L'occasione gettata al vento contro il Cagliari, domenica sera, è ancora fin troppa dolorosa, ma piangersi addosso è inutile o peggio dannoso. Il Milan è ancora padrone del proprio destino. Sicuramente vincere a Bergamo non sarà cosa semplice, ma bisogna guardare avanti, sapendo affrontare ogni difficoltà.

Come sapete benissimo, sono molti i tifosi milanisti che attribuiscono a Mister Pioli le maggiori responsabilità per una qualificazione Champion non ancora raggiunta. Personalmente non le condivido, o almeno ritengo più grave l'operato di altri componenti societari e se la mia opinione può apparire non particolarmente importante, chiamo in causa il grande Arrigo Sacchi che ha affermato quanto serva pazienza per raggiungere gli obiettivi e il Milan sia la quinta Società per investimenti".
La Proprietà doveva colmare quelle lacune fin troppo evidenti a dicembre. Invece ha preferito non autorizzare investimenti per quell'attaccante che avrebbe potuto garantire una qualificazione, meno complessa, tenendo i cordoni della borsa, ben stretti e chiusi, privilegiando il bilancio, ma penalizzando la classifica. Se Mandzutic è stato uno sbaglio, che viene attribuito all'area tecnica, non si può dimenticare che la stessa ha dovuto arrangiarsi con il poco a disposizione, prendendosi un rischio, poi rilevatosi sbagliatissimo. Se Ibra era stato l'innesto perfetto in una squadra fin troppo giovane, garantendo un rendimento superiore ad ogni più rosea aspettativa, lo stesso non si può dire per l'attaccante croato, ormai troppo logoro nel fisico e impossibilitato a dare quell'aiuto che anche lui credeva possibile. Luka Jovic, attaccante serbo di 23 anni, di proprietà del Real Madrid che lo ha dato in prestito all'Entracht Francoforte, proprio nel mercato invernale, era certamente costoso, specialmente nell'ingaggio, ma il suo valore e il costo, che oggi si aggira sui 25 Milioni, non era certo un rischio, quanto piuttosto un'investimento. Resto convinto che con i suoi gol il rendimento casalingo sarebbe certamente migliorato. Ma sono discorsi che non valgono nulla, al pari delle critiche all'allenatore e specialmente non aggiungono quei punti in classifica che oggi servirebbero.

Concentriamoci quindi solo sulla partita di domenica sera. Come in occasione del confronto contro la Juventus espongo quale sarebbe la mia scelta tattica, non certo per vestire i panni dell'allenatore, ma per pura scaramanzia, visto che il precedente ha avuto esiti positivi. L'Atalanta vista ieri sera ha giocato due tempi completamente diversi. Straripante nel primo, stanca e senza idee nel secondo, non riuscendo a fare un tiro in porta e perdendo la partita 2 a 1. Gasperini ci sperava e non alzare la Coppa conferma il fatto che per quanto si possa essere bravi, se non si vincono le competizioni, in bacheca non resta nulla. Doveva essere la serata giusta per raccogliere quanto seminato in questi anni e certamente la sconfitta lascerà amareggiati tifosi e simpatizzanti.
Sarà un vantaggio o uno svantaggio, in previsione del confronto con il Milan? Difficile dare la risposta, anche se il calo fisico del secondo tempo dei bergamaschi è stato troppo evidente e non può passare inosservato. La grande prestazione della Juve, schierata da Pirlo con un 4-4-2,  obligerà Mister Pioli a scegliere se affidarsi al modulo adottato per tutta la stagione, oppure cambiarlo. Qualsiasi sia la scelta, sarà il risultato finale a sancire se sarà stato quello giusto.                 

L'ultimo successo del Milan a Bergamo è datato 16 febbraio 2019. La formazione rossonera guidata da Gennaro Gattuso era scesa in campo con il solito modulo, il 4-3-3, con questi giocatori : Gigio Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bakayoko, Paquetà (42' st Laxalt); Suso (32' st Castillejo), Piatek (23' st Cutrone), Calhanoglu. In svantaggio a metà primo tempo, la doppietta di Piatek e il gol di Paquetà portava alla vittoria per 3 a 1. Più del modulo sarà determinante correre tanto, giocare con concentrazione e lottare su ogni pallone, come fosse quello decisivo. Molto dipenderà anche dalle scelte di Mister Gasperini, se sceglierà di affidarsi a dei cambi. Ieri Pirlo, "l'aspirante allenatore", gli è stato superiore, smentendo ogni pronostico.                             

Mister Pioli, ci faccia, si faccia questo splendido regalo, vincere a Bergamo è molto importante e lei lo sa benissimo. Metta in campo chi ha voglia di vincere, prima nel cuore e nel cervello e poi nelle gambe. Personalmente Calhanoglu, che mi piace, lo lascerei fuori, non è presente e immaginarmelo che perde la sua solita palla a centrocampo mi fa già venire i brividi. Idem per "Chi l'ha visto, Leao".

23 Maggio, una data che ci porta a splendide vittorie, ecco Mister Pioli, mi consenta, CI FACCIA VINCERE e saliranno tutti sul quel carro che si chiama CHAMPIONS.
FORZA MILAN.