Una nuova ventata d'ossigeno sta avvolgendo il Milan in questo ultimo periodo. Il passaggio di proprietà con conseguente cambio alla guida presidenziale e dirigenziale sembra stia portando benefici in casa rossonera. L'ultimo atto del binomio Fassone-Mirabelli era andato in scena lo scorso 20 luglio quando la coppia era riuscita a portare a termine quantomeno il minimo sindacale dopo i botti della scorsa estate, ovvero l'accesso all'Europa League per la prossima stagione. Una piccola vittoria dietro un fallimento tecnico e societario.

Una società, per l'appunto, che ha subito un secco restyling dopo la sentenza del Tas di Losanna con il fondo Elliott proprietario del club, la figura di Paolo Scaroni come nuovo amministratore delegato e presidente ed il ritorno di Leonardo come Direttore generale. Un nuovo corso per dare nuova linfa ad una squadra che ormai da troppi anni non si affaccia ai traguardi che contano. 

Nuovo anno, nuovi progetti.
L'ultima idea è quella di un maxi scambio che sa di fatto con Caldara e Higuain che varcheranno i cancelli di Milanello, mentre Bonucci farà ritorno nella sua amata Torino dopo un deludente anno da capitano del Milan. Progetti che il nuovo dg avrà condiviso con Gattuso (che sembrerebbe aver ottenuto fiducia da Elliott per la panchina) per strutturare una stagione a questo punto ricca di impegni ed obiettivi.

Un puzzle da assemblare in maniera oculata, considerando gli interpreti a disposizione. Perché alla fine sono loro che hanno il dovere di interpretare al meglio le idee del proprio mister. Il Milan ha la grande fortuna di avere in rosa giocatori dalla spiccata duttilità e questo non può che essere un'arma a favore di Gattuso per poter cambiare a partita in corso le sorti della gara senza ricorrere obbligatoriamente a svariate sostituzioni.

Da Rodriguez a Conti, passando da Bonaventura e Calhanoglu, fino ad arrivare a Higuain e Cutrone. Un mix di variabili nella quale Suso sembra esserne esente.
Le qualità dello spagnolo classe '93 sono di un ottimo livello, ma l'imprevedibilità rimane asolo e solamente sulle sue giocate in quello spicchio di campo. Largo a destra in un tridente che non vede altro tipo di soluzioni con lui in campo. Lui che nella scorsa stagione ha collezionato 50 presenze con soli 8 gol all'attivo, non proprio come la stagione di Salah in un tridente per intenderci.
In questi anni è sicuramente stato uno dei giocatori più efficaci ma l'idea di venderlo ricavando denaro (30 milioni?) e reinvestendolo su un giocatore di pari livello ma più versatile potrà beneficare molto di più gli interessi del Milan dando anche molta più libertà e fantasia ad un giocatore come Calhanoglu, vero jolly ed ago della bilancia sul versante offensivo rossonero.