La favola del Milan low budget che vince è destinata a concludersi senza lieto fine anche quest’anno. La prestazione di ieri è di quelle che lasciano i brividi e temo i segni. La domanda cui nessuno sa rispondere è come sia stato possibile che la squadra prima (con asterisco) in classifica abbia offerto un tale spettacolo inverecondo. Vero, non è la prima volta che il Milan perde e male contro squadre sulla carta meno forti. È la prima volta invece che tutti i giocatori in squadra offrono il peggio di sé. Oltre ai soliti noti, si sono iscritti ai peggiori in campo gente come Maignan, Tomori e Tonali che di solito tengono il timone dritto anche quando la barca balla.

Il primo a non averci capito nulla è Pioli, ed è grave primo perché al timone c’è lui e secondo perché sembra che non se l’aspettasse proprio. Dunque qualcosa sfugge anche a lui e con tutto il rispetto, non credo che l’atteggiamento ancora una volta sia quello giusto. Doveva essere furioso, era solo basito. Che qualcuno stecchi ci sta, ma che lo faccia l’intera squadra e pure le riserve e semplicemente incredibile, considerando l’avversario ultimo in classifica e le motivazioni vincere il titolo.

Credo che al di là delle espressioni di circostanza (mancano ancora tante partite…) il treno sia passato anche quest’anno e lo scudetto andrà dalla parte sbagliata del Naviglio. Il che riporta sempre allo stesso punto: cosa si vuol fare del Milan perché per vincere manca ancora profondità di rosa e forse una società più attenta alla gestione dei calciatori fuori dal campo e a come certi atteggiamenti finiscono, volenti o nolenti ad incidere sulle possibili vittorie. L’altro grande tema è quello legato alla guida tecnica e soprattutto alla leadership.
A me Pioli piace, ma mi piace anche vincere qualche titolo e purtroppo sembra che le due cose non vadano d’accordo ergo o cambia lui o dobbiamo cambiare noi.