"La combriccola del blasco era tutta gente a posto. Ma qualcuno continuava a dirne male. Si diceva che quel blasco fosse stato prima un rospo tramutato non so come e anche male in uno strano animale con delle voglie strane. Uno strano animale con delle voglie strane".

Così cantava il cantante italiano Vasco Rossi in una sua canzone dal titolo Blasco Rossi. Cantava della sua combriccola, della sua cerchia di persone che gli gravitavano attorno e di coloro che li giudicavano male. Una combriccola, forse due, che si uniranno, e si spera anche una terza combriccola, stanno per nascere nel Milan del futuro.
Un Milan young, una combriccola di giovani italiani, una combriccola di talenti giovani stranieri e si spera una combriccola con qualche elemento esperto che unite tutte insieme possono formare una combriccola vincente all'interno del Milan, sta per nascere.  
C'è la combriccola dei Pobega, che rappresenta l'Italian young, ovvero giovani talenti italiani che possono far parte del nuovo percorso del diavolo rossonero e che comunque sono sotto controllo del Milan. C'è "Harry Potter" Pobega, come viene soprannominato l'ex prodotto del vivaio del Milan, soprannome che gli diede il suo compagno di squadra Lucas Chiaretti al Pordenone, dopo averlo visto con gli occhiali e aver notato una sua somiglianza con il noto maghetto il cui ruolo al cinema era interpretato dall'attore britannico Daniel Radcliffe; può esserci Plizzari, portiere promettente classe 2000 di proprietà del Milan, e può esserci l'attaccante promettente Gianluca Scamacca, classe 1999. Rumors parlano di Alex Meret, che potrebbe arrivare qualora partisse Gigio Donnarumma, tutt'altro che scontato. Tuttavia c'è il classe 1997 in forza al Napoli tra i papabili per il dopo Gigio e che farebbe parte anche lui della combriccola dei Pobega. Sempre nel campo delle ipotesi, anche se Gigio potrebbe anche rimanere, tuttavia se così non fosse al Milan oltre al portiere italiano Meret, accostano anche due profili stranieri per il dopo Gigio, ovvero Luis Maximiano, classe 99 portoghese dello Sporting Lisbona, e Juan Musso, argentino classe 1994 dell'Udinese.

Tommaso Pobega è un centrocampista che fu valorizzato da Gattuso quando allenava la primavera del Milan. E' un classe 1999 e nel 2018/2019 ha militato nella Ternana in Serie C. Nel 2019/2020 è stato in Serie B con il Pordenone e qui ha cominciato a mostrare migliormenti importanti, andando a segno 4 volte e realizzando 3 assist. Sembra che il Milan, di primo acchito, stia seguendo la linea che tracciò Silvio Berlusconi, che disse che se fosse rimasto alla guida del Milan come proprietario, avrebbe costruito un Milan di giovani e italiani. 
In realtà il Milan sta seguendo questa linea parzialmente. Si punta e si punterà sui giovani, ma non solo italiani. Questa strada non è sbagliata. Giusto puntare sui giovani talenti ma sempre con cautela. Il discorso è semplice: nel Milan, in questo attuale Milan, e in questa Serie A nella rosa, possono starci sicuramente elementi come Pobega, Plizzari e Scamacca. Vanno benissimo. Se invece pensiamo ad una loro titolarità, allora vengono i primi dubbi. Sono un po' acerbi per essere titolari al Milan.

Nella Serie A degli anni '90 inizi 2000 sicuramente non avrebbero fatto parte della rosa del Milan. Sarebbero stati mandati in prestito a farsi le ossa altrove e forse, se qualcuno fosse emerso in maniera prepotente, o sarebbe rientrato in qualche trattativa per abbassare parzialmente l'esborso di qualche elemento più affermato, o sarebbe stato ceduto per fare cassa per coprire parzialmente i costi di qualche acquisto di un profilo più affermato, o con meno probabilità, ma ci sarebbe stata pure qualche piccola possibiità che qualcuno avrebbe fatto parte della rosa del Milan per giocare con il diavolo rossonero. Ma questa ipotesi era la più remota, ma parliamo di un altro calcio che non esiste più. Il livello della Serie A ma anche del calcio globale si è abbassato notevolmente.
In questo calcio, in questa Serie A e in questo Milan, elementi come Pobega possono starci. La speranza che alla combriccola dei Pobega, e alla combriccola dei giovani talenti stranieri che il Milan sta seguendo per portarli nella sua squadra, talenti interessanti di diversa provenienza, specialmente dal Belgio, Olanda, Francia e Portogallo, possa esserci qualche elemento esperto che possa aiutare nella crescita i giovani talenti, italiani e stranieri, tutti uniti nella combriccola Milan. Questo lo si dice da tempo. Ci vuole anche qualche elemento esperto in rosa, almeno 4-5.

Tra i profili più affermati in ottica Milan tra gli altri si accostano anche Milik del Napoli, in una operazione che vedrebbe Kessié andare a Napoli, e soprattutto Mauro Icardi, che pare non resterà al Psg e non rientra nei piani dell'Inter. Ipotesi, suggestioni, rumors di mercato. Nulla di certo e di prevedibile.

Florentino Luis, centrocampista portoghese classe 1999 del Benfica, che può arrivare al Milan visto l'interesse del club portoghese per Paquetà, Myron Boadu, classe 2001 olandese dell'AZ Alkmaar,  Teun Koopmeiners, anche lui dell'Az Alkmaar, di cui è capitano, centrocampista classe 1998 olandese, Jonathan David, classe 2000 attaccante canadese del Gent, Soumaré, centrocampista francese del Lille del 1999 e tanti altri sono sotto la lente d'ingrandimento del Milan.
Sarà un Milan giovane, composto da talenti italiani e stranieri. Giovani terribili al quale la società deve affiancare degli elementi esperti che possano guidarli in campo e fuori nella loro crescita e valorizzazione professionale. Questo alla società che guida il Milan, ai dirigenti che costruiranno la squadra del Milan e al fondo Elliott deve entrare in testa. E' sempre bene ribadirlo.

Solo con i giovani non si va da nessuna parte. Invece con i giovani talenti con a fianco elementi esperti top e affermati si può costruire qualcosa di importante che può preludere ad una leggera rinascita del Milan vera e concreta.





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