DEA BENDATA E RIGORI: Neanche in un finale di stagione delle otto stagioni de Il Trono di Spade avevamo visto un epilogo così thriller e da cardiopalma. Perchè se il Milan oggi festeggia la qualificazione ai gironi di Europa League, è più per fortuna che per anima. Il Rio Ave già stava pregustando un passaggio del turno assolutamente meritato, a discapito di un avversario stavolta dalle gambe molli. Ci ha pensato Borevkovic a dare una mano (anzi, un braccio) esattamente all'ultimo minuto dei supplementari, quando ormai i tifosi del Milan già si stavano preparando ad iniziare l'ennesima serie tv o un reality show di cucina il giovedì sera. Da lì, prende il via una lotteria di 24 rigori che difficilmente rivedremo nei prossimi 50 anni.

SOS ATTACCO: La partita di ieri sera ha confermato il seguente limite: senza Ibra, e in questo caso Rebic e Romagnoli, è davvero dura. Quella di ieri sera è stata una squadra fragile, di giocatori sì bravi e promettenti ma probabilmente spaventati dalla possibile figuraccia dopo che Dala Gelson ha segnato il momentaneo 2-1 dopo neanche venti secondi dall'inizio dei supplementari. Meno male che ci ha pensato il solito Calhanoglu, un giocatore dato per acquisto sbagliato da quando è arrivato nel 2017, ma che si è conquistato un posto da leader con i denti e con la voglia di non mollare mai (a differenza di tanti altri “passati alle cose formali” in quell'estate cinese). Una cosa però è sicura: una svolta mentale serve, così come serve anche qualche investimento sul mercato. Ultimamente si parla di difensori, da Milenkovic fino a Tomiyasu (quest'ultimo sembra sfumare, troppa la distanza tra domanda e offerta), ma si sta sottovalutando anche il problema attaccante: ok Ibra, ok giovani, ma questi giovani non sempre sono pronti ai grandi appuntamenti. Vedi la prova scialba di Maldini (anche se qui la colpa è stata più di Pioli) e il rigore alle stelle di Colombo. Forse non ancora all'altezza di serate così importanti, anche quando si tratta di un play-off.

SORTEGGIO DURO: Se la fortuna ha assistito la squadra di Pioli fino al rigore finale di Kjaer (dopo i 4 match point falliti dal Rio Ave), lo stesso non si può dire sul sorteggio. I rossoneri (in terza fascia) si ritrovano nel girone H con Celtic, Sparta Praga e Lille. Squadre difficili, specialmente gli scozzesi, che solo un anno fa hanno dato grattacapi alla Lazio di Simone Inzaghi sia all'andata che al ritorno. Se pensiamo a un passaggio ai gironi dopo un preliminare e al Celtic e Lille come avversari, non possono venire in mente delle analogie con la Champions conquistata nel 2007 (con la differenza che allora gli scozzesi furono affrontati negli ottavi di finale). Non vale la pena però fare calcoli, il ricordo della clamorosa uscita di scena nel Dicembre 2018 brucia ancora un po' e un'altra stagione da spettatori già ai sedicesimi sarebbe troppo.