Il Milan è in Europa League. Ai preliminari ci andrà l'Atalanta che, perdendo a Cagliari, dovrà passare dall'inferno di fine luglio. 

I rossoneri schiantano la Fiorentina attraverso una prestazione di ottimo livello, soprattutto nell'atteggiamento dimostrato. Le riconferme per la prossima stagione sono ormai chiare: non si può non prescindere dalla crescita di Cutrone (sarebbe un peccato darlo via, per poi ammirarne la possibile esplosione), e dal duo Bonucci-Romagnoli.
Sono queste le pedine fondamentali su cui costruire un futuro vincente e una mentalità competitiva su ogni obiettivo, creando così un asse tipicamente italiano (vedi il Milan a cavallo degli anni 80-90), che potrebbe trascinare l'ambiente soprattutto nei momenti difficili. Sono molti i dubbi che riguardano il centrocampo e il ruolo di portiere.
Per quanto riguarda Donnarumma, ormai dire che il rapporto é irrecuperabile, é diventato deleterio. La tifoseria non l'ha mai perdonato per le sceneggiate dell'anno scorso, e le papere delle ultime partite hanno definitivamente chiuso la porta di Milanello in faccia al giovane portiere, nell'attesa che il suo procuratore combini l'ennesima marachella. Reina diventerà titolare e il Milan avrà comunque un buon sostituto, capace di diventare presto un leader dello spogliatoio ( caratteristica assai compatibile con l'allenatore). Il discorso centrocampo é tutto da vedere. Kessié sembra l'unico sicuro del posto, mentre per gli altri due o tre posti sono il lizza molti nomi. Se Bonaventura partirà  (Roma e Juve possibili acquirenti) potrebbe generare non poca confusione, visto il valore del centrocampista italiano, ma potrebbe dirottare il mercato in un altra direzione, quella del top player sacrificando anche Locatelli (Fiorentina e Torino davanti a tutti).
La dirigenza rossonera sta pensando al colpaccio: portare a Milano Verratti, regalando così a Gattuso un giocatore di prima fascia con esperienza internazionale e con un margine di crescita ancora ampio.
L'affare sembrerebbe enorme ma si può fare (da vedere la spietata concorrenza della Juve) e porterebbe grande entusiasmo nella piazza. Gli altri nomi sono tutti provenienti dall'estero (scommesse per lo più) ma non si avvicinano minimamente al talento del PSG, ansioso di ritornare in Italia.
Per l'attacco il sicuro partente Kalinic libera un posto, che a meno di stravolgimenti sarà di Simeone (anche qui contatti ben avviati con la Fiorentina, e autore del gol viola nella sfida di oggi).
L'investimento sfiora i 20 milioni di euro, ma sarà importante per dare fame e freschezza ad un reparto, parso quest'anno troppo spento. Giocando una  competizione come l'Europa League la rosa sarà comunque ampliata e livellata secondo gli standard richiesti dell'allenatore, che ha espressamente domandato un terzino sinistro e un difensore centrale (partirà Musacchio mentre Rodriguez non convince in fase difensiva).
Si punterà sicuramente sul recupero di Conti e sulla sua alternanza con Calabria, non adatto per la fascia sinistra, ma comunque affidabile come ruolo di rincalzo. Grande bagarre invece per l'esterno d'attacco che andrà a sostituire la partenza quasi annunciata di Suso, un po insofferente ultimamente, ma beniamino del pubblico rossonero. Martial, Di Maria e il ritorno di Deulofeu sembrano le piste più percorribili ma occhio al mercato italiano, che potrebbe girare Mertens al Milan, portando lo spagnolo  (Suso) all'ombra del Vesuvio.

Gattuso avrà a disposizione molto più materiale rispetto al suo predecessore Vincenzo Montella, mai entrato a pieno nel cuore dei tifosi. Il Milan continuerà quindi ad investire, e il progetto di Fassone è appena cominciato.
Resta da capire la situazione legata a Mirabelli, poco convincente e molto chiaccherato ultimamente. Un suo addio non desterebbe molto fastidio ma lascerebbe qualche dubbio sulla capacità di Fassone nell'affidarsi alle persone giuste. I contatti con Sabatini sembrano esserci già stati e il Milan non si farebbe cogliere impreparato, dando comunque continuità al proprio ciclo e al proprio progetto (un posto in Champions l'anno prossimo sará obbligatorio). Quello che sarà fondamentale, é la ricerca della famosa "fame" negli interpreti  che popoleranno Milanello nelle prossima stagione. Un anno ancora piuttosto anonimo e pieno di incertezze da parte dei rossoneri,potrebbe essere non molto gradito dalla tifoseria, sempre innamorata del suo Diavolo, ma anche stufa di false promesse e di progetti deludenti. 

Il mercato del Milan sta per iniziare e le premesse di fare bene ci sono tutte. In ogni caso, Gattuso avrà molta più voce in capitolo sulla scelta dei giocatori, pur consapevole del fatto che forse quest'anno e nel finale di stagione, si poteva fare di più.