Il Napoli di Mazzarri, la Roma di Garcia, il Napoli di Sarri e la prima Inter di Conte. Queste sono le squadre che hanno provato a scucire dal petto della Juventus il tricolore tanto ambito ma puntualmente tutte hanno fallito. 9 anni di dominio incontrastato, troppo più forte il potere economico, l'organizzazione capillare e la progettualità a 360° di Madama. Tevez, Pogba, Vidal, De Ligt per finire al colpo del secolo CR7, la Juve in questa decade ha fatto incetta di campioni, ha creato il gioiellino dello JUVENTUS STADIUM e per questione di dettagli non ha conquistato quella Champions League solo sfiorata nel 2015 e nel 2017. Solo Sarri e il suo favoloso Napoli hanno seriamente rischiato di detronizzare i bianconeri, salvo poi suicidarsi nella famosa partita di Firenze alla terz'ultima giornata. Prima ci provò Rudi Garcia con la Roma ma abdico' praticamente subito, in quello scontro diretto di inizio novembre per l'esattezza, "la partita delle polemiche", decisa da un eurogol di Bonucci (irregolare) e una serie di decisioni che ammazzarono il campionato presto. E le milanesi? Cosa hanno fatto in questi 9 anni le rivali storiche delle zebre? Disastri di tutti i tipi! Il Milan va incontro alla volontà di Berlusconi di non voler investire più, il club viene ceduto ad un cinese sconosciuto di nome ​YONGHONG LI​​​​​​ che promette mari e monti tant'è che si presenta con un mercato faraonico da 250 milioni ma presto il progetto si dimostrerà inconsistente. Non solo il Milan sprofonda in classifica (questo lo faceva da anni) ma grazie a questa gestione scellerata, i debiti e il passivo di bilancio abbondano, un club alla deriva in pratica. All'Inter è andata leggermente meglio ma non di tanto: i neroazzurri post triplete sono incapaci di ricostruire un ciclo vincente, le figuracce sportive si sprecano e Moratti come Berlusconi decide di disfarsi del club meneghino a vantaggio di Thohir. Anche in questo caso ci sono ingenti investimenti ma i risultati sono orribili. La luce (apparente) arriva nel 2016 quando il potentissimo colosso cinese "Suning" rileva il club neroazzurro. Le ambizioni scudetto ci sono, in panchina si punta su Spalletti che per 2 anni di fila riporta l'Inter in Champions dopo 7 anni di assenza. Grande risultato ma non basta: gli Zhang vogliono lo step successivo che si chiama SCUDETTO! Licenziano Spalletti e coronano il sogno di affidare la panchina a chi la Juve l'ha resa grande: ANTONIO CONTE! Con un contratto principesco da 12 milioni annui e un mercato da 200 milioni, l'Inter sbandiera le sue velleità scudetto finalmente confermate dagli investimenti. La stagione riporta i neroazzurri a giocarsi una finale di Europa League oltre a giocarsi lo scudetto con la Juve per buona parte della stagione.
Il progetto bianconero però è inscalfibile e nella seconda parte di campionato la banda Sarri porta a casa il nono scudetto consecutivo. Nel frattempo dall'altra parte di Milano, il Milan viene rilevato dal potente ELLIOTT, il fondo attivista più potente del mondo. L'intento della famiglia Singer è quello di togliere tutti i debiti del club rossonero e snellire un bilancio orribile tramite "il progetto giovani" dopo aver speso a vuoto quasi 130 milioni di euro per l'ennesimo mercato fallimentare. In panchina si punta su un maestro del gioco come Giampaolo ma l'esperimento fallisce dopo 2 mesi, perciò in assenza di soldi e con un club che già ad 1/3 di campionato è fuori dalla lotta Champions, si punta sul traghettatore PIOLI! Dopo un inizio negativo, la società per salvare capre e cavoli riporta Ibrahimovic in rossonero per ridare senso di appartenenza ad un gruppo svuotato. Sembra il classico colpo per mettere a tacere la tifoseria ma di colpo il Diavolo ingrana e dal post lockdown inanella una striscia clamorosa di risultati utili. La società però non si fida, potrebbe essere un fuoco di paglia, anche perché in fin dei conti il milan fece così bene in quanto fondamentalmente si giocava una misera partecipazione all'Europa League. Gazidis ormai chiude per Ragnick, ovvero l'artefice del più grande miracolo sportivo che si ricordi (quello del Gruppo Red Bull). Quando tutto sembrava fatto però, ecco la marcia indietro con la conferma insperata di Pioli. E mai scelta fu più azzeccata perché il Milan tutto era, tranne che un fuoco di paglia. Macina record su record, vince contro Inter, Napoli e Lazio, conclude il 2020 al comando della classifica a +1 sull'inter e udite udite a +10 DALLA JUVENTUS (i bianconeri hanno una partita in meno). Gioca da dio, sopperisce anche al lungo infortunio dei suoi 2 leader maximi Ibra e Kjaer, crea un mix perfetto di giovani e senatori con la consacrazione di Donnarumma, Theo, Bennacer, Kessie e l'esplosione di gente come Calabria, Leao, Saelemaekers, Rebic. Nessuno tiene il passo insostenibile dei rossoneri, tranne l'Inter che tallona i cugini a - 1! L'ossatura della squadra già era completata ma lo sforzo ulteriore è stato fatto per consegnare a Conte una rosa da scudetto. Hakimi e Vidal sono due top player che si affiancano ai Lukaku, Barella, Lautaro, De Vrij, Bastoni. Elliott e Suning hanno fatto due veri e propri capolavori, i bilanci delle due squadre sorridono dopo anni da incubo, hanno portato serietà e ambizione, non si sono mai sottratte a compiere spese per riportare i 2 club di Milano al top.
È innegabile, la Juve ha approfittato dello sbando delle due milanesi per trionfare agevolmente, ma adesso la musica è davvero cambiata: da un lato c'è ​​​​​​l'unica squadra capace di vincere le ultime 7 di campionato (l'Inter) dall'altro c'è la squadra che non perde DALL'8 MARZO 2020 (Il Milan). Sia chiaro, la squadra più forte resta ancora la Juventus ma a Natale il distacco è importante (-10 e - 9) e a gennaio la squadra di pirlo affronta quella di conte e pioli. Senza 6 punti, la Juve stavolta può tremare davvero, allungare il gap con queste due squadre può solo fare danni irreparabili! Tra il decimo scudetto consecutivo e i bianconeri ci sono due ostacoli terribili e stavolta (con tutto il rispetto) non si tratta né di Roma né di Napoli.