Quattro cessioni e sei acquisti, così si potrebbe svolgere un ipotetico calciomercato milanista per l'estate del 2020.

Ma partiamo dai numeri: ad oggi, la voce "impatto a bilancio" dei giocatori del Milan recita, prendendo le cifre dai più importanti media, 174 milioni tra stipendi e ammortamenti. Inoltre sono stati realizzati quest'anno 33 milioni di plusvalenza. Il monte ingaggi probabilmente sarà abbassato anche dall'imminente cessione di Ricardo Rodriguez.

In questo articolo vorrei provare a capire quale sia il miglior tipo di mercato che potrebbe essere fatto in estate, abbasando anche le cifre attuali (cosa da fare al più presto, dato che il Milan ha il rapporto risultati-costi peggiore d'Europa). Con un mercato simile a quello dell'estate 2019, per quanto riguarda le entrate, sarebbe possibile infatti creare una squadra competiva e completa in ogni reparto. Tuttavia, nell'ipotesi che sto per esporre, è indispensabile riuscire a fare determinate cesioni, con cifre non impossibili, ma che comunque necessiteranno di una certa abilità da parte dei dirigenti rossoneri.

A giugno andranno a scadenza due giocatori: Biglia e Bonaventura. Il primo pesa 12,8 milioni all'anno, il secondo 4,7. Oltre a questi due, per alleggerire ulteriormente il bilancio, servirebbe qualche altra cessione. I giocatori più adatti a questo scopo potrebbero essere:

  • Calhanoglu - 7 milioni (plusvalenza di 2,5 milioni)
  • Suso - 15 milioni (plusvalenza quasi intera di 15 milioni)
  • Calabria - 5 milioni (plusvalenza intera di 5 milioni)
  • Qualche primavera - 5 milioni (con operazioni stile Djalò dell'anno scorso)

Tutti loro garantirebbero una plusvalenza di 25,5 milioni, e liberebbero tra ingaggio e ammortamento annuo 17,7 milioni. Utili sarebbero anche un paio di rinnovi, così da abbassare l'ammortamento annuo: si dovrebbe cercare di rinnovare, alle stesse cifre di adesso, Kessié (l'ammortamento per lui andrebbe da 6,4 a 3,2 milioni) e Musacchio (da 4,5 a 1,5 milioni), per un prezioso risparmio di 6,2 milioni all'anno. Perchè proprio loro? Il motivo è che questi hanno costi  troppo alti per quelli che saranno il nuovo standard (rispettivamente 10,4 e 8,2 milioni) e nel bene e nel male sono ancora titolari in questo Milan. Rimuovendo inoltre i costi dei calciatori in scadenza, si raggiungerebbe un totale di 41,4 milioni liberati. Si andrebbe così da un impatto di 174 milioni ad uno di 132,6 milioni.

Ora viene il discorso acquisti. Molto dipenderà dal modulo che si sceglierà di usare; ad ora come modulo prenderò di base il 4-3-3, nonostante nelle ultime apparizioni si sia giocato con un 4-4-2. I principali ruoli in cui agire per migliorare la squadra sono, in ordine: centrocampo (con una mezz'ala o un mediano in base a che posizione si intenda far giocare Bennacer, ma che possa, in caso di necessità, fare entrambi), esterno d'attacco, difesa. Inoltre, per questione numerica sarebbero da prendere un terzino destro, un portiere ed un'altra ala. Non farò nomi in particolare, ma suddividerei così le risorse:

  • 1° attacante esterno - 23 milioni con ingaggio 2
  • centrocampista - 15 milioni con ingaggio 1,5
  • centrale di difesa - 15 milioni con ingaggio 1,3
  • terzino - 13 milioni con ingaggio 1,2
  • 2° attacante esterno - 10 milioni con ingaggio 1
  • portiere - uno qualsiasi a 0 con ingaggio 0,75, che faccia il secondo

Contando che i contratti in media saranno di 4 o 5 anni, questi acquisti incideranno per un totale di 28,3 milioni e il peso finale dell'intera rosa sarebbe quindi quello di 160,8 milioni. L'esborso, come si può vedere, non potrà essere troppo ingente; tuttavia, attraverso acquisti mirati, è possibile acquistare ragazzi più forti e più adatti al modulo rispetto ai titolari attuali, ed anche ragazzi che dimostrino di valere sul campo il prezzo per cui son stati presi, se non di più. Per riuscire a portare a termine queste operazioni è indispensabile uno scout fatto nella maniera più efficiente possibile dalla società, cosa difficile (e molto) ma non impossibile. Ripetendo i risultati avuti dai nuovi presi la scorsa estate, potremo azzeccare almeno tre di questi acquisti, uno forte sin da subito (come Theo per quest'anno), uno già pronto e con un bel potenziale (come Bennacer), ed infine uno con buone capacità, ma che in futuro possa fare molto di più (come Leao). Gli altri acquisti serviranno come riserve o come potenziali titolari, che, nonstante i costi relativamente bassi, abbiano delle qualità fisiche, tecniche o tattiche utili (come d'altronde le hanno quest'anno Krunic e Duarte).

La rosa allora sarebbe composta da: 

  • Portieri - G. Donnarumma, nuovo portiere, A. Donnarumma
  • Difensori - Romagnoli, Musacchio, nuovo difensore da 15 milioni, Kjaer (forse, e che, se riscattato, avrebbe un costo sarebbe praticamente irrilevante), Duarte
  • Terzini - Theo Hernandez, Rodriguez (o un suo sostituto, in caso di cessione in questa finestra di gennaio), Conti, nuovo terzino destro da 13 milioni.
  • Centrocampo - Bennacer, Kessiè, Paquetà, Krunic, nuovo centrocampista da 15 milioni.
  • Attacco - Ibrahimovic, Piatek, Leao, Castillejo, nuovo attacante esterno da 23 milioni, nuovo attacante esterno da 10 milioni, Rebic (forse)

Con questi giocatori si potrebbe arrivare ad avere una squadra completa in ogni reparto per un 4-3-3 (finalmente), con una qualità generale abbastanza invariata, ma con caratteristiche che in questo momento mancano e servono come il pane: uno forte in marcatura e rapido in difesa, degli esterni veloci con fisico e dribbling ed un centrocampista con buoni doti tecniche e fisiche da affiancare a Bennacer. E con un contesto di squadra completo e variegato, è possibile che i giocatori si migliorino fra loro e risaltino, come sta succedendo ora in modo clamoroso all'Atalanta. Son conivnto che questa sia una via percorribile; i dirigenti quest'estate saranno al Milan da uno o due anni almeno, ed avranno avuto più tempo a disposizione per valutare possibili nuovi innesti. Siccome gli acquisti di luglio e agosto scorso si son rivelati, se non buoni, quantomeno utili (senza eccezioni), la prossima sessione non potrà far altro che migliorare.