La mosca cieca è un gioco tradizionale risalente al V sec. citato dallo scrittore romano Macrobio denominandolo allora "mosca di rame" ed ottenne poi, con il trascorrere dei secoli, gran popolarità specie nell'Inghilterra Vittoriana. 
Lo scopo del gioco consiste nello scegliere a sorte un giocatore e bendarlo, e così acciecato dovrà rincorrere gli altri partecipanti con libertà di movimento e toccarne almeno uno di loro. Nella variante più diffusa, il "bendato", detto appunto "mosca cieca", dopo aver toccato un giocatore lo dovrà con il semplice tatto delle mani riconoscere e a quel punto la benda passerà al catturato, che a sua volta inizierà a cercare gli altri e il gioco proseguirebbe, se non fosse legato ad un preciso minutaggio, all'infinito, con grande gioia dei nostri bambini.  

Quanti di noi nell'arco dello svolgimento delle due ultime partite giocate al Bentegodi e a San Siro da bianconeri e rossoneri non hanno rivissuto le movenze ludiche di questo gioco! 
La Juventus è parsa bendata per tutti i 90 minuti al cospetto di un albeggiante "fatal Verona" anche per i sabaudi, mentre il Milan, dopo un primo tempo a dir poco "Napoleonico"  è uscito letteralmente bendato dal tunnel degli spogliatoi subendo per ben quattro volte le stoccate vincenti di altrettanti quattro diversi cecchini nerazzurri. Tra gol mangiati, gioco latente, inconsistente, a tratti asmatico, le due grandi compagini del calcio nostrano hanno fatto una figura barbina dinanzi ai propri tifosi ed io in questo frangente ho osato ricordare la "mosca cieca" perchè da come sono uscite dal campo le due squadre sembrava proprio che si fossero tolte la benda in quell'istante, senza aver visto e vissuto quello che nei 90 minuti precedenti era accaduto realmente.

Il povero Sarri verrà chiamato a rapporto con la scusa di un invito a cena dal presidente Agnelli, lui dichiarerà successivamente che la cena era già programmata, ma indiscrezioni trapelate lasciano intendere che il menù sia stato composto da un'ottima bagna cauda, accompagnata da un buon vino delle Langhe e terminata con un dessert di crostata con frutti di bosco bagnata da una buona dose di un fresco e salomonico "lisc'e busso". 
Mentre per il nostro Pioli non c'è stata cena, forse ora dovrà passare in amministrazione per ritirare i "Ticket Resturant" dato che la sua avventura in casa rossonera è giunta ormai all'epilogo. Questo il breve sunto delle sue dichiarazioni rilasciate in sala stampa alla vigilia del match di andata della semifinale di Coppa Italia.

Sarebbe facile ripartire dal risultato del primo tempo del derby. 
Dobbiamo capire che in alcune gare, quelle di un certo livello non si deve mollare la presa. Siamo usciti con le ossa rotte, dobbiamo apprendere da questa sconfitta che dovremo affrontare la prossima gara con una prestazione più continua a partire da domani.
I primi campanelli di allarme sono apparsi già nella gara vinta contro il Torino, dove si era commesso l'errore di avere maggiore intensità con la palla lontana e molto meno quando si avvicinava, e questi errori fatalmente poi si pagano.   
La partita contro la Juventus, anche se divisa in due tranche, è per noi un obiettivo molto importante, faremo del nostro meglio per raggiungere un risultato che ci possa far pensare con maggior tranquillità alla gara di ritorno a Torino. L'occasione che ci si presenta domani nell'affrontare i bianconeri è in questo momento la più ghiotta che ci potesse capitare contro la squadra più forte del nostro campionato e tra le prime in Europa.
Infine, ad un'ultima domanda di un cronista concernente notizie circa la futura panchina rossonera, il tecnico parmense risponderà in "politichese" dicendo che la questione non gli avrebbe creato nessun tipo di problema. (Ma benedetto uomo, se non hai portato in porto bastimenti come Inter, Fiorentina e adesso Milan, mi sorge spontanea una domanda: cosa vuoi fare da grande?... Vivere alla giornata?!?... Beh in serie A non è fattibile!!) 

L'arbitro designato per l'incontro Milan Juve di stasera sarà Paolo Valeri della sezione di Roma e al fischio d'inizio consegnerà ai due capitani Romagnoli e Bonucci una benda nera, come a "mosca cieca", starà loro scegliere chi accecare, ma chiaramente Romagnoli benderà Ibrahimovic e Bonucci farà altrettanto con Ronaldo, così per par condicio i due campioni del match saranno bendati e così vedremo chi dei due, a luci spente, risulterà vincente. 
Sarebbe bello assistere ad un gol di testa realizzato dallo svedese in perfetta elevazione con gli occhi bendati, come sarebbe altrettanto bello veder centrare la porta con un'acrobatica rovesciata del 5 volte pallone d'oro portoghese sempre ad occhi oscurati, non saprei chi dei due verrebbe premiato se esistesse un nuovo trofeo del calcio denominato: "Benda d'oro"! 

Battute a parte, fra poche ore le due squadre si affronteranno a San Siro, praticamente pieno, e con tante polemiche in corso. Mai come questa settimana abbiamo letto così tante notizie pepate riguardanti squadre, panchine, dirigenze e programmi di queste due gloriose squadre. 
L'augurio di tutti noi tifosi milanisti è che la nostra squadra vinca, con un buon punteggio, fornendo una prestazione figlia dei primi 45 minuti del derby scorso, e ovviamente che il secondo tempo di quella gara, al pari della Caporetto bergamasca, venga solo trascritto, e non ricordato, per pura statistica negli annali del calcio italiano. Il tutto potrà avverarsi se il nostro allenatore Pioli sarà riuscito in questi pochi giorni a diagnosticare il guasto elettrico causa di quel prolungato blackout, che ha mandato in tilt tutta la nostra squadra per tre quarti d'ora. 

Ma nella conferenza stampa di ieri nessun giornalista ha posto domande che mirassero esattamente a quel "guasto elettrico", bene, il blogger di CalcioMercato.com Massimo48 formula questa precisa domanda a Stefano Pioli: 
"Sig. Pioli, Lei è riuscito in questi pochi giorni a trovare la causa del guasto che ha mandato in tilt tutto il Milan per i secondi 45 minuti di gioco? Come mai nei primi 45 la squadra era risultata propositiva, combattiva e realizzativa di ben due reti come mai era accaduto in questa stagione? Resto in attesa di una sua risposta, ringraziandola per il suo lavoro, ma rivolgo a Lei una preghiera per parte di tutta la nostra tifoseria: non stacchi più la corrente ai nostri giocatori... e sappiamo che la chiave del quadro elettrico l'abbia soltanto Lei!".

Altrimenti rivedremmo una metà gara a luci spente, rievocando lo scrittore Macrobio, ricordando il bel gioco della "mosca cieca" e magari lì, almeno per una volta, vinceremmo!


"Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso".

                                        (Che Guevara) 

                                                             

Un abbraccio.

Massimo 48