Certezze non ce ne sono in questi casi, ci sono solo news e rumors, alcune molto attendibili e altre meno attendibili, e poi ci sono le fake news. Per la nuova stagione e per il nuovo calciomercato, come ha dichiarato anche Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, non ci saranno grossi esborsi economici, ma ci saranno grandi scambi.

Questa emergenza sanitaria del coronavirus produrrà uno shock economico, che ovviamente influenzerà anche il calcio e il calciomercato, che non è un mondo a parte, e quindi entreremo in una nuova era per quello che concerne il calciomercato. Perlomeno per i primi anni. Imprenditori, magnati, colossi, avranno come priorità investimenti su altri campi da rilanciare e di certo le squadre calcistiche non saranno le prime aziende alla quale destinare cospicue somme di denaro da investire nell'acquisto dei calciatori. Sono certo che il calciomercato ci emozionerà come sempre. La bravura, la scaltrezza, la lungimiranza, la conoscenza e l'abilità dei vari direttori sportivi, direttori area sport, manager all'inglese e talent scout sapranno ovviare a restrizioni di budget lavorando su intuizioni, scopritura di talenti, scambi e idee.

Ed è quello che dovrà fare il Milan, come anche le altre squadre. Una notizia riportata da "La Gazzetta dello Sport" parla di un Elliott che abbia garantito a Rangnick un budget di 75 milioni per il calciomercato, abbassando di fatto il budget che era stato promesso inizialmente al manager tedesco, ovvero 100 milioni di euro. A questo budget potranno essere aggiunti qualcosa derivante dalle eventuali cessioni. Sempre la "rosea" parla di un Milan composta da under 25, o anche under 23 con uno o due elementi esperti.

Il budget garantito da Elliott mi sembra un budget bozzo (gioco di parole che richiama lo scrittore, presbitero e politico Baget Bozzo, che è stato europarlamentare e che si è diviso tra Democrazia Cristiana, Partito socialista italiano, e infine Forza Italia e Popolo della libertà dell'ex presidente del Milan e ex patron Silvio Berlusconi), che sembra quasi un bernoccolo derivato da un colpo ben assestato alle ambizioni di rinascita del Milan.

Sulla Gazzetta dello Sport c'è anche scritto che Rangnick sembra molto vicino, come fu anticipato da calciomercato.com, ma che stanno ancora discutendo sul budget con Rangnick che ovviamente cerca di strappare una somma più sostanziosa da destinare alla campagna acquisti.

Il budget mi sembra davvero troppo basso per le esigenze del Milan e per il suo progetto giovani. I nomi accostati al Milan di giovani promesse sono nomi che godono di un'ottima considerazione tra gli addetti ai lavori. Penso che con un budget così striminzito possano arrivare solo due, al massimo tre giovani promesse, il resto della squadra dovrà essere completato tramite scambi oppure il budget in più dovrà essere ricavato da una cessione di un top. Eppure qui noto una contraddizione perchè recentemente si è parlato di Gigio Donnarumma e Romagnoli prossimi al rinnovo. Quindi senza cessioni eccellenti, ma con un budget così striminzito sarà quasi impossibile rinforzare la squadra in maniera adeguata. Nulla di certo, può essere che Elliott alzi il budget per il calciomercato. Difatti sulla stessa Gazzetta c'è scritto che stanno ancora discutendo. Tuttavia ci sono dei giovani molto interessanti che potrebbero fare al caso del Milan.

Al Milan sono stati accostati diversi profili, da Kamara del Marsiglia, che chi scrive prenderebbe alla velocità del sole, passando per Zagadou, difensore francese classe 1999 del Borussia Dortmund, Evan N'Dicka, classe 99 francese dell'Eintracht Francoforte, Dumfries, terzino destro classe 96 del Psv, Robinson, terzino sinistro classe  97  statunitense del Wigan, Paredes del Psg e per finire Milik e Meret del Napoli tra i tanti. Tuttavia nel mio piccolissimo mi permetto di fare una piccola  lista di consigli per gli acquisti, tanto per parafrasare il giornalista italiano Maurizio Costanzo, tra giovani promesse e occasioni:

GIOVANI PROMESSE: Visto che il Milan, anche per via di Moncada ma non solo, guarda molto al mercato francese, ci sono giovani talenti transalpini che andrebbero presi, tra cui: YACINE ADLI, mezz'ala  francese del Bordeaux classe 2000 paragonato ad Adrien Rabiot; MAXENCE CAQUERET, regista del Lione che non ha solo Aouar, classe '98, come giovane interessante, ma anche questo classe 2000 francese che ha un ottimo tocco di palla, rapido ed elegante nelle movenze, oltre ad avere una discreta visione di gioco. Per finire segnalo altri due calciatori francesi che sono figli di un ex calciatore fortissimo, che in Italia abbiamo visto nel Parma e nella Juventus, ma che precedentemente ha giocato prima nel Monaco per poi finire la sua carriera nel Barcellona. Mi riferisco al classe 72 Lilian Thuram, ex difensore centrale francese e terzino destro che Moggi prese in una operazione capolavoro con i soldi incassati dalla cessione di Zidane, insieme a Buffon e Nedved, con Bachini contropartita parziale al Parma, il tutto fatto con i 150 mld incassati dalla cessione di Zidane al  Real Madrid.  I calciatori in questione sono Marcus Thuram e  Khéphren Thuram.

Marcus Thuram è un calciatore che mi piace molto. Fisicamente è ben piazzato. Ricorda questi attaccanti di peso, bravi anche a fare da boa, ad aprire le difese grazie anche alla loro stazza. E' un attaccante nato a Parma, in Italia, il 6 agosto del 1997. Attualmente gioca nel Borussia M'Gladbach, in Germania. E' cresciuto nel Sochaux, dove ha esordito in prima squadra e ha giocato anche nel Guingamp prima di andare in Germania. Deve migliorare il suo score realizzativo ma ha margini di miglioramento e con la sua stazza riesce sempre a tenere in apprensione le difese avversarie ed è bravo anche a fare la sponda per i compagni che gli giocano a fianco o si inseriscono. Lo si può paragonare a calciatori come furono Adebayor, Andy Carroll o Akinfewa, per farvi capire che tipo di giocatore è e che caratteristiche ha. Perlomeno a me mi ricorda questi calciatori.

Khéphren Thuram è un centrocampista del 2001 nato anche lui in Italia, a Reggio Emilia il 26 marzo del 2001. Come il fratello è francese di nazionalità, anche se italiani di nascita. A me ricorda Camavinga del Rennes come modo di giocare, classe 2002, anche lui un profilo da attenzionare attentamente e già alla ribalta nelle cronache di calciomercato. Khéphren gioca nel Nizza ma è cresciuto nel Monaco. E' un centrocampista dinamico, dotato di una buona tecnica, forza fisica, scattante e bravo negli inserimenti, sa impostare ed è bravo nel gioco aereo.

TRA LE OCCASIONI citerei a parametro zero, oltre a Rakitic, classe 88, anche Callejon, esterno classe 87 che si svincola dal Napoli e al Milan potrebbe fare molto comodo, oltre a Eric Bailly, classe 94, che ha il contratto in scadenza nel 2022 con il Manchester United, e sembra non rientrare nei piani del club, difensore centrale ivoriano molto forte fisicamente ed elegante nell'uscire palla al piede, così come è in scadenza nel 2022 Seko Fofana, centrocampista francese naturalizzato ivoriano classe 1995 dell'Udinese, che può giocare centrale di centrocampo, trequartista e mezz'ala all'occorrenza e che ricorda Patrick Vieira e Yaya Touré per le movenze.




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