Milan: svelati tutti i misteri delle tre proprietà!
Un giorno, forse, questo sarà il titolo definitivo che apparirà su qualche quotidiano sportivo o, meglio, finanziario.

Eh già perché questa ripartenza da zero appena virgolettata dall’intervista di Gazidis, ancora una volta, crea più dubbi che certezze. E i dubbi abbracciano una varietà di argomenti: dai 220 milioni salva-Milan, alla cosiddetta politica dei giovani.

Accennerò solo ad alcune di queste contraddizioni: sembra che il Milan appartenga si al fondo Elliott, ma per niente alla famiglia Singer intesa come soggetto. Non si capisce per quale ragione si sia stati costretti a versare una cifra monstre per la sola iscrizione al campionato di serie A ed in contemporanea si concludevano operazioni tecnicamente e finanziariamente disastrose (da Higuain a Castillejo): la proprietà che firmava il proprio beneplacito era identica. Altra clamorosa contraddizione sta nel fatto che le aspettative rossonere fossero di rapida rinascita (con investimenti ingenti, stadio incluso) fino a settembre, ed ora si ripieghi su una politica di austerity: la mancata qualificazione in Champions è una giustificazione troppo debole.

Altro clamoroso scivolone, sia in quanto ad intenti sia a quanto dichiarazioni, riguarda la posizione della proprietà circa le continue pressioni Uefa (giustificate o meno) : celodurismo a tutto spiano fino a pochi mesi fa, ed ora un mite, quasi prono rientro nei ranghi dell’obbedisco! Per chiudere con i nonsense non si comprende per quale motivo il Milan dovrebbe tornare appetibile in tempi da fondo d’investimento (quindi tutto fuorché lunghi) con Praet e Giampaolo. Come si può notare c'è una sfilza interminabile di ragioni che lasciano pensare, ancora una volta, che il messaggio urbi et orbi dell'AD, peraltro avvenuto con mesi di ritardo, sia tutto fuori che una chiarificazione: lo è per chi se la vuole bere, e io non sono tra questi.

Lascia francamente sgomenti il fatto che nemmeno il giornalismo finanziario e sportivo più evoluto ed indipendente (Festa e Serafini citati non a caso) riesca a spiegare cosa si cela dietro al black hole del passaggio delle tre proprietà negli ultimi sei anni. E se anche persone di tale caratura e preparazione latitano, ho la netta sensazione che siamo ancora lontani dall’avere le risposte che ci spettano di diritto.