Stasera si gioca Juve-Sampdoria, si avrà lo Stadium lucido e caloroso tutto inneggiante alle prodezze dei bianconeri, un agonismo figlio del secondo capitombolo milanese e la consapevolezza di voler arrivare in salute allo scontro chiave contro il Napoli. Caccia alla formazione titolare, ecco la scoperta: 3-5-2. Gli interpreti, bene o male, sono sempre gli stessi. Perché? Passi il fatto che nessun top club europeo gioca con un sistema di gioco simile. Dopo una campagna acquisti focalizzata sul rafforzamento dell'attacco perché non utilizzare i giocatori per quello che sono portati a fare? Attaccare. Si vedono Dybala e Higuain lasciare spesso le loro posizioni e superare bene e volentieri la metà campo per prendere il pallone, azione sì generosa ma dispendiosa di energie. Allegri non ne vuole sapere; l'abbiamo capito tutti, se ci vuole un cambiamento di modulo dev'essere graduale. Si, ma come lo si sperimenta se neanche con la Sampdoria in casa ci si discosta di una virgola dal 3-5-2 ? Il ritorno di Marchisio permetterebbe di spostare Pjanic sulla trequarti, Cuadrado e Sandro ai lati e Higuain davanti, formerebbero un quartetto d'attacco da paura. Sembra che questa fittizia formazione rappresenti meno di una possibilità per il mister, non la prende nemmeno in considerazione. Pur ricordando l'assenza di Dybala, quella di Pjaca e non valutando l'inserimento a gara in corso di Kean (già, il Milan li schiera i minorenni, noi no..), quel quartetto sarebbe comunque devastante, nonché, un ottimo banco di prova. Paura di causare dispersione nell'equilibrio creato e radicato da diversi anni; ma qual è il compito dell'allenatore se non sfruttare e plasmare le risorse che ha a disposizione? Persino Mandzukic rinascerebbe con il 4-2-3-1, non a caso i gol gli venivano a grappoli a Monaco. Basti pensare a cosa potrebbe fare Higuain. Caro mister, la prudenza è ben accetta, la calma anche; ma è opinione diffusa ormai che, se il 3-5-2 era l'arma che ci permetteva di supplire alla qualità dei nostri interpreti, ora di certo la qualità non manca. Le partite precedenti (escludendo quella con l'Inter) non sono emerse per l'assenza di solidità difensiva, ma per la concretezza dell'attacco, fin troppe volte ridotta ai lampi di un solo interprete: Gonzalo Higuain. Un cambio di rotta sarebbe perfetto ora, che si gioca in casa, contro una squadra non irresistibile, se poi dovesse volgersi male, beh, ci penserà lo Stadium.