Siamo onesti, o semplicemente non siamo ciechi: la prestazione del Milan di ieri a Verona non è stata ottima, neanche buona.
È stata sufficiente. La squadra porta a casa i tre punti ma difetta a livello di gioco, le scelte del mister Giampaolo appaiono poco coerenti e generano confusione in campo e nelle tifoserie.
Detto questo, bisogna però anche osservare tre elementi sui quali sarebbe bene rinfrescare la memoria: i primi due elementi sono mera matematica e riguardano la statistica; l'ultimo ha a che fare con il realismo, non inteso come corrente artistica (anche se la prestazione di ieri è sembrata un'opera d'arte cruda e senza fronzoli) ma nel senso di una ricollocazione delle aspettative in base agli obiettivi dichiarati e verosimili. Iniziamo con la statistica, che sarà una scienza non completamente esatta, ma se ce l'hanno fatta studiare a scuola un motivo secondario ci sarà (il primario era tediarci). 

Prima osservazione statistica: il Milan non vinceva dopo la sosta settembrina dal 2014 (al Tardini col Parma 4-5). Generalmente nelle ultime dieci gare dopo la sosta ci sono stati 4 pareggi e 6 sconfitte. Ieri ha vinto.

Seconda osservazione statistica: il Milan in casa dell'Hellas ha fatto 3 punti solo due volte in vent'anni. Vincere in un campo così tradizionalmente ostico non é proprio da buttar via.

Ultima osservazione. È vero che il Milan non brilla e al momento la confusione sui titolari e i ruoli non sia poca, come é vero che il gioco sia discutibile, ma realisticamente dobbiamo ricordare la campagna acquisti fin dall'inizio contrassegnata dalla sobrietà richiesta dalle questioni economiche, di conseguenza dobbiamo ricordare gli obiettivi: la qualificazione alla Champions League. Invece sembra che il Milan debba lottare con le grandi per fare la sorpresona o altro. Purtroppo per i tifosi, bisogna ricordare che questo é fortissimamente improbabile, bisogna tenere a mente che l'anno scorso la squadra ci é andata vicinissima e che teoricamente, vista la significatività dei nuovi innesti, quest'anno di nuovo per quello al massimo si può lottare. Mi si potrà ribattere: "eh, ma se giochiamo così possiamo scordarci anche questo!" 

Può darsi, intanto meglio stare calmi e non oscillare tra facili entusiasmi estivi ('Giampaolo un maestro' 'si vede la mano' e cose simili) e psicodrammi derivanti da prestazioni non brillanti.
Tre punti sono sempre un buon viatico e intanto aver invertito anche il pessimo trend statistico può far lavorare meglio la squadra in attesa del derby in cui la squadra non arriva a presentarsi come favorita...
E chissà che non sia meglio così.