uruguay, e verso la quale c'è ben poco da dire: finora possiamo considerare i "Partenopei" come a mani basse la squadra più forte del campionato e principale favorita alla vittoria finale : primo posto in classifica a 41 punti con un vantaggio di +8 dal Milan secondo, miglior attacco con 37 gol fatti e terza miglior difesa con 12 reti subite e 11 vittorie nelle ultime 11 giornate. Un ruolino di marcia impressionante che raramente il Napoli ha conosciuto nella sua storia. La domanda che tutti i tifosi napoletani e appassionati di calcio si stanno chiedendo al momento è: "Quanto influirà la pausa per le nazionali sul momento di forma della squadra?" Molto difficile dare una risposta precisa; potrebbe rappresentare un'arma a doppio taglio in quanto da un lato permetterebbe alla maggior parte degli uomini di Spalletti di godere di un meritato riposo per poi ripartire con tutte le forze recuperate alla ripresa del campionato, dato che alcuni giocatori chiave come Khvicha Kvaratskhelia e Victor Osihmen non giocheranno il mondiale con le proprie nazionali, e anzi questa pausa potrebbe rappresentare una grande occasione per il giovane fenomeno georgiano per recuperare al massimo la condizione dopo l'infortunio che lo ha costretto ai box nelle ultime giornate.
Tuttavia, dall'altro punto di vista, la pausa potrebbe spezzare l'incredibile continuità di risultati e forma conosciuta dal Napoli e quindi rovesciare le sorti del campionato alla ripresa.

L'affascinante e allo stesso tempo crudele mondo del calcio ha proposto una nuova sfida da affrontare a calciatori, allenatori e squadre di club. Ora la domanda principale è: chi la spunterà? Quali saranno le squadre favorite e quali sfavorite dalla pausa? Chi sarà più forte anche di questo ulteriore ostacolo?
Lo scopriremo nelle prossime puntate; quel che possiamo fare ora è continuare a speculare e discutere, nella speranza che, per una maggiore regolarità del campionato, questa pausa arrecherà meno danni possibili ai rispettivi club.