Con il Milan non ci si annoia mai. E' come un film con continui colpi di scena che tiene lo spettatore incollato allo schermo o come un romanzo avvincente che non riesci a smettere di leggere e che non vedi l'ora di sapere come va a finire. Questo è il Milan, anche nelle difficoltà, è un erogatore continuo di emozioni forti, sia positive che negative.

Assente Romagnoli, il capitano, Bakayoko che si rifiuta di entrare in campo e esclama a Gattuso "fuck off man", espulso ingiustamente Paquetà, José Mauri che non giocava da mesi ed è artefice di una buona prestazione, Suso e Borini decisivi, Piatek ancora a secco, è successo di tutto in Milan-Bologna, gara che ha visto i rossoneri trionfare per 2 a 1 e che ha visto alla fine del match per il Bologna essere espulsi Sansone e Dijks. Il Milan è ancora in corsa per la Champions, che dista solo a tre punti. Quarta piazza occupata dall'Atalanta.

E' un Milan che gioca male, in maniera "scolastica", è sempre il solito Milan, con i suoi alti e bassi e con le sue sieste, ma stavolta, anche grazie a tre interventi decisivi di Gigio Donnarumma, di cui uno su Orsolini, riesce a portare a casa i tre punti. Solito Milan che vince per inerzia, grazie ad una specie di forza d'urto, qualcosa rimasto da parte, scoperto, ritrovato, tirato fuori e usato. 

Gattuso propone il consueto 4/3/3 iniziale con Gigio Donnarumma, Abate, Zapata, Musacchio, Rodriguez, Kessié, Biglia, Paquetà, Suso, Piatek e Calhanoglu. Sottotono Rodriguez, Calhanoglu, Biglia e Paquetà.  Al 26 pt Gattuso è costretto a tirare fuori Biglia per un infortunio e a mettere dentro José Mauri poichè Bakayoko si rifiuta di entrare. Pare che il centrocampista francese, prestandosi ad effettuare il riscaldamento prima di entrare non abbia gradito vedere a suo fianco scaldarsi anche José Mauri, poiché convinto di entrare subito lui. Torna seduto in panchina, si rifiuta di entrare e esclama rivolgendosi al suo coach, Gennaro Ivan Gattuso "fuck off man". A quel punto Gattuso fa entrare José Mauri, che tra l'atro è stato artefice di una prestazione da 6,5.

Non è minimamente accettabile un comportamento del genere da parte di Bakayoko. Ha mancato di rispetto a Gattuso rivolgendosi in maniera sgarbata al suo allenatore, senza motivo tra l'altro, e anche alla squadra poichè non si è reso utile in questo match e non ha contribuito alla vittoria.  Tutto questo consequienzale al ritardo avvenuto in allenamento. Bakayoko comportandosi in questo modo si è pregiudicato la permanenza al Milan. Personalmente, a malincuore, mi dispiace perchè è un calciatore che mi piace molto, che ha fatto bene con il Milan, che ho difeso quando all'inizio veniva criticato, ma certi atteggiamenti non sono professionali, non sono accettabili da professionisti profumatamente pagati, e che sono remunerati per mettersi a disposizione del mister che allena la squadra per il quale sono tesserati. Non esiste che un calciatore che sta bene, che non ha avuto acciacchi e infortuni, si rifiuti di entrare in campo quando il suo coach glielo chiede. Queste cose al Milan, e non solo, non devono essere tollerate e accettate. Sono mancanze di rispetto che esulano e vanno oltre il discorso tecnico e di competitività sportiva del calciatore. Rispetto, educazione, professionalità, impegno, abnegazione, sono doti che non devono mai mancare ad uno sportivo esemplare, dedito al suo ruolo. Non è solo importante essere bravo in campo e avere buone gambe e buona corsa, ma bisogna avere una buona testa e un atteggiamento consono. Bakayoko non l'ha avuto, e non è la prima bravata che fa, ergo è giusto che il Milan non lo riscatti e non lo riscatterà. Tornerà al Chelsea e il Milan per la prossima stagione prenderà un altro centrocampista al suo posto.

Dopo Mauri, Gattuso ha fatto entrare Borini al 15esimo del secondo tempo al posto di un opaco Calhanoglu. Borini è risultato decisivo non solo per il gol ma anche per essere stato una spina nel fianco della retroguardia del Bologna, dove lo si è visto attaccare spesso la profondità e mandare in crisi i difensori rossoblu. Il Milan era passato inizialmente in vantaggio con Suso al 37esimo, con un gol su azione personale concluso con un tiro vincente al limite dell'area di sinistro da parte dello spagnolo. Al 67esimo è arrivato il raddoppio di Borini, lesto a ribattere in rete di sinistro un tiro respinto di Paquetà dall'estremo difensore del Bologna. Di Mattia Destro, ex Milan tra l'altro, il gol della bandiera del Bologna al 72esimo.

L'espulsione di Paquetà è avvenuta al 74esimo ma è ingiusta poichè è consequienzale a delle proteste dello stesso calciatore brasiliano per un ingiusto giallo. Paquetà si stava lamentando per i continui falli subito, nell'occasione ha subito un fallo da due calciatori del Bologna e si è ritrovato anche lui ad essere ammonito. Rosso giusto per proteste e perchè ha toccato con una manata l'arbitro, ma è la causa che ha portato al rosso, ovvero il giallo, che è sbagliata. Inoltre è stato sbagliato il comportamento dell'arbitro Di Bello perchè è stato il primo con gli altri calciatori del Bologna ad allontanare Paquetà. Il regolamento prevede che l'arbitro stia fermo e deve far avvicinare a sè i giocatori da sanzionare e da redarguire. 

Comunque niente di nuovo. E' evidente che il Milan quest'anno non ha avuto vita facile con gli arbitri che spesso lo hanno danneggiato, tuttavia il club rossonero in toto non deve farsi abbattere e continuare la corsa alla qualificazione in Champions. Non deve mollare. Il Milan può vincerle tutte. Deve fare il suo dovere e sperare che chi è davanti rallenti, ma intanto si pensi a vincerle tutte, e chi se ne frega se il Milan gioca male. I 3 punti sono più importanti. Meglio giocare male e vincere che giocare bene e perdere. Ancora meglio sarebbe giocare bene e vincere, ma questo il Milan, questo Milan in particolare, non lo può fare. Non gli appartiene. Il Milan l'unica cosa che non deve fare è non fare bottino pieno. Vincere, anche giocando male. E' questo il suo dovere. E' questo il suo compito. Finchè si è in corsa per la Champions, bisogna correre per questo obbiettivo. Forza, lotta, vincerai, non ti lasceremo mai!