Ci siamo: Il Milan sta per cambiare di proprietà. Yonghong Lì cederà il club rossonero. Iniziamo dalle certezze. Il nuovo Milan avrà una proprietà americana. Ci sono tre proposte sul tavolo del presidente, che qualche giorno fa, insime a Marco Fassone, lo chief commercial rossonero Lorenzo Giorgetti e il suo braccio destro Han Lì, si è recato a Londra per esaminare queste proposte presentate dagli advisor Goldman Sachs, Morgan Stanely e Merryll Linch. Tuttavia la proposta portata da Goldman Sachs sembrerebbe favorita. Il nome nuovo che è uscito è quello di Thomas Ricketts. La famiglia Rickett's ha fondato la società di brokeraggio online Td Ameritrade, di cui possiede ancora il 6,37%, ha chiuso il 2017 con un giro d'affari di 3,7 mld di dollari e un utile pre-tasse di 1,4 mld di dollari. Ricketts è stato portato da Morgan Stanley e cosa più importante è già nello sport, essendo proprietario della squadra di baseball dei Chicago Cubs, club prelevato nel 2009 per 875 milioni di dollari e portato dopo 108 a rivincire le World Series di baseball nel 2016.

Tuttavia, e mi ripeto, la proposta di Goldman Sachs sembrerebbe favorita. Godman Sachs dovrebbe essere in rappresentanza di Stephen Ross o Jhon Fisher. Il condizionale è sempre d'obbligo. Han Lì è a New York per chiudere l'operazione. Entro luglio sarà tutto fatto e il Milan passerà in mani americane e soprattutto in mani sicure, quello che più interessa al popolo rossonero.

Yonghong Lì, nel frattempo, deve versare entro oggi, i 32 mln di euro di aumento di capitale. Se non dovesse adempiere a questo obbligo finanziario, Elliott ha già preparato la somma e si sostituirà all'imprenditore cinese versando i 32 mln nelle casse del Milan. Yonghong Lì avrebbe dieci giorni lavorativi per restituire tale somma. Se non lo farà, Elliott procederà alla riscossione del pegno diventando così a tutti gli effetti il nuovo patron del Milan, che poi successivamente rimetterà in vendita organizzando una asta con i soggetti americani che già hanno manifestato il loro interesse a Yonghong Lì.

In questo momento c'è bisogno di certezze. Il nuovo patron del Milan sarà americano e ha già investito nello sport, per cui ha una passione per lo sport, e questo è molto positivo. Il Milan sarà in mani sicure e per quello che concerne la questione Uefa il Milan farà l'europa league, se verrà giudicanto negativamente dalla camera giudicante della Uefa, il Tas accoglierà il ricorso rossonero e il Milan disputerà l'europa league guadagnata sul campo. Per quanto riguarda la Uefa, è ingiusto cambiare le regole in corso. Ci sono delle regole e quelle vanno rispettate, nei fatti, non nelle congetture. Ricordate quando Luciano Gaucci decise di voler tesserare una calciatrice femmina nella sua squadra maschile del Perugia? Disse che non c'era scritto da nessuna parte che non potevano giocare maschi e femmine insiem, la Fifa, di pronta risposta, subito decise di mettere questa regola impedendo a Gaucci di tesserare la calciatrice con la squadra maschile.Se Gaucci avesse tesserato la calciatrice prima che la Fifa mettesse questa regola, non si sarebbe potuto fare niente, se non in maniera retroattiva. Per cui la Uefa metta in definitiva la regola che le squadre non possono essere gestite da dei prestanome e che le proprietà devono essere trasparenti.