Il Milan visto ieri sera contro la Sampdoria è stato uno sviluppo logico e naturale di quanto visto contro il Real Madrid, più che di quello visto contro gli inesistenti greci del Panathinaikos. L'assetto della squadra era simile, ma le due amichevoli avevano presentato problematiche diverse.

Pioli ha schierato un 5-2-1-2 con il doppio esterno destro basso. Difendendo, infatti, Saelemaekers scalava sulla linea della difesa, mentre Calabria si accentrava. In attacco i 2 si alternavano sulla fascia, lasciando al compagno l'onere di coprire le spalle o di accentrarsi come interno. Tonali giocava da centrale della mediana, affiancato dal Krunic sulla mezza sinistra. Diaz raccordava centrocampo e attacco, ma da centrale e non da mezzo sinistro alla Chala. In attacco, Leao giocava largo come le ali sinistre di una volta, menre Giroud, com'era ovvio, giostrava da centravanti.

Questo schieramento, come altri ideati in passato da Pioli, era... obliquo, in quanto la parte destra tendeva a oscillare all'indietro, per i movimenti difensivi di Saelemaekers e Calabria. La parte sinistra, invece, oscillava in avanti, per i movimenti offensivi di Leao all'ala e per i tentativi, non sempre riusciti, di Hernandez, quando cercava di spostarsi all'interno. Era, inoltre, uno schieramento inevitabilmente lunghissimo. Diaz, infatti, era solo un punto matematico nel centrocampo, per evidenti e cronici limiti fisici. Sembrava l'incontro di assi cartesiani, privo di consistenza corporea. Krunic correva tanto tanto, ma all'atto pratico la sua copertura si è sempre limitata all'atto di presenza.

Da un lato, questa lunghezza è stata un problema latente per tutto il primo tempo, in parte compensata dalle trottolate a ritmo folle di Diaz e dalla volenterosità di Krunic. Poi è diventato un problema effettivo nella seconda fase, quando la stanchezza ha tagliato le gambe ai due malcapitati. D'altro canto, questa lunghezza faceva sì che Maignan potesse sfruttare i suoi lanci, che scavalcavano il centrocampo sampdoriano. Ecco, il palla lunga e pedalare è diventato fuori moda nell'epoca dell'impostazione della manovra dal basso, tanto fuori moda che la Sampdoria, impostata per contrastare a centrocampo, si è vista passare la palla sulla testa.

Leao avrebbe potuto far gol dopo pochi minuti, su lancio lungo proprio di Maignan. La rete arrivava poco dopo, perché sulla fascia destra i giocatori della Sampdoria non sapevano cosa fare, in quanto Saelemaekers e Calabria partivano molto bassi. Quando Augello, che stava facendo sfilare un pallone fuori, ha sentito arrivare Calabria da lande remote, ha perso la testa e anche la sfera. Calabria dava rasoterra al limite dell'area per Diaz. La posizione dello spagnolo era perfetta, ma il tiro lo avrebbe parato anche un dopolavorista con la panza. Per fortuna Audero ha spaperato alla grande e ha regalato il gol ai rossoneri. Dopo un paio di occasioni per i blucerchiati, era Krunic, un pesce fuor d'acqua, a sprecare il raddoppio.
Nel primo tempo Diaz aveva corso come un dannato, perché non ha le doti fisiche per fare su e giù fra il limite della propria area e quella avversaria. Poco prima del 50' esalava l'ultima respiro atletico con una tirata in cui copriva 20 metri con un dispiego di energia e falcate del tutto spropositato. Saliva in cattedra Tonali che, pochi minuti dopo, di metri ne copriva almeno 30 con un numero di falcate pari a quelle dello spagnolo. Le leggi della dinamica, infatti, non sono un optional.
Da quel momento, il centrocampo rossonero, già poco folto, si diradava del tutto. La Sampdoria calava a ondate e il Milan si trasformava in Fort Apache sotto attacco pellerossa. La difesa a 5 teneva, comunque, anche grazie a un Tonali grande centromediano, nonché all'innesto del duo Florenzi-Bennacer. Al posto di Diaz, uscito, veniva spostato Krunic e il rendimento offensivo del Milan calava ancora. Krunic si distingueva, tuttavia, per un bel pallone catturato a centrocampo a ridosso del 90'. Il calcio di punizione che si procurava spezzava il ritromo sampdoriano.

Cosa possiamo dire? La difesa a 5 con Saelemaekers che scala dietro è un'ottima soluzione, già vista proprio in amichevole, specie se Tonali fornisce un rendimento alla Desailly. Alla luce di questo schema, acquistano ancora più significato l'arrivo di Florenzi e quello di Bakayoko, un frangiflutti. L'idea è molto buona. Maignan, poi, ieri ha ricordato il miglior William Vecchi, quello che di Salonicco 1973, finale di Coppa delle Coppe. Avendo criticato per tutto l'anno scorso, inoltre, la costruzione ossessiva dal basso, non posso che apprezzare la ricerca del lancio lungo. Immagino quali sconquassi sarebbero derivati dai tentativi di costruire azioni dalla propria porta contando su Krunic e Diaz, con quest'ultimo destinato a spegnersi prima della linea di centrocampo.
Al posto Krunic o Diaz, avrei visto meglio Daniel Maldini. Vedremo, comunque, come se la caverà il Milan contro avversari per i quali, il palla lunga e pedalare non sarà una sorpresa. Il calcio è fatto di tattica, mosse e contromosse.

Vedremo inoltre chi rientrerà e chi sarà acquistato. Con Diaz a centrocampo e Krunic titolare la strada sarebbe cortissima.