È appena terminata la sfida tra Milan e Monza, tra i gloriosi ricordi e tra le nuove speranze. Pioli ha dovuto rimaneggiare la formazione per le numerose assenze: capitan Romagnoli, Musacchio e Conti infortunati; Gigio Donnarumma, Gabbia, Kjaer, Calhanoglu, Rebic, Saelemakers e Leao impegnati con le rispettive Nazionali. Dunque, davanti ad Antonio Donnarumma si è vista per buona parte della gara l'inedita coppia Bellodi-Duarte, che hanno pagato la lunga assenza dai campi con una clamorosa disattenzione che ha portato al gol del momentaneo pareggio biancorosso. Sugli esterni i due terzini hanno fatto le veci uno dell'altro, Calabria molto propositivo, autore di un bellissimo gol dalla distanza e di diverse giocate di qualità e Theo Hernandez più tranquillo e ordinato. In mediana il duo Kessie-Bennacer ha giocato una partita senza infamia e senza lode in attesa della condizione fisica ottimale. Dietro a un Ibrahimović meno preciso del solito, Daniel Maldini ha messo finalmente in mostra un po' di personalità abbinata alla qualità che gli è oggettivamente riconosciuta, sprazzi delle doti tecniche di Paqueta sono emerse nel fraseggio con Ibra, nell'assist per Maldini e nell'illuminante lancio verso il giovanissimo Roback, che ha sfidato diverse volte la difesa avversaria mancando talvolta di malizia ed esperienza che acquisirà giocando. Tra i subentrati, da notare senza dubbio l'esterno basso Kalulu e la punta classe 2001 Colombo, autori di due gol di pregevole fattura. Merita una menzione il nuovo arrivato Brahim Diaz, che delizia con notevoli giochi di gambe e cambi di gioco millimetrici.

Da queste prime uscite e da diverse gare della scorsa stagione sorge una domanda: perché il Milan sta cercando di rinforzarsi in così tanti ruoli? Maldini e Massara sono alla ricerca di un secondo portiere, un terzino destro, un centrale difensivo, un mediano, un esterno alto e un vice Ibra. Tra i pali, dopo la cessione in prestito di Plizzari sono rimasti solo i due fratelli Donnarumma, dunque in questa posizione è essenziale cautelarsi con un profilo di maggiore esperienza. Come centrali il milan ha in rosa l'affermatissima coppia Romagnoli-Kjaer, il giovane Gabbia che si è guadagnato la fiducia quando ha dovuto sostituire Romagnoli, Musacchio attualmente infortunato e quindi impossibile da cedere e Duarte che ha deluso le aspettative e in cerca di una nuova destinazione. Dunque, al rientro di Musacchio, tra pochi mesi, con l'arrivo di un nuovo difensore sarebbero in 5 per due posti. Solo in caso di addio del brasiliano Duarte, per non rischiare nulla, sarebbe opportuno scegliere un giocatore da mettere alle spalle di Gabbia nelle gerarchie in modo tale da non bruciare il giovane talento dell'under 21 negandogli lo spazio che merita. Come terzini destri il Milan si ritrova ben tre giocatori: Calabria e Kalulu apparsi molto in forma nelle amichevoli estive (anche se non si può giudicare da esse) e Conti, che ha terminato bene la stagione scorsa (in realtà anche Saelemakers era stato preso come terzino). Questo ruolo è, secondo molti, il punto debole della rosa di Pioli: nella passata stagione non hanno avuto la continuità giusta, regalando gol agli avversari e incubi ai propri tifosi. Tuttavia vale lo stesso ragionamento fatto per il difensore centrale: cedendo uno solo tra Conti e Calabria e acquistando un titolare, Kalulu rischia di non scendere mai in campo e vanificare quanto di buono sta facendo vedere. Un passo in avanti va sicuramente fatto, il grande terzino potrebbe arrivare con i soldi di entrambe le cessioni.

A centrocampo, qualora si voglia continuare col 4-2-3-1 non c'è bisogno di nulla di nuovo: Bennacer e Kessiè sembrano essere complementari e l'inserimento di Tonali crea una validissima alternativa (per fortuna non sono io a dover scegliere chi tenere fuori). Inoltre, il Milan sembra voler puntare forte su Pobega, centrocampista fisico e di qualità che ha appena trascorso una grande stagione in prestito al Pordenone e per lui sono state rifiutate già diverse offerte. Dunque, quattro giocatori per due posti. Un innesto sarebbe utile qualora Pioli decidesse di variare l'assetto schierando un centrocampo a tre. Come esterni alti a sinistra ci sono gli intoccabili Rebic e Leao, mentre a destra Castillejo e Saelemakers hanno alternato buone prestazioni ad altre sottotono, il nuovo arrivato (per ora in prestito secco) Brahim Diaz può essere schierato da quella parte garantendo maggior vivacità e fantasia, ma concedendo qualcosa in più dal punto di vista difensivo. Infine, da non dimenticare il jolly Maldini. Davanti un vice Ibra serve davvero? Per me no, quando era infortunato Rebic l'ha sostituito bene dando meno punti di riferimento alla difesa, anche Leao in situazione di necessità può giocare come punta centrale e la perla di Colombo, anche se è solo un'amichevole estiva, non è da sottovalutare.