Un Bennacer bis. Quando una squadra di calcio ha buoni rapporti di calciomercato con un club può avviare una collaborazione fruttuosa per entrambi che può portare i due club a fare diverse operazioni di calciomercato nel corso degli anni. Ed è quello che sta avvenendo tra Milan e Empoli dopo le operazioni di Krunic e Bennacer in rossonero. Fabrizio Corsi, presidente e patron dell'Empoli, è stato molto corretto e mantenne la parola data perché nonostante raggiunse l'accordo con il Milan per circa 16 mln per la cessione del franco-algerino Ismael Bennacer prima che quest'ultimo vinse la coppa d'Africa da protagonista venendo eletto miglior calciatore del torneo, Corsi non scatenò un' asta e non alzò il prezzo ma mantenne la parola data al Milan e cedette Bennacer al prezzo concordato all'inizio. Lo avrebbe potuto fare poichè il prezzo del calciatore dopo una coppa d'Africa da protagonista è ovviamente lievitato, ma non lo fece, complice anche gli ottimi rapporti con il Milan. Ottimi rapporti che possono collimare con altre operazioni di mercato e magari anche in una collaborazione futura tra i due club. Il Milan pare essere vicino al talento dell'Empoli Samuele Ricci. Si tratta di un centrocampista classe 2001, di cui lo stesso Corsi ha dichiarato: "Ho venduto Bennacer. Devo dire che è un giocatore di quel livello lì ma con un motore superiore. Noi abbiamo gli strumenti per valutarne il motore e lui lo ha nettamente migliore. Ma, ripeto, ha anche necessità di migliorarsi". E' un centrocampista centrale impiegabile anche come mediano, dotato di corsa, buona tecnica, abilità di interdizione ma che deve migliorare e con margini di miglioramento piuttosto ampi. E' una giovane promessa ed è il fiore all'occhiello del vivaio dell'Empoli. Quest'anno ha esordito in B con l'Empoli e ha giocato con continuità. Ha disputato anche una partita di coppa italia con la squadra toscana. Piace molto al Milan. 

E' un investimento in prospettiva che il Milan fa bene a fare, sia per le potenzialità del calciatore ma anche per intensificare i buoni uffici con l'Empoli. Questo è anche importante. Il Milan ha anche necessità di avere un club amico a livello di calciomercato al quale poter anche mandare i suoi giovani promettenti a giocare, avviando così una collaborazione di mercato che può essere fruttosa per entrambi i club, con il Milan che manda i suoi giovani a Empoli a giocare e una volta valorizzati, l'Empoli oltre ad aver usufruito e valorizzato un talento, ne potrà prendere altri dal Milan in prestito e potrà avere anche dei premi di valorizzazione.  Il Milan potrà così vedersi valorizzati dei propri talenti, riaverli indietro con più esperienza, e magari avere un canale privilegiato sui nuovi prezzi pregiati del club toscano. L'Empoli così si garantisce anche delle plusvalenze e dei giovani promettenti da poter schierare nella sua squadra. Una specie di biscotto tra i due club, in senso buono ovviamente. Biscotto che in gergo calcistico indica negativamente un risultato deciso a tavolino tra due squadre. In questo caso è riferito al calciomercato e ad una collaborazione tra Milan e Empoli per la compravendita dei calciatori. Un Bennacer bis con l'acquisto di Ricci da parte del Milan.  L' acquisto di giovani è un bene ma richiede anche pazienza. Non tutti possono avere un impatto immediato. Per esempio Bennacer ha avuto un ottimo impatto al Milan dopo essere arrivato dall'Empoli, ma è un calciatore che comunque è stato nell'Arsenal, un top club, e che gioca con la sua nazionale, l'Algeria, e questo gli permette di accumulare un certo tipo di esperienza.

Lo stesso Tonali, classe 2000, sicuramente sarebbe un titolare nel Milan, l'unico top club che gli potrebbe garantire la titolarità incondizionata che gli permetterebbe così di giocare con continuità e di poter avere così molte chance di essere convocato per gli europei del 2021 con l'Italia, ma comunque un conto è essere titolare al Brescia in Serie A e un conto è essere titolare al Milan in Serie A. Le pressioni e le aspettative ma anche le attenzioni sono maggiori e diverse, anche se Tonali è molto promettente e non soffrirà più di tanto il cambio di casacca dal Brescia al Milan eventualmente.  Inoltre allenarsi con calciatori più affermati può essere migliorativo per un calciatore. Così come giocare in una realtà più grande e impegnativa. Una volta il Milan avrebbe preso il Ricci della situazione e lo avrebbe mandato in prestito, e poi una volta affermatosi, gli avrebbe dato una chance in rossonero quando il calciatore era già svezzato. Oggi il Milan certi calciatori li prende, se li tiene e li valorizza da sé. Li compra prima che fanno il salto di qualità definitivo che porterebbe poi il prezzo a lievitare. Lo abbiamo visto con Theo Hernandez, pagato solo 20 mln di euro dal Real Madrid, e ora è un giocatore che vale molto di più, anche tre/quattro volte tanto. Non è poi tanto sbagliata questa filosofia visto il momento. Un top club prende poche giovani promesse e molti giocatori top affermati, ma il momento storico del Milan porta il club rossonero ad attuare una filosofia opposta. Il prestito non è sempre sinomino di successo per un club che manda il proprio giovane a farsi le ossa altrove. Bisogna avere la certezza che giochi, e che venga valorizzato a dovere. In genere il top club manda il giovane a giocare in una realtà piccola, ma il club che riceve il calciatore in prestito non ha tutto questo interesse nel valorizzare un giocatore non suo a meno che non abbia un premio valorizzazione o non ci sia un biscotto in corso con il club che presta l'atleta, ovvero che ci sia una collaborazione di mercato.  

Alessandro Costacurta, anni fa, dichiarò che il prestito al Monza, dove lui fu mandato nella stagione 1986/87, in Serie C1, e che lo vide fare 30 presenze nella categoria e 1 in coppa italia di serie C, dopo che l'anno prima, da luglio a settembre del 1986, fece con il Milan due presenze in coppa italia senza esordire in A, non fu di certo meglio che restare al Milan ad allenarsi con calciatori più affermati e di categoria superiore.  Costacurta che cresciuto nelle giovanili del Milan, a parte quell'anno in prestito al Monza, giocò tutta la carriera in Serie A nel Milan, dal 1987/88 fino al 2006/2007 vincendo tutti i trofei calcistici più importanti. Per un giovane come Ricci può essere un bene stare al Milan e allenarsi con calciatori di caratura superiore e con più esperienza. E' risaputo che solo con i giovani come Ricci non c'è quel salto di qualità di cui il Milan necessita, ma al tempo stesso sono colpi che il Milan deve fare. In questo caso è positivo che il Milan prenda Ricci e che se lo tiene in organico a far crescere tra le proprie fila. Dopo Krunic e Bennacer un altro biscotto da Empoli è pronto.  Un Bennacer bis. Cotto e comprato.