Il mercato della Roma è partito a mille, con già 9 acquisti prima della fine di giugno. Tutti i tifosi sono entusiasti per l'arrivo di giovani talentuosi e di giocatori che porteranno qualità ed esperienza, nonostante la partenza di Nainggolan. Ma c'è un lato negativo in tutta questa baraonda di arrivi: non è che c'è troppa presenza tra gli esterni d'attacco? 

È vero che non ci sono ancora state cessioni in questi ruoli, ma anche se dovesse andarsene uno tra Perotti ed El Shaarawy, Monchi starebbe già cercando un sostituto. Per ora la Roma ha tre giocatori a sinistra (Perotti, El Shaarawy e Kluivert) e due a destra (Under e Florenzi, se dovesse decidere di rinnovare). Come ho detto prima, il ds giallorosso ha fatto capire che l'intenzione è quella di cedere uno tra El Shaarawy e Perotti (con una preferenza a trattenere il primo) per puntare ad alzare la qualità della rosa trovando un sostituto (principali indiziati Mertens e Forsberg). Il piano per la fascia destra, invece, prevede l'acquisto di Berardi, desiderio di Di Francesco già dall'anno scorso. Ovviamente calcolo anche le cessioni di Defrel e Gerson, che in questa stagione sono stati utilizzati anche nel ruolo di esterni ma che non hanno portato grandi prestazioni. Se si dovessero verificare queste situazioni, compreso il rinnovo di Florenzi, la Roma si ritroverebbe con sei esterni d'attacco, tre per fascia. 

Così sarà difficile soddisfare tutti in chiave di minutaggio. È vero che, in questo modo, Di Francesco sarà coperto in caso di infortuni o squalifiche varie, ma comunque è un eccedenza che può portare degli svantaggi soprattutto nello spogliatoio. Bisognerà vedere come si comporteranno Monchi e l'allenatore, che dovranno trovare una soluzione tattica se vorranno seguire questa strategia di mercato. 

Di sicuro i tifosi si fidano sia del ds che del tecnico, visto il grandea lavoro compiuto l'anno scorso da entrambi. Vedremo cosa accadrà in queste settimane.