La presa della Bastiglia, la vecchia prigione di Stato simbolo del potere dell'Ancien Regime, fu l'evento storico culminante della Rivoluzione Francese e venne conquistata dagli insorti martedì 14 Luglio 1789 a Parigi. L'ondata rivoluzionaria partita dalla Francia coinvolse anche altri paesi europei, tanto che la Rivoluzione Francese è ancora oggi considerata l'emblema della libertà e dell'indipendenza popolare. La riconquista della Champions League, figlia della vecchia Coppa dei Campioni, fu l'evento storico calcistico più saliente del potere sfuggito di mano nel 2005 ad Istanbul per opera del Liverpool, ma rivendicato due anni dopo ad Atene contro il medesimo nemico, e dovuto all'insurrezione degli insorti Rossoneri che andarono a segno con due perle di Pippo Inzaghi alzando così al cielo la loro 7ma Champions League.                      

Correva il 23 Maggio 2007. L'ondata rivoluzionaria partita dall'Italia sponda Milan, sotto la gestione Berlusconiana, alla fine del secolo scorso coinvolse anche altri paesi europei come Spagna, Germania ed Inghilterra che si spartirono l'aggiudicazione della Champions nei 14 anni successivi all'ultima vittoria Rossonera. Farà eccezione per l'Italia la conquista della Coppa ad opera dell'Inter nel 2010, poi per i nostri colori nazionali seguiranno 11 anni di buio totale. Ben sei transalpini risultano nella rosa del Milan all'inizio dell'attuale stagione Mike Maignan, ruolo portiere, classe '95.  Theo Hernandez, ruolo terzino sinistro, classe '97.  Fode' Ballo' Toure', ruolo terzino sinistro, classe '97.  Pierre Kalulu,  ruolo terzino destro, classe '00. Ismaele Bennacer,  ruolo mediano, classe '97. Olivier Giroud,  ruolo punta centrale, classe '86.                              
Un così alto numero di giocatori non italiani ma provenienti dalla stessa nazione non aveva mai giocato insieme nei 122 anni di storia Rossonera. E se oggi quei sei transalpini paragonabili ai Giacobini comandati da Olivier Giroud nelle vesti di Maximilian Robespierre, detto "L'incorruttibile", da Mike Maignan nelle vesti del Presidente del Comitato di Salute Pubblica George Jacques Danton ed infine Theo Hernandez nell'impersonificazione de "L'amico del Popolo" Jean Paul Marat si rimaterializzassero saldamente uniti nell'assalto alla Champions con tre secoli di ritardo come fu per la conquista della Bastiglia, allora simbolo di potere, che oggi luccica con i suoi orecchioni nella trasfigurazione della Grande Coppa da 3 lustri esatti mancante nelle sfavillanti e stracariche vetrine di Via Aldo Rossi, anch'essa ad oggi è pur sempre un simbolo di potere, non politico, ma ugualmente di grande spessore ed egemonia del mondo de calcio, rappresentante, secondo talune fonti statistiche relative al 2019, il 12% del PIL nazionale, ed il popolo dei tifosi del Diavolo tornerebbe a toccare il cielo con un dito... cantando a squarciagola... Milan!! ..Milan!!!...in luogo di.. Marchons!!... Marchons!!!... e dunque carissimo nostro grande ...vecchio Milan!!.....
Renato Carosone nel 1957 (l'anno del tuo sesto scudetto) scrisse una canzone di gran successo che, vista la moltitudine di calciatori francesi in squadra... riecheggerebbe... tra docce e spogliatoio di Milanello con questo simpatico refrain...
Pigliate na pastiglia/ pigliate na pastiglia, siente a me! Pe' mme fa' sentì/ come un gran pascià/ e mm'inebria il cuor!

Un abbraccio                       
Massimo 48